Giuseppe Ferazzoli, tecnico dell'Aprilia, prepara la sfida con il Messina (foto Giorgio Ricci) |
- Ma lo è anche per il Messina. La vittoria sul Chieti vi ha rilanciato.
"E' vero, abbiamo disputato una buona gara, ma ormai è acqua passata. Ora dobbiamo confermarci e contro il Messina sarà dura. Siamo una squadra giovane, l'Aprilia ha cambiato volto rispetto alla scorsa stagione al termine della quale ha disputato i play off".
- Sarà ovviamente informato della prestazione incolore del Messina domenica scorsa in Umbria. Che ne pensa?
"Non voglio giustificare il Messina. Certo una sconfitta a Castel Rigone può sembrare clamorosa, ma il girone di quest'anno è difficile per tutti. E chi affronta sottogamba certe partite rischia grosso. Una sconfitta a Castel Rigone fa male, è vero, ma quest'anno partite facili non ce ne sono".
- Siamo ancora alle prime battute. Senza guardare l'attuale classifica, chi ritiene sulla carta le più forti?
"Ha detto bene, sulla carta. Allora dico Messina, Cosenza e Ischia. Però vede, nel calcio poi succedono cose strane, perchè per ora la classifica dice altro".
- Ritorna a Messina ricordando qualche epica sfida al "Celeste" da calciatore.
"Sì, c'è una partita che ricordo di più. Finì 2-2, giocavo nel Barletta a centrocampo insieme a Beccalossi, era il 1988. Per il Messina segnò una doppietta Totò Schillaci. In quella squadra c'erano i vari Bellopede, Catalano, Rossi e soprattutto un gran pubblico che faceva sentire il fiato sugli avversari".
PIANETA MESSINA
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