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mercoledì 31 luglio 2013

CATALANO: "BUONA DIFESA E RIPARTENZE PUNGENTI"

Respinta in corner di Lagomarsini, autore di una prova eccellente
Castel di Sangro "E’ ancora calcio d’agosto, ma non si può negare la soddisfazione per aver battuto una compagine come l’Avellino. E' una vittoria che non può che farci piacere".
A fine gara è palese la soddisfazione di mister Catalano per un risultato importante, ottenuto contro una compagine di B. "Abbiamo fatto un’ottima gara, giocata bene in difesa dove siamo stati bravi nel chiudere gli spazi agli avanti irpini rischiando sostanzialmente poco e riuscendo in più circostanze a ripartire in modo pungente". 
- Un risultato comunque importante. Si è vista anche un'ottima tenuta mentale dei suoi ragazzi.
Catalano osserva i suoi  ragazzi durante l'amichevole con l'Avellino
"Vedere che, seppur in un’amichevole, i tuoi ragazzi sanno soffrire, tanto da portare a casa un risultato come questo, non può che far piacere e questo è un punto importante su cui fare affidamento. Certamente, però, al di la del risultato, bisogna tenere i piedi per terra e continuare a lavorare come abbiamo fatto finora sia dal punto di vista atletico che tattico, per presentarci al meglio al campionato che è un’altra cosa e per il quale abbiamo un obiettivo importante da raggiungere".
- Contro l’Avellino è mancato Cucinotta. Cosa è successo?
"In mattinata ha avuto un fastidio all’aduttore e non ci è parso il caso di rischiarlo per un match amichevole. Comunque non è niente di grave”.
Alberto Teti

MUSCOLI E TESTA, IL MESSINA FA LA VOCE GROSSA

Ripartenza del Messina con Guadalupi che costringe l'Avellino a ripiegare
Castel di Sangro - Per la trentina di tifosi peloritani presenti allo stadio “Teofilo Patini” di Castel di Sangro, è stata una bella soddisfazione assistere alla vittoria del Messina contro l'Avellino, neo promosso in Serie B. Un'amichevole spartiacque per la preparazione giallorossa in Alto Sangro, per valutare l’avanzamento del lavoro, sia dal punto di vista tattico che atletico. Pronti via e parte subito forte l’undici irpino, privo però di diversi elementi come Biancolino (in tribuna) e Castaldo in panchina. Mister Catalano, come già nelle precedenti uscite, manda in campo i suoi ragazzi con un 4-2-3-1 che vede tra i pali Lagomarsini, protetto da Caldore, Caiazzo, Ignoffo e Bolzan in terza linea. A metà campo agiscono Bucolo e Maiorano, con Costa Ferreira e Quintoni ai lati e Guadalupi dietro l’unica punta Chiaria. L’Avellino risponde invece con un 3-5-2 che vede Seculin tra i pali, in terza linea agiscono Izzo, Fabbro e  Pisacane. In mediana spazio a Togni in regia supportato da Angiulli e Arini, con Zappacosta e De Vito sulle fasce. In avanti il duo composto da Herrera e Galabinov. Servono appena 4’ di gioco all’Avellino per rendersi pericoloso con un piazzato di Togni che costringe Lagomarsini ad una corta respinta di pugno. Sugli sviluppi dell’azione Galabinov colpisce debolmente di testa con l’estremo peloritano chiamato alla presa facile. L’inizio a tamburo battente degli irpini è però un fuoco di paglia. Merito di un Messina ben messo in campo, bravo nel chiudere gli spazi per poter poi giocare di rimessa. Al 18’ un piazzato dal limite destro dell’area di rigore di Quintoni, costringe la difesa dei verdi alla respinta in angolo. Al 28’ è il turno di Chiaria che non sfrutta a dovere un errore difensivo e sparacchia a lato in diagonale. Dopo lo scampato pericolo, l’Avellino ci prova subito sfruttando il ribaltamento di fronte con un tiro Angiulli al tiro debole di poco a lato.  Al 34’ è il turno di Galabinov su punizione, con Lagomarsini chiamato alla presa facile. Spinge l’undici di mister Rastelli, tanto da rendersi ancora pericolosa al 39’ con De Vito che sfrutta una topica dell’estremo messinese; sul successivo cross è pronto Arini di testa, senza però fortuna con la sfera che si perde do poco a lato. 
Il ds Ferrigno e Corona prima dell'inizio dell'amichevole contro l'Avellino
Al 41’ è ancora l’undici irpino a rendersi pericoloso con un tiro di Galabinov da pochi passi, murato da Ignoffo. Sul finale della prima frazione, il Messina torna a farsi vedere dalle parti di Seculin con Guadalupi che si perde sul più bello, con un tiro telefonato dal limite. Nella ripresa, il trainer dei campani rivolta come un calzino il proprio undici, con ben sette cambi. A passare, però, è il Messina. Su un debole rinvio dell’estremo Di Masi, Guadalupi mette in mezzo per Maiorano che però non trova il giusto impatto con la sfera, favorendo involontariamente l’accorrente Chiaria che insacca a porta vuota. Il vantaggio siciliano stordisce un Avellino incapace di proporsi fino al quarto d’ora, con un tiro abbondantemente alto di D’Angelo. Al 18’ della ripresa, brivido per il Messina con Castaldo che imbeccato da Herrera al limite dell’area coglie la parte inferiore della traversa. Tre minuti dopo ancora pericoloso l’Avellino con Lagomarsini chiamato alla respinta in angolo su tiro di Zappacosta. Al 28’ del st Schiavon ha la possibilità di rimettere il match in pari, ma cicca clamorosamente a due passi da Lagomarsini, non sfruttando un preciso cross di Zappacosta dalla destra.
I tifosi del Messina festeggiano per la vittoria contro gli irpini
Alla mezz’ora esce Chiaria, con il giovane Buongiorno al suo posto come vertice alto dell’attacco peloritano. Un minuto dopo, però, è ancora il turno dell’Avellino: questa volta l’imprecisione sotto porta è di Castaldo che sparacchia a lato. Preme l'undici campano a caccia del pari.
Ottima, però, la fase difensiva di un Messina con il solito Ignoffo chiamato a giganteggiare. Al 34’ della ripresa è il turno di Millesi che calcia a lato su tiro in corsa. Sul successivo ribaltamento di fronte, tocca a Guadalupi con un tiro mal calibrato che si perde sul fondo. L’Avellino non si perde d’animo e sempre sfruttando l’out destro con Zappacosta consente a Castaldo di colpire di testa, senza però trovare la mira giusta. Ancora un ribaltamento di fronte con protagonista questa volta Buongiorno che dal limite dell’area offre un tiro telefonato facile preda di Di Masi. E’, però, solo il preludio al raddoppio messinese che arriva all'83' con Bolzan che mette in mezzo, Buongiorno contrastato ai limiti del regolamento non riesce a giocare la palla che arriva puntuale sui piedi di Ferreira che insacca. Un minuto dopo, D’Angelo atterrato in area da Bucolo, consente agli irpini di giocarsi il bonus dagli undici metri, che Castaldo insacca implacabilmente. L’ultimo acuto di giornata lo fa registrare D’Angelo, che servito da Castaldo s’incunea in area, ma il tiro è facile preda di Lagomarsini chiamato all’uscita bassa. Finisce dunque con la prestigiosa vittoria del Messina che batte un Avellino apparso inconcludente. Ottima la prova dei ragazzi di Catalano, tanto bravi in fase difensiva, quanto in attacco. Un risultato che farà sicuramente sorridere il popolo giallorosso (in tribuna c'era un Pietro Lo Monaco soddisfatto) in attesa comunque di ulteriori colpi di mercato che la proprietà non farà di certo mancare nei prossimi giorni.
Alberto Teti

