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giovedì 5 settembre 2013

ALVINI: "ANCHE UN PARI... " PARACHì: "SI BUTTA AVANTI"

Massimiliano Alvini, tecnico del Tuttocuoio
Sei anni fa, quando il Messina era ancora in Serie A, il Tuttocuoio giocava in Prima Categoria. Basta questo per capire cosa significa per i toscani affrontare domenica i peloritani. A quei tempi (e fino allo scorso campionato) il Tuttocuoio giocava al "Leporaia" di Ponte a Egola, la vera "culla" della formazione toscana, a una decina di chilometri da S. Croce sull'Arno, dove quest'anno la formazione guidata da Massimiliano Alvini disputerà le gare interne. E visto che ci siamo, sveliamo perchè la prossima avversaria del Messina (oggi in amichevole a Taormina) si chiama Tuttocuoio. Semplice. La società toscana, fondata nel 1957, prende il nome dalla lavorazione tipica che da molte generazione si tramanda: quella del cuoio. E con il tecnico Alvini, che Pianeta Messina ha contattato ieri sera, iniziamo con una battuta.
- Scusi, Alvini, allora potete far male. Ci viene in mente una scudisciata con una cintura di cuoio.
Il tecnico, da buon toscano, risponde con un sorriso. "Eh, sì. Negli anni passati abbiamo fatto male agli avversari. Io alleno il Tuttocuoio dal 2008, da allora abbiamo collezionato tre promozioni e due Coppa Italia dilettanti. Ho iniziato a guidare questa squadra in Promozione, vincendo subito il campionato. L'anno seguente un'altra promozione dall'Eccellenza alla D e dopo tre tentativi eccoci qui tra i professionisti. Giocare in Lega Pro per noi è come essere in Champions".
- E affrontare il Messina?
"Avremo di fronte una delle favorite del girone, insieme a Casertana, Ischia e Cosenza. Gara difficilissima, siamo consapevoli che possiamo anche perdere, ma se portiamo a casa un pareggio sarà un grande risultato".
- Sulla carta i peloritani sono superiori, voi cosa metterete in campo?
"Soprattutto il cuore, siamo una squadra giovane, che ha entusiasmo. Abbiamo anche una società ben organizzata che ci permette di fare il nostro lavoro al meglio. Il Tuttocuoio ha un gioco sbarazzino, ma contro il Messina dovremo essere più compatti del solito".
L'intervista si avvia ai saluti, ma Alvini ci tiene a mandare un abbraccio al tecnico del Messina. "Ho fatto il corso di Coverciano insieme a Catalano. Lo rivedrò con piacere, entrambi veniamo dal basso e questo deve essere apprezzato".
Andrea Parachì domenica scorsa contro l'Ischia al "S. Filippo"  (Foto Fabrizio Pernice)
Mezzoretta dopo questa chiacchierata con l'allenatore del Tuttocuoio, abbiamo chiesto un parere all'esterno d'attacco del Messina, Andrea Parachì, partendo dalle parole del tecnico Alvini, cioè che già un pari per i toscani sarebbe un grande risultato. "Secondo me si buttano avanti. Le partite non si sa mai come si mettono. Non dobbiamo sottovalutarli, sarebbe l'errore più grosso. A noi non interessa contro chi giochiamo, per noi gli avversari sono tutti uguali".
- Alvini ha messo il Cosenza tra le favorite del campionato. Tu  che ne  pensi?
"Il Cosenza? Neanche lo penso. Non credo che sia una delle favorite, per me è proprio zero. Ci sono squadre più forti dei calabresi, come Foggia, Teramo e Melfi".
- Con l'arrivo di Gherardi la concorrenza cresce per un posto nella catena di destra. Sei pronto a guadagnarti il tuo spazio?
"Intanto io posso giocare anche a sinistra, per me va bene. Comunque più siamo meglio è, il campionato è lungo. Ci sarà spazio per tutti".
- Ultimo tuo gol?
"Lo scorso campionato in casa con il Palazzolo. Mi ricordo, è stata la rete del 3-1".
- Era il 3 marzo. Il prossimo sigillo?
"Domenica prossima contro il Tuttocuoio".
PIANETA MESSINA

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