Lagomarsini battuto a nove secondi dalla fine dal tiro di Montella (foto Fabrizio Pernice) |
Inizio rabbioso del Messina, di fronte a circa 1.500 spettatori, con un netto calo di affluenza allo stadio dopo il brutto scivolone di Castel Rigone. Primo squillo giallorosso su uno spiovente dalla bandierina, con il portiere Ragni che esce a farfalla e Marino che toglie le castagne dal fuoco. Sembra l'inizio di un assalto a Forte Apache, ma l'Aprilia pian pianino esce il muso dal proprio guscio, affacciandosi al 21' prima con Mazzaroni e costringendo quattro minuti dopo al doppio miracolo Lagomarsini su Ferrari.
La gioia dopo il primo vantaggio grazie al gol d'autore di Corona (foto F. Pernice) |
Ripresa sulla falsariga del primo tempo. Messina volenteroso ma povero d'idee e con il solito Lasagna che prova a pungere, ma la sua bordata è fuori misura. Catalano prova a mettere un po' di fosforo con l'innesto di Parachì al posto di uno spento Gherardi. La mossa produce almeno un accenno di risveglio nella trequarti laziale e nel gioro di cinque minuti il Messina ci prova prima con un tiro ciabattato di Lasagna, poi con Corona che tenta di sorprendere il portiere laziale.
Ma l'Aprilia è sempre vivo e si affaccia come un avvoltoio con Ferrara. Palla che quasi pettina il palo alla sinistra di Lagomarsini.
La partita finalmente si accende e il Messina prova a sbloccarla con Parachì che impegna Ragni. Ma il bello deve ancora arrivare, perchè cinque minuto dopo, al 74', ecco la perla di Re Giorgio che inventa un gol d'autore. Corona addomestica un assit di Bucolo, stop e sombrero sul suo angelo custode e gran gol.
La festa per il vantaggio dura però poco, perchè l'Aprilia (mai doma) agguanta il pareggio quattro minuti dopo con l'ex Montella che da poco aveva preso il posto di Ferrara. Scende il gelo al "S. Filippo", ma a fare risalire il termometro ci pensa Parachì che dopo altri quattro minuti sfodera un gran destro a giro che trafigge Ragno. Sembra fatta per il Messina che però non è bravo a congelare la partita nei minuti finali. Così l'Aprilia, che non muore mai, agguanta l'insperato pareggio sui titoli di coda, anzi all'ultimo respiro. Minuto 94 e ancora Montella, ex indiavolato, trafigge Lagomarsini con un fendente e per il Messina la beffa è servita.
PIANETA MESSINA
Parachì festeggiato dai compagni dopo il nuovo vantaggio del Messina nel finale (foto F. Pernice) |
Nessun commento:
Posta un commento