IL MESSINA "SBRANA" I LUPI

Intervento difensivo di Caldore che evita un avversario dell'Avellino
Il Messina fa la voce grossa e si aggiudica l'amichevole contro l'Avellino, formazione di Serie B, disputata questo pomeriggio al "Patini" di Castel di Sangro. Finisce 2-1 per i peloritani, andati in gol nella ripresa con Chiaria (48') e Ferreira (83'). L'Avellino ha accorciato, un minuto dopo, con un calcio di rigore realizzato da Castaldo. Il Messina aveva sbloccato il risultato, al terzo minuto della ripresa, con Chiaria, che ha messo in rete dopo un tiro sporco di Maiorano. L'azione è nata dopo un errore del portiere irpino Di Masi (subentrato nella ripresa a Seculin), il cui appoggio corto è stato "rubato" da Guadalupi, che ha poi fatto sviluppare l'azione che ha portato al gol. Messina in vantaggio, dunque, ad inizio ripresa. L'Avellino, comunque, è andato vicino al pareggio al 62' con una traversa timbrata da Castaldo.  
Nel primo tempo gli irpini erano stati pericolosi in avvio, al 4', con un doppio intervento di Lagomarsini, che ha prima respinto un tiro cross su punizione di Togni, parando poi la ribattuta di testa del bulgaro Galabinov. Il Messina risponde con Chiaria, al 28', ma il suo tiro si spegne di poco a lato, sfiorando il vantaggio per il Messina. Al 39' Avellino pericoloso con un colpo di testa di Arini che finisce sul fondo. Quasi allo scadere del primo tempo, conclusione di Galabinov che s'infrange sul corpo di Ignoffo.
 Questa la formazione del Messina: Lagomarsini, Caldore, Caiazzo, Ignoffo, Bolzan, Maiorano, Bucolo, Ferreira, Guadalupi, Quintoni, Chiaria.
L'Avellino risponde con Seculin, Izzo, Fabbro, Pisacane, Zappacosta, Togni, Arini, Angiulli, De Vito, Herrera, Galabinov. All. Rastelli.
L'amichevole, iniziata con una decina di minuti di ritardo (l'inizio previsto era alle 17,30), è stata arbitrata da Ripa di Nocera Inferiore. Il Messina è sceso in campo con la maglia bianca. Sugli spalti circa 300 spettatori, tra cui una trentina di tifosi giunti da Messina che hanno subito familiarizzato con i sostenitori dell'Avellino. Tra le due tifoserie, com'è noto, esiste un gemellaggio ormai consolidato.
PIANETA MESSINA

CATALANO: "CONTRO L'AVELLINO MI ASPETTO DEI PROGRESSI"

Catalano sta modellando il nuovo Messina nel ritiro di Castel di Sangro (Foto Teti)
Castel di SangroIl Messina incamera benzina nelle gambe e a poco meno di una settimana dalla fine del ritiro in Abruzzo, si appresta oggi a disputare l'attesa amichevole contro l’Avellino (inizio alle 17,30), neo promosso in Serie B, che misurerà l'attuale condizione dei peloritani. Il tecnico Catalano è curioso di vedere come la squadra risponderà, con  le gambe e con la testa, a questo importante test che si disputerà allo stadio "Patini" di Castel di Sangro contro gli irpini guidati da Rastelli.
“Mi aspetto dei progressi. Pur avendo condizioni diverse, il prossimo passaggio che ci vedrà impegnati contro l’Avellino sarà utile per valutare con ulteriori giorni di lavoro il nostro stato di salute". 
- In questa fase del ritiro ha dovuto dare forfait Giorgio Corona, reduce da un piccolo intervento. Quali sono le condizioni del bomber?
"Tutto bene. Corona, a causa di una fastidiosa ciste al ginocchio destro, ha preferito operarsi a Roma e in settimana sarà di nuovo disponibile".
Dal punto di vista del mercato, invece, cosa manca ancora a questo Messina?
"Fin qui la proprietà ha lavorato benissimo, facendo arrivare ragazzi importanti sia dal punto di vista qualitativo che dell’esperienza, come Bolzan e Guadalupi. Al tempo stesso sono arrivati anche giovani interessanti, ma al di la di questo, peferisco comunque concentrarmi sul gruppo che sta nascendo e che dobbiamo essere bravi ad assemblarlo nella giusta maniera. Sicuramente da qui all’inizio del campionato serviranno almeno altri due o tre innesti, tra cui almeno un centrale di difesa e un esterno".
Alberto Teti

martedì 30 luglio 2013

IL PATRON LO MONACO "FAREMO ALTRI INNESTI"

Il ds Ferrigno e il patron Lo Monaco nel ritiro di Castel di Sangro (Foto Teti)
Poche parole, le prime che il patron Lo Monaco dice dal ritiro di Castel di Sangro dove è giunto ieri e dove resterà per qualche giorno. "Ho trovato un bel clima, la squadra sta lavorando bene, c'è l'ambiente ideale per preparare la prossima stagione".
Poi Lo Monaco spiega cosa bolle in pentola, visto che da giorni si continua a parlare di nuovi arrivi per completare la rosa dei giocatori. "Nuovi acquisti? Qualcosa faremo ancora, ho letto tanti nomi, molti buttati lì tanto per scrivere. Non dimentichiamo che già ci sono cinque calciatori nuovi, quindi perchè dobbiamo avere fretta? Comunque se ci sarà da fare qualche altro innesto lo faremo".
Il patron resterà qualche giorno in Abruzzo, il tempo di pianificare di persona le prossime mosse di mercato, dopo aver visionato anche alcuni elementi in prova (tra questi alcuni sudamericani) che ieri si sono mossi bene nella partitella contro una formazione dilettantistica. "La mia presenza qui era programmata in ogni caso, ora assisterò all'amichevole contro l'Avellino, poi tornerò in Sicilia. I ragazzi sono in buone mani, c'è uno staff che sta lavorando con grande professionalità".
CAMPAGNA ABBONAMENTI - La società ha reso noto che venerdì prossimo, alle 11,30, nella sala stampa dello stadio "S. Filippo", sarà presentata la prossima campagna abbonamenti.
PIANETA MESSINA

lunedì 29 luglio 2013

QUINTONI: "CASTEL DI SANGRO CI PORTA FORTUNA"

