L'esterno offensivo Alessandro Gherardi quando era in B con la Nocerina |
Lasagna (n. 17) tra Chiaria e un difensore dell'Ischia nell'esordio al S. Filippo |
"Abbiamo affrontato un avversario tosto, credo tra le più forti del girone, eppure siamo stati a tratti superiori a loro. Nel secondo tempo siamo calati e l'Ischia ha tentato di approfittarne. Bravo Lagomarsini che però è pagato per parare, come io sono pagato per fare i gol".
- Lasagna nasce prima punta?
"Sì, preferisco giocare lì davanti a tutti, ma anche da esterno d'attacco so adattarmi, così come mi è stato chiesto quando sono entrato nel secondo tempo, abbassandomi un po' per arginare l'iniziativa dei nostri avversari".
Da un attaccante a un esterno offensivo il passo è breve. E parliamo di uno che punta l'uomo soprattutto a destra, per poi esplodere il suo sinistro. Perchè Alessandro Gherardi è un mancino che sa far male. "Mi piace saltare il mio avversario, ci provo, è la mia caratteristica quando rilancio l'azione offensiva".
Gherardi potrebbe soffiare il posto (la concorrenza non fa mai male in una squadra) al portoghese Ferreira, lì nella corsia destra, dove l'ex del Chiasso potrebbe fare... rumore.
"Quando mi hanno proposto di venire a Messina ho avuto poche esitazioni. Qui c'è stata la serie A pochi anni fa, c'è una società ambiziosa, so che c'è un progetto serio. Poi in Lega Pro, con questa regola dell'età media, ho trovato la squadra giusta dove potermi esprimere".
Gherardi è un calciatore dai piedi buoni, con giocate deliziose e il vizietto del gol. Due anni fa, però, un infortunio in allenamento, quando era con la Nocerina in B, gli ha tarpato le ali per 6 mesi. Ma è acqua passata. Gherardi ha ricominciato a trotterellare palla al piede con il Chiasso, poi una breve tourneè con il Cska Sofia, con il quale però l'avventura non è mai cominciata. Ma la nuova e vera avventura ora si chiama Messina.
PIANETA MESSINA
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