L'attaccante dell'Ischia Antonio Di Nardo, ex Cittadella |
- Dalla B, dove ha giocato gli ultimi 4 anni segnando 26 gol, alla Seconda Divisione. Che è successo?
"Beh, può capitare. Non sono più un ragazzino, c'è stato anche un infortunio di mezzo nell'ultima stagione. Comunque per me è un'esperienza stimolante in una squadra che ha ambizioni".
- Rivedrà Ignoffo, ancora da avversario, dopo qualche anno.
"Sì, l'ho affrontato credo due volte, quando lui giocava con l'Avellino e io ero a Benevento. Sono state delle belle sfide, ma non ricordo se riuscii a segnare. Del Messina attuale non conosco altri, tranne Corona che ha giocato in categorie superiori. Lui è un altro che in campo fa la differenza".
- Le prime cinque squadre favorite quest'anno?
"Messina, Casertana, ci metto l'Ischia, poi Teramo e Melfi. Ma c'è anche l'Arzanese che ha fatto una bella squadra".
- Un campionato senza salvezza. O promosso o retrocesso. Quindi?
"Sarà un casino. Un campionato per certi versi assurdo, ma la riforma della serie C prevede questo. Speriamo che fino al termine della stagione ci siano gli stimoli giusti per tutte le squadre, altrimenti c'è il rischio che alcune gare siano un po' falsate".
- L'Ischia a Messina anche per vincere?
"E' la mentalità che ci ha trasmesso il nostro allenatore. Sappiamo però che ci aspetta un ambiente particolare, in uno stadio importante, ma proveremo a giocarcela fino in fondo".
PIANETA MESSINA
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