Il terzino di fascia Quintoni, sorridente nel ritiro di Castel di  Sangro (Foto Teti)
Castel di Sangro -  La truppa messinese che sta preparando la stagione sui monti dell’Alto Sangro lo aspettava. E come promesso il patron Pietro Lo Monaco è arrivato, questo pomeriggio, a  Castel di Sangro, sede del ritiro dei peloritani. Di poche parole (a parlare a nome della società, infatti, è il ds Ferrigno) ma attentissimo in panchina nel valutare alcuni ragazzi in prova, scesi in campo contro la Cep, una rappresentativa locale militante nel campionato di Seconda categoria. Un test positivo come ci racconta Ferrigno: "Sì, oltre ad alcuni ragazzi che sin qui avevano giocato di meno come Simonetti e Di Stefano, abbiamo valutato dei ragazzi e soprattutto dato la possibilità a dei ragazzi del posto di potersi misurare. Sono sicuramente contento e felice per il lavoro che si sta svolgendo qui a Castel di Sangro e per l’arrivo del patron Lo Monaco che tra l’altro era particolarmente atteso dai ragazzi".
Un clima positivo, dunque, per il Messina che traspare particolarmente dalle parole di Quintoni, uno che di Messina e Castel di Sangro se ne intende. "Già, questo posto ci porta fortuna. Lo scorso anno siamo venuti qui per preparare la stagione in Interregionale e ci è andata bene e sono stato particolarmente contento nel sapere che saremmo tornati qui".
- Questa per il Messina è la stagione della consacrazione.
"Certamente. Sin qui questo ritiro ci sta dando solo sensazioni positive. Il lavoro che stiamo facendo è importante, perché dobbiamo prepararci ad una stagione in cui dobbiamo essere al massimo per far bene sin da subito e portare squadra e città sempre più in alto dove è giusto che stia”.
- Di questa squadra sei uno dei veterani, come vedi l’integrazione dei nuovi arrivati?
"Bene, sono ragazzi importanti, che lavorano sodo e sanno farsi apprezzare. E’ un giusto mix tra esperienza e giovani leve all’insegna della qualità".
- Tra i nuovi c’è anche un ragazzo del posto, Buongiorno. Che te ne pare?
"Daniele è un bravo ragazzo, personalmente mi ha fatto un’ottima impressione e mi auguro potrà far bene".
Il tecnico Catalano al termine dell'allenamento di oggi  (Foto Teti)
- Mercoledì ci sarà il primo vero spartiacque di questo ritiro, il match amichevole contro l’Avellino. Come vedi questa gara?
"Sicuramente per noi è un passaggio importante, perché ci servirà per capire contro una squadra neo promossa in B a che punto siamo. Confido in un punteggio diverso dalla prima gara contro il Pescara, nella quale però è doveroso ricordare che abbiamo retto benissimo per 75 minuti".
- Sulla fascia è arrivato Bolzan, però contro la Juniores della Castello 2000 hai giocato esterno alto. Potrebbe essere questo il tuo ruolo quest’anno?
"Decide il mister, sicuramente a me piace arrivare sul fondo e crossare".
Alberto Teti

LO MONACO IN... RITIRO

Il patron Lo Monaco e il ds Ferrigno oggi al ritiro di Castel di Sangro (Foto Teti)
CASTEL DI SANGRO - Sotto lo sguardo attento del patron Pietro Lo Monaco, giunto oggi nel ritiro di Castel di Sangro, il Messina ha disputato nel tardo pomeriggio un test-match contro una formazione dilettantistica (Cep) che milita nel campionato di II Categoria.
Lo Monaco ha seguito la partita, che si è conclusa intorno alle 20, seduto in panchina, insieme al ds Ferrigno e all'allenatore Catalano. In realtà, del "vero" Messina c'erano in campo solo Simonetti e Di Stefano, gli altri erano tutti calciatori in prova, tra i quali quattro sudamericani (tre argentini e un paraguaiano) aggregati da qualche giorno. In serata il collega Alberto Teti ci fornirà ulteriori dettagli del test, con relative foto, più le interviste al ds Ferrigno (Lo Monaco ha preferito non parlare) e al difensore di fascia Quintoni.
PIANETA MESSINA

"STAFFETTA" AL RITIRO

Il patron  Pietro Lo Monaco e il vice presidente Niki Patti (Foto Fabrizio Pernice)
Tre giorni a Castel di Sangro, quasi una staffetta con il patron Pietro Lo Monaco che oggi dovrebbe arrivare nel ritiro abruzzese. Tre giorni che sono bastati al vice presidente Niki Patti per tastare l'atmosfera che si respira a "casa Messina". Il dirigente peloritano è appena rientrato in città e racconta a Pianeta Messina le istantanee della breve ma intensa full immersion nel ritiro abruzzese. "La prima cosa che ho potuto apprezzare è l'unione del gruppo. Stando a stretto contatto con la squadra, si avverte subito l'atmosfera ideale nella quale la squadra sta lavorando. C'è molta voglia di fare bene e i nuovi arrivati hanno subito sposato il nostro progetto. Sanno che giocare con il Messina significa ambire sempre in alto e questo è molto stimolante per ogni calciatore".
- Aspettando, comunque, altri acquisti.
"Certo, il Messina è ancora un cantiere aperto. Ancora qualche giocatore deve arrivare, qualche altro è in prova, come i quattro sudamericani (3 argentini e un paraguaiano) e un giovane olandese sui quali non azzarderei giudizi negativi affrettati. Fino al 31 agosto si può comprare, il calciomercato è lungo, i contatti sono avviati ma non chiedete a me i nomi. C'è il nostro direttore sportivo che è delegato a entrare più nel dettaglio".
- Secondo lei, cosa manca ancora a questa squadra?
"Direi non molto. Partendo dall'ossatura dello scorso campionato, con la conferma di alcuni giocatori esperti, sono stati già fatti due innesti di qualità come Guadalupi e Bolzan, più due giovani interessanti scuola Genoa come Siciliano e Buongiorno. Ora credo che bastino altri pochi innesti, nei ruoli che già si conoscono, per la quadratura del cerchio".
- Pochi tifosi al ritiro in Abruzzo. Colpa della crisi, oppure qualcos'altro?
"Non ho idea. Certo, Castel di Sangro non è dietro l'angolo, anche se è una località deliziosa. Bisogna pernottare e i costi ci sono. Credo comunque che nell'amichevole contro l'Avellino, come già successo contro il Pescara, i tifosi organizzati torneranno in Abruzzo".
PIANETA MESSINA

