Una incursione dell'attaccante Chiaria nell'area del Pescara al 24', ma la conclusione non è fortunata (Foto Teti) |
Il primo quarto d'ora vede il Messina contratto, con i biancoazzurri che insistono trovando il raddoppio al 16' con Capuano che insacca su una ribattuta. Tutto troppo facile, sembrerebbe, ma non è cosi. Colpita a freddo e con un uno-due da ko tecnico, il Messina non demorde. Anzi esce dalle corde cercando con un paio di contropiedi la
via della porta difesa dal giovane Pigliacelli. Al 24' Chiaria spreca malamente la possibilità di riaprire la gara, mentre al 34' è il turno di Bucolo che impegna seriamente l'estremo biancoazzurro
bravo nel deviare in angolo.
Una ripartenza di Maiorano contrastato a centrocampo da un pescarese (Foto Teti) |
Nemmeno il doppio tentativo alla mezz'ora del Pescara mette in crisi l'undici siciliano che anzi chiude la prima frazione con qualche rammarico per le occasioni sprecate. Nella ripresa, l'ex tecnico catanese Marino effettua una corposa girandola di cambi e già al 3' del secondo tempo Bjarnason si fa vedere con Cucinotta che chiude in angolo.
La maggior freschezza atletica dei pescaresi impone subito un preciso binario al match con
l'islandese sugli scudi. Al 18' della ripresa il biondo ex Standard Liegi ci prova ancora con un fendente però debole e facile preda di Lagomarsini. Al Messina serve maggior freschezza atletica, così Catalano fa partire la girandola di cambi. Il Messina sembra reggere fino al 75', quando Bocchetti di testa insacca per la terza rete abruzzese. E' un gol che, di fatto, stronca i
giallorossi che appena un minuto dopo subiscono la quarta rete di giornata con Bjarnason, sempre di testa su un calibrato cross dalla destra del neo entrato Balzano.
Tifosi pescaresi e messinesi oggi a Rovisondoli con striscioni benauguranti per Salvo Crupi |
prima uscita del Messina, se si guarda il tabellino, sembrerebbe una batosta. Non è però così, considerando sia le occasioni avute, soprattutto nella prima frazione, sia la tipologie di reti incassate, ben tre di testa e due su
tiri da lontano. Unica eccezione, la rete di Capuano, arrivata comunque sugli sviluppi di un calcio piazzato. A conti fatti, dunque, bicchiere mezzo pieno. Alle due categorie di differenza c'è da aggiungere che la preparazione degli adriatici è iniziata con alcuni giorni d'anticipo rispetto al gruppo guidato da mister Catalano. A fare da contorno all'amichevole, il clima di vera festa vissuta sugli spalti, visto il gemellaggio storico che anche a Rivisondoli pescaresi e messinesi (che hanno esposto striscioni benauguranti per il tifoso Salvo Crupi) non hanno mancato di rimarcare con canti e cori.
A fine gara il tecnico Catalano non si strappa le vesti per il pesante passivo, soprattutto perchè la squadra aveva retto dignitosamente l'impatto, per circa 80 minuti, contro una squadra di due serie superiore. "Sapevamo che era un test complicato per noi e giocare la prima amichevole contro una formazione di altra categoria ci ha complicato la vita, ma sono soddisfatto per la prestazione dei ragazzi. Ovviamente abbiamo ampi margini di miglioramento ed in questa fase iniziale della preparazione le gambe non rispondono ancora come vorremmo. Ma questo è normale, anzi mi sarei preoccupato del contrario".
Alberto Teti
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