Il patron Pietro Lo Monaco e il vice presidente Niki Patti (Foto Fabrizio Pernice) |
- Aspettando, comunque, altri acquisti.
"Certo, il Messina è ancora un cantiere aperto. Ancora qualche giocatore deve arrivare, qualche altro è in prova, come i quattro sudamericani (3 argentini e un paraguaiano) e un giovane olandese sui quali non azzarderei giudizi negativi affrettati. Fino al 31 agosto si può comprare, il calciomercato è lungo, i contatti sono avviati ma non chiedete a me i nomi. C'è il nostro direttore sportivo che è delegato a entrare più nel dettaglio".
- Secondo lei, cosa manca ancora a questa squadra?
"Direi non molto. Partendo dall'ossatura dello scorso campionato, con la conferma di alcuni giocatori esperti, sono stati già fatti due innesti di qualità come Guadalupi e Bolzan, più due giovani interessanti scuola Genoa come Siciliano e Buongiorno. Ora credo che bastino altri pochi innesti, nei ruoli che già si conoscono, per la quadratura del cerchio".
- Pochi tifosi al ritiro in Abruzzo. Colpa della crisi, oppure qualcos'altro?
"Non ho idea. Certo, Castel di Sangro non è dietro l'angolo, anche se è una località deliziosa. Bisogna pernottare e i costi ci sono. Credo comunque che nell'amichevole contro l'Avellino, come già successo contro il Pescara, i tifosi organizzati torneranno in Abruzzo".
PIANETA MESSINA
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