sabato 27 luglio 2013

APRE BOLZAN, CHIARIA CHIUDE LA PROVA DEL 9

La rete realizzata nel primo tempo, al 40', da Quintoni (Foto Teti)
Castel di Sangro -  Nel secondo test match il Messina di mister Catalano ne rifila nove alla formazione juniores del Castello 2000, compagine locale scelta per l'occasione dallo staff peloritano. Una sgambata utile per valutare sotto il profilo tattico ed atletico il gruppo giallorosso, in vista della più interessante gara di mercoledì prossimo che vedrà impegnato il Messina contro l'Avellino, partita che si disputerà allo stadio "Patini" di Castel di Sangro. Sotto lo sguardo attento del vice presidente peloritano Niki Patti, i giallorossi partono subito forte passando con un preciso piazzato di Bolzan, dal limite, al 13'. La manovra fluida dei giallorossi, contro i volenterosi juniores abruzzesi, impatta però in un paio d'occasioni contro l'estremo locale Cesa, trentenne, unico rappresentante della prima squadra con alle spalle più di 200 gare nei campionati minori. Ci provano più volte i vari Chiaria, Guadalupi, Quintoni, Ferreira ma il raddoppio arriva solo al 40' grazie ad un preciso diagonale di Quintoni.
Incursione del portoghese Ferreira, autore di una delle nove reti (Foto Teti)
La prima frazione si chiude sul 3-0, in virtù della prima rete realizzata da Chiaria, unica punta nel 4-2-3-1, viste anche le assenze di Corona, assente poichè reduce da un piccolo intervento al ginocchio destro e del giovane puntero scuola Genoa, Buongiorno, rimasto precauzionalmente fermo per un piccolo fastidio.
Chiaria, al 3' della ripresa, è però protagonista in negativo facendosi parare un rigore dall’estremo sangrino Cesa, concesso dal secondo di Catalano, Antonello Altamura in veste straordinaria di arbitro di giornata. Poco male, perchè già al 53' la quarta rete è servita da Bucolo su assist del solito Quintoni. Passa appena 1' di gioco e Chiaria si fa perdonare l'errore dal dischetto, realizzando la quinta rete ben servito da Guadalupi. Il primo acuto per gli abruzzesi arriva quasi all'improvviso, al 62' con Lagomarsini che para agevolmente. Sul ribaltamento di fronte, però, il Messina passa ancora. Questa volta a timbrare il cartellino ci pensa l'esterno destro Ferreira, servito dal solito Quintoni. Nei minuti successivi mister Catalano dà il via alla consueta girandola di cambi, mentre il settimo goal arriva al 77' grazie al neo entrato Guerriera. Al minuto 82 arriva l'ottava marcatura con un altro neo entrato, Parachì, che fa tutto da solo e insacca alle spalle del giovane estremo Bonaminio chiamato a sostituire Cesa. Il match, però, lo chiude bomber Chiaria che realizza dagli undici metri al 90', mettendo cosi fine al match.
Alberto Teti


TABELLINO
MESSINA: Lagomarsini (70’ Mangini); Caiazzo (64’ Simonetti), Cucinotta, Ignoffo, Bolzan (71’ Di Stefano), Bucolo, Maiorano (63’ Guerriera), Ferreira (69’ Parachi), Guadalupi (75’ Siciliano), Quintoni (71' Leo), Chiaria.
All. Catalano
CASTELLO 2000 JUNIORES: Cesa (65’ Bonaminio); Di Ninno (62’ Di Bartolomeo M.), Di Bartolomeo LFerrara (73’ Amicangioli), Santella, Buono, Colantoni V. (67’ Valentini), Iallonardi M. (72’ Fatlind), Marchionna, Colantoni O. (72’ De Cesare), Ibishi.
All. Balzano
Marcatori: 13’ Bolzan, 40’ Quintoni, 46’ Chiaria, 53' Bucolo, 54' Chiaria, 63’ Ferreira, 77’ Guerriera, 82’ Parachi, 90’ Chiaria (rig.)
Guadalupi s'incunea al limite dell'area nell'amichevole contro il  Castello 2000 (Foto Teti)


La rete realizzata da Ferreira nella ripresa. Per il portiere Cesa nulla da fare


NOVE GOL AI GIOVANI DEL CASTELLO 2000, TRIPLETTA DI CHIARIA

Un cross di Bolzan nell'amichevole di oggi a Castel di Sangro (Foto Teti)
E' finita con una scorpacciata di reti, 9-0, la seconda amichevole sostenuta oggi dal Messina in Abruzzo, anche se a fungere da sparring partner è stata la formazione Juniores del Castello 2000. Tre reti nel primo tempo (prima Bolzan, poi Quintoni e Chiaria), altri sei "squilli" nella ripresa (Bucolo, Chiaria, Ferreira, Guerriera, Parachì e ancora Chiaria su rigore). La partita, seguita per Pianeta Messina dal collega Alberto Teti, è iniziata alle 18, invece che alle 17, a causa del troppo caldo. Tripletta, dunque, dell'attaccante Chiaria. Messina ancora privo di capitan Corona, reduce da un piccolo intervento al ginocchio al quale è stato sottoposto ieri. Il capitano, comunque, tornerà disponibile tra pochi giorni.
Seguiranno aggiornamenti, a cura del collega Teti, con il resoconto dettagliato dell'amichevole, l'intervista all'allenatore Catalano e le prime foto della gara.
PIANETA MESSINA

