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mercoledì 4 settembre 2013

ATTENTI A QUEI DUE

L'esterno offensivo Alessandro Gherardi quando era in B con la Nocerina
Un palermitano e un toscano (Pontedera) alla corte del Messina. Sono gli ultimi due arrivati. Il primo, Lasagna, ha già assaggiato l'erbetta del "S. Filippo" con uno scampolo contro l'Ischia. Ha duettato in avanti con Chiaria, in attesa della forma migliore. Il secondo, Gherardi, torna a giocare in Italia, dopo l'ultimo anno e mezzo in Svizzera (Serie B) con la maglia del Chiasso, con una quarantina di presenze condite da 6 gol di pregevole fattura. Due pedine in più nello scacchiere giallorosso che Catalano potrà muovere nella lunga "partita" che aspetta il Messina nei prossimi mesi. Lasagna, dopo l'esordio di domenica scorsa, dice subito una cosa. "Mi sento a casa, è bello essere tornato in Sicilia e ringrazio la società che ha continuato a credere in me. Il mio esordio con la maglia del Messina è stato emozionante. E' quello che volevo, so di giocare in una grande piazza. So di non essere ancora al top della forma, ma ce la sto mettendo tutta per mettermi al passo con i miei nuovi compagni".
Lasagna (n. 17) tra Chiaria e un difensore dell'Ischia nell'esordio al S. Filippo
- Contro l'Ischia hai già capito di che pasta è fatto il Messina? 
"Abbiamo affrontato un avversario tosto, credo tra le più forti del girone, eppure siamo stati a tratti superiori a loro. Nel secondo tempo siamo calati e l'Ischia ha tentato di approfittarne. Bravo Lagomarsini che però è pagato per parare, come io sono pagato per fare i gol".
- Lasagna nasce prima punta?
"Sì, preferisco giocare lì davanti a tutti, ma anche da esterno d'attacco so adattarmi, così come mi è stato chiesto quando sono entrato nel secondo tempo, abbassandomi un po' per arginare l'iniziativa dei nostri avversari".
Da un attaccante a un esterno offensivo il passo è breve. E parliamo di uno che punta l'uomo soprattutto a destra, per poi esplodere il suo sinistro. Perchè Alessandro Gherardi è un mancino che sa far male. "Mi piace saltare il mio avversario, ci provo, è la mia caratteristica quando rilancio l'azione offensiva".
Gherardi potrebbe soffiare il posto (la concorrenza non fa mai male in una squadra) al portoghese Ferreira, lì nella corsia destra, dove l'ex del Chiasso potrebbe fare... rumore.
"Quando mi hanno proposto di venire a Messina ho avuto poche esitazioni. Qui c'è stata la serie A pochi anni fa, c'è una società ambiziosa, so che c'è un progetto serio. Poi in Lega Pro, con questa regola dell'età media, ho trovato la squadra giusta dove potermi esprimere".
Gherardi è un calciatore dai piedi buoni, con giocate deliziose e il vizietto del gol. Due anni fa, però, un infortunio in allenamento, quando era con la Nocerina in B, gli ha tarpato le ali per 6 mesi. Ma è acqua passata. Gherardi ha ricominciato a trotterellare palla al piede con il Chiasso, poi una breve tourneè con il Cska Sofia, con il quale però l'avventura non è mai cominciata. Ma la nuova e vera avventura ora si chiama Messina.
PIANETA MESSINA

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