venerdì 26 luglio 2013

Il "MOHICANO" SEBASTIAN

Il terzino Caldore con il nuovo taglio stile mohicano
Look mohicano, con quella cresta "disegnata" dal suo compagno Bucolo. Testa mezza rasata per Sebastian Caldore, che da buon napoletano ci spiega scherzando che l'idea è nata quasi per caso, senza voler imitare nessuno, tantomeno Hamsik. "No, sinceramente è stata una cosa che ho fatto perchè siamo in ritiro, c'è caldo, ma quando tornerò a Messina avrò nuovamente la mia solita capigliatura. Comunque anche Parachì è passato sotto le grinfie di Bucolo, Quindi sono in buona compagnia".
- Insomma, si è capito che c'è un bel clima tra voi, oltre che sudare si scherza tanto...
"Nel tempo libero cerchiamo di ammazzare il tempo, quindi non ci annoiamo mai. Stiamo lavorando tanto, il nostro preparatore stasera ci ha detto che oggi abbiamo fatto il ventisettesimo allenamento, ma devo dire che rispetto allo scorso anno ci stiamo trovando meglio perchè molti di noi si conoscono già, c'è un gruppo molto unito e questo conta quando si è in ritiro".
- Ci sveli qualche scherzo che si può raccontare?
"Ce ne sono tanti. Ad esempio a Chiaria piace fare i gavettoni dalla finestra, oppure spacciarsi per giornalista al telefono con interviste inventate".
- E a proposito di giornalisti, stavolta dai tu un voto a noi.
"Do un voto alto perchè si vede che lo fate con amore e passione. Sentiamo l'affetto che avete verso il Messina. Vi ringraziamo per questo. I giornalisti messinesi sanno essere vicini alla squadra e ciò non capita in tante città".
- E se spunta qualche critica?
"La critica c'è sempre stata nel calcio e se aiuta a crescere ed è costruttiva ben venga".
- Hai letto i commenti sul 6-0 contro il Pescara? 
"Qualcosa ho letto, ma mi pare che sia i tifosi che i cronisti abbiano capito che il risultato non deve tranne in inganno. Fino al 2-0 stavamo facendo una bella figura contro una formazione di Serie B che ambisce a tornare in A. In certi frangenti del primo tempo li abbiamo anche messi sotto, poi il mister ha fatto nove cambi, alla fine solo Ignoffo e Lagomarsini hanno disputato l'intera partita".
PIANETA MESSINA

MAIORANO: "SEI GOL DANNO FASTIDIO". E LUNEDI' ARRIVA IL PATRON LO MONACO

Vivisezionare un 6-0 non è il massimo della vita, ma il calcio di luglio ha una verità dentro che nessuno può ignorare. Gambe legnose, meccanismi ancora da oleare, idee da affinare. E un avversario di due spanne più su. Tutto questo può tramutarsi anche in un set tennistico, che brucia è vero, ma che resta sempre calcio di luglio. Allora è meglio metterci subito una pietra sopra e ragionare. Come fa Stefano Maiorano, che di mestiere fa il calciatore e che sa benissimo come vanno queste cose quando siamo a primi vagiti del nuovo Messina.
"Fino al 70' eravamo sul 2-0, sicuramente il Pescara aveva un altro passo, un'altra gamba, ma abbiamo tenuto bene botta a una squadra di Serie B che punta al ritorno nella massima serie. Poi il mister ha fatto qualche cambio e nel finale il risultato si è fatto pesante. Giustamente ai tifosi dà fastidio che si perda 6-0, anche a noi rosica questo risultato, però ricordiamoci che nel primo tempo abbiamo sfiorato tre volte il gol, due volte con Chiaria, poi con Bucolo. Abbiamo avuto un buon possesso palla e non dimentichiamoci che il Pescara ha iniziato prima di noi la preparazione, aveva disputato già quattro amichevoli e ha un organico di livello per la Serie B".
Il tono della voce di Maiorano è lo specchio dell'umore della squadra, per nulla scalfito dalla pesante sconfitta di due giorni fa. E il centrocampista peloritano ci dice. "Siamo tranquilli, noi che giochiamo a calcio sappiamo come funziona, dobbiamo lavorare tanto ma sul piano caratteriale siamo sempre quelli dello scorso campionato. Il preparatore atletico del Pescara, che conosco ai tempi del Sorrento, a fine partita mi ha detto che siamo una buona squadra e che il risultato finale è stato troppo pesante per noi. Ma nel calcio, soprattutto in estate, può anche capitare".
Messina e Pescara schierati prima dell'amichevole di mercoledì scorso (Foto Teti)
Lunedì il patron Pietro Lo Monaco, che in questi giorni è stato in contatto telefonico con il ds Ferrigno, raggiungerà la squadra nel ritiro di Castel di Sangro. Una presenza che servirà a fare un briefing anche con il tecnico Catalano per decidere come intervenire per completare il mosaico giallorosso. Almeno due i nomi in "caldo". Nei prossimi giorni saranno sciolte le ultime riserve per l'ingaggio. Si parla soprattutto di un difensore centrale e di un esterno alto. Quando il mosaico sarà completato, ci si avvicinerà pian pianino all'esordio in Coppa Italia (18 agosto, probabilmente in casa), antipasto del prossimo campionato che scatterà il primo giorno di settembre. "Sarà una C2 tosta - avverte Maiorano - perchè se è vero che basterà arrivare tra le prime nove per ritrovarsi in terza serie, ci sarà un'agguerrita concorrenza, soprattutto se verranno ripescate formazioni ambiziose come Cosenza, Taranto, Foggia e Casertana. Mai noi non abbiamo alternative. Dobbiamo centrare l'obiettivo e iniziare la scalata verso la Serie B".
- Dove tu vuoi arrivare con questa maglia...
"E' il mio sogno, ma nel calcio bisogna parlare poco e fare i fatti. Ne riparliamo quando saremo in grado di arrivarci".
PIANETA MESSINA

mercoledì 24 luglio 2013

SEI GOL BRUCIANO, MA IL CARATTERE C'E' STATO

Una incursione dell'attaccante Chiaria nell'area del Pescara al 24', ma la conclusione non è fortunata (Foto Teti)
Rivisondoli  - Finisce con un sonoro 6-0 l'amichevole con il Pescara giocata al campo comunale di Rivisondoli, sede del ritiro estivo degli adriatici. Troppo larga, sulla carta, la "forbice" tecnica tra le due compagini, con i biancazzurri impegnati nel primo vero test- match estivo davanti ad un folto pubblico accorso per l'occasione. Vuole far bene il Pescara e fin dalle prime battute cerca di mettere in difficoltà l'avversario. Calcio d'estate, ma non troppo, visto che Lagomarsini nei primi 10' ha un bel da fare con il Pescara che attacca prevalentemente da destra. E gli adriatici per tre volte sfiorano il vantaggio. Al 5' è Sforzini di testa, servito da Zauri, che vorrebbe rompere il ghiaccio ma non trova il giusto impatto con la sfera. Ancora Zauri, minuto ottavo, costringe Caldore alla deviazione in angolo. Sempre l'ex terzino laziale si fa vedere al 11', servendo un cross calibrato per Sforzini con Lagomarsini che si supera. E' però solo il preludio al gol che arriva un minuto dopo. Ancora un coss dalla destra, questa volta però è il turno di Politano che mette al centro e Sforzini non si fa pregare, insaccando di testa.
 Il primo quarto d'ora vede il Messina contratto, con i biancoazzurri che insistono trovando il raddoppio al 16' con Capuano che insacca su una ribattuta. Tutto troppo facile, sembrerebbe, ma non è cosi. Colpita a freddo e con un uno-due da ko tecnico, il Messina non demorde. Anzi esce dalle corde cercando con un paio di contropiedi la 
via della porta difesa dal giovane Pigliacelli. Al 24' Chiaria spreca malamente la possibilità di riaprire la gara, mentre al 34' è il turno di Bucolo che impegna seriamente l'estremo biancoazzurro 
bravo nel deviare in angolo.
Una ripartenza di Maiorano contrastato a centrocampo da un pescarese (Foto Teti)
Il Messina c'è, non tanto nella manovra, ancora poco fluida rispetto al Pescara, quanto invece sotto l'aspetto caratteriale e questo è sicuramente un segnale più che incoraggiante. 
Nemmeno il doppio tentativo alla mezz'ora del Pescara mette in crisi l'undici siciliano che anzi chiude la prima frazione con qualche rammarico per le occasioni sprecate. Nella ripresa, l'ex tecnico catanese Marino effettua una corposa girandola di cambi e già al 3' del secondo tempo Bjarnason si fa vedere con Cucinotta che chiude in angolo.
 La maggior freschezza atletica dei pescaresi impone subito un preciso binario al match con 
l'islandese sugli scudi. Al 18' della ripresa il biondo ex Standard Liegi ci prova ancora con un fendente però debole e facile preda di Lagomarsini. Al Messina serve maggior freschezza atletica, così Catalano fa partire la girandola di cambi. Il Messina sembra reggere fino al 75', quando Bocchetti di testa insacca per la terza rete abruzzese. E' un gol che, di fatto, stronca i 
giallorossi che appena un minuto dopo subiscono la quarta rete di giornata con Bjarnason, sempre di testa su un calibrato cross dalla destra del neo entrato Balzano.
Tifosi pescaresi e messinesi oggi a Rovisondoli con striscioni benauguranti per Salvo Crupi
Al minuto 81 il Pescara coglie anche un palo proprio con Balzano, ma il quinto sigillo arriva dopo 4 minuti. Questa volta è il neo entrato Selasi a timbrare con un preciso fendente dal limite dell'area. Il sesto e ultimo gol arriva a un minuto dal 90' con un bolide da fuori area dell'uruguaiano Brugman. In sostanza la 
prima uscita del Messina, se si guarda il tabellino, sembrerebbe una batosta. Non è però così, considerando sia le occasioni avute, soprattutto nella prima frazione, sia la tipologie di reti incassate, ben tre di testa e due su 
tiri da lontano. Unica eccezione, la rete di Capuano, arrivata comunque sugli sviluppi di un calcio piazzato. A conti fatti, dunque, bicchiere mezzo pieno. Alle due categorie di differenza c'è da aggiungere che la preparazione degli adriatici è iniziata con alcuni giorni d'anticipo rispetto al gruppo guidato da mister Catalano. A fare da contorno all'amichevole, il clima di vera festa vissuta sugli spalti, visto il gemellaggio storico che anche a Rivisondoli pescaresi e messinesi (che hanno esposto striscioni benauguranti per il tifoso Salvo Crupi) non hanno mancato di rimarcare con canti e cori.
A fine gara il tecnico Catalano non si strappa le vesti per il pesante passivo, soprattutto perchè la squadra aveva retto dignitosamente l'impatto, per circa 80 minuti, contro una squadra di due serie superiore. "Sapevamo che era un test complicato per noi e giocare la prima amichevole contro una formazione di altra categoria ci ha complicato la vita, ma sono soddisfatto per la prestazione dei ragazzi. Ovviamente abbiamo ampi margini di miglioramento ed in questa fase iniziale della preparazione le gambe non rispondono ancora come vorremmo. Ma questo è normale, anzi mi sarei preoccupato del contrario".
Alberto Teti

SCOTTATURA D'ESTATE

Colpo di testa del pescarese Sforzini, Lagomarsini devierà in corner (Foto Teti)
Il rischio di un'imbarcata c'era, lo sapevamo, ma il 6-0 finale non rende giustizia al Messina, che a soli dieci minuti dalla fine era sotto solo di 2 gol contro una formazione di serie B come il Pescara. E allora conviene leggere questa defaillance estiva come una normale tappa di avvicinamento verso la forma migliore, con un organico ancora da completare. Sui dettagli dell'amichevole disputata questo pomeriggio a Rivisondoli contro la formazione guidata da Pasquale Marino, seguirà tra qualche minuto la corrispondenza del collega Alberto Teti che ha assistito per Pianeta Messina alla prima uscita ufficiale della formazione peloritana. 
PIANETA MESSINA
Una conclusione pericolosa di Chiaria che tenta di sorprendere la difesa del Pescara (Foto Teti)

BUCOLO: "CON IL PESCARA SARA' PARTITA VERA"

Il "guerriero" Bucolo immortalato al suo arrivo al ritiro di Castel di Sangro (Foto Teti)
Risotto zafferana e sgaloppine al limone. Ha appena finito di cenare Rosario Bucolo, quando squilla il telefonino per una chiacchierata da regalare ai nostri lettori. E se lo stuzzichi subito sulla prima amichevole ufficiale che il Messina disputerà oggi (fischio d'inizio alle 17), paventandogli il rischio di una sconfitta pesante (che ci può stare, per carità, visto che si gioca contro il Pescara), lui ti risponde quasi piccato. "Noi siamo il Messina - dice d'istinto Bucolo - di brutte figure non ne possiamo fare. Abbiamo rispetto del Pescara, formazione di Serie B, ma ce la possiamo giocare".
- Sarà partita vera o solo calcio d'estate?
"Per noi sarà una partita vera, sarà importante partire forte con queste amichevoli. Vogliamo dimostrare subito di che pasta siamo fatti. Con una buona prestazione e magari con un risultato positivo cresce anche l'autostima".
- E a Rivisondoli troverete anche i primi tifosi del Messina. Finora vi siete sentiti un po' soli?
"La sede del ritiro è un  po' distante e questo avrà scoraggiato molti a raggiungerci a Castel di Sangro. Sappiamo, comunque, che i nostri tifosi ci seguono a distanza grazie a voi giornalisti che state raccontando con foto e immagini questa prima fase del ritiro. So comunque che un gruppo di tifosi verrà a vederci per questa prima amichevole contro il Pescara. Le due tifoserie, peraltro, sono gemellate. Quindi ci sarà un bel clima anche sugli spalti".
- A proposito di foto, in quella del tuo arrivo a Castel di Sangro, appena sceso dal pullman, quella magliettina scollata ha regalato tanti tatuaggi di solito nascosti. Qual è quello più importante per te?
"Quello che ho sul petto e che mi sono fatto fare due anni fa".
- Ci puoi svelare a cosa si riferisce?
"E' il nome di mia figlia Vittoria. L'ho fatto tatuare quando è nata, appunto, due anni fa".
- E il primo tatuaggio a quando risale?
"Avevo 16 anni quando ho deciso di farmi tatuare per la prima volta, su un braccio, alcuni fiori".
- E a proposito di tatuaggi, sei in buona compagnia...
"Con Maiorano e Guadalupi ce la giochiamo. Anche loro non scherzano".
- Di Guadalupi che te ne pare?
"Lo sapevo che era un ottimo giocatore. In quella posizione, a ridosso della prima punta, ci dà i tempi giusti. Ricopre un ruolo fondamentale e lo svolge con grande autorità. E' uno di quei giocatori che può fare la differenza".
- Ma cosa ti ha detto ricordando quella doppia sfida quando era al Cosenza?
"Un giorno ne abbiamo parlato e mi ha confessato che al S. Filippo si è impressionato per gli occhi feroci che avevamo e per la cornice di pubblico in quella partita decisiva".
- Ma un attaccante come Arcidiacono, che tu conosci, avrebbe fatto comodo?
"Penso di sì, ma anche così siamo a posto. Sapevo che la società lo stava trattando, poi non so perchè l'accordo è saltato".
- E l'ultimo arrivato, Simonetti, è un potenziale rivale a centrocampo?
"Il mister decide chi far giocare. Io e Stefano (Maiorano ndr) continueremo a dare il nostro apporto. Simonetti è un buon giocatore, lo conosco bene, abbiamo giocato insieme due anni fa a Milazzo. Ci potrà dare una mano in un contesto però diverso rispetto a quella stagione a Milazzo. Con il Messina c'è ambizione, una mentalità vincente. Quest'anno partiamo da una base importante con innesti mirati. Per il prossimo campionato, se devo essere sincero, ho una sensazione speciale".
PIANETA MESSINA

domenica 21 luglio 2013

CATALANO: "IN ARRIVO TRE ACQUISTI, MA SIAMO GIA' SULLA BUONA STRADA"

Il tecnico Catalano osserva uno degli allenamenti a Castel di Sangro (Foto Teti)
"E' stato un ottimo allenamento, sono soddisfatto perchè nonostante i carichi di lavoro di questi primi giorni di ritiro i ragazzi hanno risposto bene". Con il suo solito aplomb, il tecnico Catalano dipinge la prima vera partita in famiglia che il Messina ha sostenuto oggi nel ritiro di Castel di Sangro, finita 4-1 (doppietta di Guadalupi, inframezzata dalla rete del momentaneo pari firmata da Cucinotta, poi i gol di Bolzan e Ferreira) e che ha regalato all'allenatore peloritano nuove indicazioni sulle prime movenze della squadra.
"Non avevo dubbi sulla risposta in campo che i ragazzi avrebbero dato, siamo sulla buona strada, anche se c'è ancora tanto da lavorare, mai io sono già fiducioso. La squadra ha già una buona ossatura e i primi innesti stanno già mostrando il loro valore".
- Aspettando gli altri acquisti...
"Certo, ormai si sa che la squadra deve essere puntellata con almeno tre elementi".
- Nei ruoli che ha già anticipato nei giorni scorsi il ds Ferrigno. E' così?
"Confermo. Con Fabrizio parlo ogni giorno. Sappiamo dove serve fare qualche altro inserimento per completare la rosa. Parliamo di un altro difensore centrale, di un centrocampista e di un esterno alto. Questi sono sicuri, se poi arriverà un quarto giocatore sarà ancora meglio. Ma per l'attacco confermo che siamo a posto così".
- Hai concluso da poco il corso di Coverciano. Quanto ti ha cambiato?
"Se parliamo di cambiare il modo di fare giocare la propria squadra, non si cambia. Ci sono, invece, delle sfumature che poi devi essere bravo a captare durante un corso per allenatori così importante. Io sono e resto una persona umile e con quest'esperienza ho avuto modo di conoscere come altri allenatori, più importanti di me, concepiscono certe cose legate al calcio. Cose che spesso non conosci e che apprezzi se te le senti dire dai diretti protagonisti. Ad esempio mi ha colpito Stramaccioni, una persona umile, alla mano, con un modo di parlare di calcio molto importante".
Guadalupi autore di una doppietta nella partitella di oggi  (Foto Teti)
- Il 23 settembre gli esami a Coverciano, ma già puoi sedere in panchina dalla prima di campionato?
"Sì, perchè ho la deroga fino al 30 settembre. Quest'anno hanno voluto posticipare gli esami".
- Ti piacciono di più gli allenatori che allenano solo, quelli "manager" che decidono quali calciatori acquistare, oppure gli allenatori che sanno soprattutto gestire lo spogliatoio?
"Credo che bisogna essere bravi a gestire il gruppo e ad allenarli. Per quanto riguarda quelli che decidono anche quali giocatori far prendere, io ho la fortuna di lavorare con una persona che ne mastica più di me e del quale mi fido. Quando parlo con il nostro direttore sportivo mi soffermo sulle caratteristiche che deve avere un calciatore per essere funzionale alla squadra. Poi è lui a pescare nel mercato, trovando un giocatore con quelle caratteristiche tecniche ma che sia anche congeniale alle esigenze societarie".
PIANETA MESSINA

SICILIANO: "A MESSINA C'E' UN PROGETTO SERIO"

Una fase di allenamento nel ritiro di Castel di Sangro (Foto Alberto Teti)
Scuola Genoa, calabrese, 19 anni, trequartista. Per Daniele Siciliano, partito dalla sua Belvedere Marittimo quando era un ragazzino, quella di Messina è la prima vera esperienza da professionista. In pratica la prima maglia diversa da quella rossoblu. "E' proprio così - conferma Siciliano - finora, da quando ho iniziato a giocare a calcio, ho fatto tutta la trafila delle giovanili del Genoa, approdando negli ultimi due anni nella Primavera".
- Ora è giunto il momento di cambiare pelle. E'  il tuo battesimo in prima squadra e in un campionato professionistico.
"E direi soprattutto in una società importante dove c'è un progetto serio, ambizioso. Essere approdato al Messina, anche se in comproprietà, mi dà enormi stimoli per la mia futura carriera di calciatore".
Siciliano nel giorno del suo compleanno. Sulla torta, ovviamente, un campo di calcio
- Ad esempio, Lagomarsini ti ha spiegato cosa significa giocare nel Messina?
"Sì, mi ha detto soprattutto che c'è grande calore da parte dei tifosi. Ne vengono parecchi allo stadio e so che in città si respira un bel clima intorno alla squadra. ma Messina meriterebbe di più della serie C".
- Sei ancora giovane. Una dote e un limite quando si ha 19 anni.
"La mia caratteristica è la corsa, mi piace l'uno contro uno. Mi trovo bene dietro la prima punta, ma anche da esterno destro mi so adattare. E' normale che qundo si è ancora giovani c'è sempre da migliorare, ma lavorando con compagni esperti come Corona e Ignoffo si imparano tante cose, anche certi trucchi del mestiere". 
- Qualche consiglio ti è stato già dato?
"Già nelle prime sgambature Ignoffo mi ha detto di fare meno tocchi possibili. E' un consiglio che accetto e che metterò in pratica".
PIANETA MESSINA

sabato 20 luglio 2013

BUONGIORNO: "DICONO CHE SOMIGLIO A LUCA TONI... "

L'attaccante Buongiorno stacca di testa in partitella a Castel di Sangro (Foto Teti)
E' un ragazzone di 19 anni e gioca in casa, nella sua Castel di Sangro. Daniele Buongiorno, in comproprietà con il Genoa, è il classico attaccante boa che nonostante i suoi 19 anni è pronto a ritagliarsi uno spazio nello scacchiere di Catalano che ieri ha riabbracciato la squadra (allenamento sotto una pioggia battente) dopo aver ultimato il supercorso di Coverciano, portando a casa il patentino di allenatore.
E del suo nuovo allenatore, Buongiorno dice subito una cosa: "E' una bella persona, mi piace come spiega le cose che dobbiamo fare in campo. Oggi ci ha anche parlato di alcune cose che ha potuto apprendere nel corso di Coverciano, accennandoci ad esempio alle lezioni di due allenatori che lui stima molto, come Spalletti e Stramaccioni". 
- Sei in ritiro a due passi da casa. Hai dato qualche dritta ai tuoi compagni su dove andare nel poco tempo libero che avete?
"Qualcuno mi ha chiesto informazioni, ma il problema è che l'hotel dove alloggiamo è un po' distante dal centro di Castel di Sangro. Quindi dobbiamo utilizzare il pulmino per poterci spostare, ma alla fine molti rinunciano e preferiscono riposarsi in albergo".
- E qualche consiglio sulle prelibatezze di Castel di Sangro? Qual è il vostro piatto tipico?
"Qui c'è la sagra delle cazzariell e fagioli. E' una pasta tonda, molto buona".
- E l'avete mangiata al ritiro?
"Sì, ma l'hanno cucinata al sugo". 
I mostaccioli , dolce tipico abruzzese
- Altre leccornie da leccarsi i baffi?
"I mostaccioli. Sono dolci tipici abruzzesi, ma credo che anche in altre regioni li fanno. Sono buonissimi, ma non fanno parte del nostro menu. Sono ipocalorici e per noi calciatori è roba vietata".
- Dopo quest'abbuffata, torniamo a parlare di te. Hai avuto un buon impatto con la tua nuova squadra, segnando subito nelle due prime partitelle. 
"Ho grandi stimoli, sono molto contento di giocare in un gruppo così importante. Segnare, per un attaccante, fa sempre piacere anche in allenamento. So comunque di dover migliorare con il tempo per guadagnarmi uno spazio in questa squadra. E' normale che giocare titolare fa piacere a chiunque, ma sono anche pronto ad aspettare il mio turno".
- Ma te l'hanno detto che con Catalano nessuno ha la maglia da titolare assicurata per contratto?
"Credo che questa filosofia dell'allenatore è uno stimolo per l'intero gruppo. Alla fine nessuno si sente riserva nè titolare a vita".
- E tu come ti senti?
"Orgoglioso d'indossare questa maglia così importante. Sarà un'esperienza che mi maturerà ancora, sono giovane e vorrò dare al Messina tutto il mio entusiasmo".
- In campo, invece, come ti piace muoverti?
"Mi hanno detto che ricordo per caratteristiche Luca Toni. In parte è vero, però il paragone mi imbarazza un pochino".
- Comunque prediligi i traversoni telecomandati dalle fasce.
"Eh, sì. Se arrivano è meglio. Ma già nelle prime sgambature in famiglia i cross di Quintoni, Bolzan o Caldore sono arrivati. In qualche caso li ho sfruttati bene".
PIANETA MESSINA

venerdì 19 luglio 2013

IL "CIGNO" CON LA CRESTA

Mirko Guadalupi, ex  Cosenza, in allenamento nel ritiro di Castel di Sangro (Foto Teti)
Capelli rasati, con tanto di cresta. Si suda meglio così, anche se a Castel di Sangro di caldo non ce n'è. Anzi. Mirko Guadalupi, l'impressionante Guadalupi come l'ha definito il tecnico Catalano, sta vivendo tutto d'un fiato questa sua nuova avventura nella squadra che lo scorso campionato è stata l'eterna rivale, quasi un incubo. Ma il Cosenza appartiene già al passato. Oggi il "cigno" ha le ali giallorosse. "Scopro l'acqua calda se dico di essere arrivato in un gruppo importante. Questi primi giorni di ritiro con il Messina mi hanno già confermato l'idea che mi ero fatto dall'esterno. C'è grande spirito di sacrificio e soprattutto siamo tutti bravi ragazzi. Insomma c'è l'atmosfera ideale per lavorare concentrati e con lo spirito giusto".
- E' bastato un allenamento per impressionare il tuo nuovo allenatore. 
"Mi fa piacere, però siamo ancora all'inizio. I complimenti, per carità, fanno piacere. Ma credo che il mister già mi conosceva. Quindi non mi ha scoperto in un allenamento, so che ha avuto sempre parole di stima nei miei confronti e di questo lo ringrazio".
- I ritiri precampionato si somigliano tutti? C'è tempo per annoiarsi?
"Non credo proprio. Si lavora sodo, si scherza anche, poi la sera non c'è proprio tempo per annoiarsi perchè siamo tanto stanchi che andiamo a dormire. Comunque vogliamo fare un grande ritiro per poi disputare un grande campionato".
- Chiudiamo senza parlare di calcio. Arrivi a Messina quando in città qualcosa sta cambiando. Sai che c'è un nuovo sindaco?
"Sì, ma non ho avuto il piacere di conoscerlo. Su quest'argomento mi trovi impreparato. Però della città mi hanno parlato bene. Imparerò a conoscerla e a volergli bene".
- E degli scandali nel calcio che mi dici?
"Penso più alla mia vita, mi piace solo l'aspetto sano del calcio. Le altre cose, che con lo sport non hanno a che fare, non mi interessano".
PIANETA MESSINA