E Pianeta Messina ha pensato di metterli allo specchio, per conoscersi meglio, dopo le pacche sulle spalle di rito che i due portieri si sono scambiate a fine gara domenica al "S. Filippo".
- Iniziamo da lei, Mennella, non per anzianità. Un voto a Lagomarsini?
"Per quello che ho visto domenica gli darei un bel sette. E' un voto alto, perchè Lagomarsini è un ottimo giovane, con tanti margini di miglioramento. A fine gara ne ho parlato con il mio amico Vincenzo Di Muro, che è stato mio compagno di squadra nel campionato 96-97 con la maglia dell'Ischia. Io ero il secondo portiere, lui era il titolare. Sono d'accordo con Di Muro su Lagomarsini, ha tutte le doti per arrivare molto in alto".
- Hai sentito Lagomarsini? E tu che voto dai a Mennella?
"Gli darei un otto. Mi ha impressionato la sua personalità in campo. Sull'1-1 ha fatto una grande parata su Corona, poi è stato determinante anche sulle conclusioni di Chiaria e Pedro".
- La parata più tosta, secondo Lagomarsini, è stata quella su Corona. Merito solo suo o Re Giorgio poteva fare di più?
"Credo che quella parata sia più merito mio. Sono rimasto in piedi fino all'ultimo, perchè in quei casi l'attaccante tende a incrociare il tiro da sinistra verso destra. Non mi sono tuffato in anticipo, chiudendo così lo specchio della porta a Corona".
- Però, un errore a Messina l'ha commesso.
"Sì, è stato quel pallone che non ho bloccato in uscita dentro l'area. Chiaria me lo ha soffiato e poi Corona ha tirato a botta sicura, ma Tito ha salvato sulla linea. In quell'azione ho sbagliato, può capitare".
- Hai visto, Ettore, anche il miglior portiere della D può sbagliare. E tu, domenica scorsa, una paperetta l'hai fatta?
"Ho sbagliato quel rinvio nel secondo tempo. La palla stava arrivando a un avversario, per fortuna non ho combinato un guaio".
- E su quella punizione di Mattera?
L'uscita disperata dell'ischitano Mennella su Corona (Foto Fabrizio Pernice) |
"Credo che quella parata sia più merito mio. Sono rimasto in piedi fino all'ultimo, perchè in quei casi l'attaccante tende a incrociare il tiro da sinistra verso destra. Non mi sono tuffato in anticipo, chiudendo così lo specchio della porta a Corona".
- Però, un errore a Messina l'ha commesso.
"Sì, è stato quel pallone che non ho bloccato in uscita dentro l'area. Chiaria me lo ha soffiato e poi Corona ha tirato a botta sicura, ma Tito ha salvato sulla linea. In quell'azione ho sbagliato, può capitare".
- Hai visto, Ettore, anche il miglior portiere della D può sbagliare. E tu, domenica scorsa, una paperetta l'hai fatta?
"Ho sbagliato quel rinvio nel secondo tempo. La palla stava arrivando a un avversario, per fortuna non ho combinato un guaio".
- E su quella punizione di Mattera?
"Sul gol dell'Ischia la barriera si è aperta. Poi, a parte la bravura di Mattera, perchè non ho mai visto un tiro così bello dalla distanza, c'è stata una leggera deviazione di Chiaria che credo sia stata determinante".
- Torniamo a lei, Mennella. Ci racconta la sua sua parata più bella che ha sfoderato in campionato?
"La più difficile e anche molto importante l'ho fatta a Taranto. Eravamo in vantaggio 1-0, grazie anche a quella parata poi abbiamo vinto".
- Stessa domanda per te Ettore.
"La parata più bella? Ce ne sono state due. Ricordo quelle di Agropoli e Cava dei Tirreni, entrambe su calci di punzione. Tra le due scelgo la parata di Agropoli. Il tiro di Ragosta era molto forte e la palla era indirizzata all'incrocio dei pali".
- Mennella miglior portiere della D. Tu ti senti di essere stato il secondo più bravo dei nove gironi?
"Intanto faccio i complimenti a Mennella perchè è stato un premio meritato. Alla fine contano i gol subiti. Lui ne ha incassati veramente pochi e quindi è stato il migliore di tutti. Io non conosco i portieri degli altri gironi, quindi non ti so dire se sono stato il più bravo, ma nel mio raggruppamento mi sento il primo".
- Ha sentito Mennella? Anche per Lagomarsini scettro strameritato.
"Lo ringrazio. Ho fatto un ottimo campionato, ma il merito va dato a tutta la squadra. Aver incassato solo 11 reti nelle 29 gare che ho disputato credo sia uno score da record".
- Ma lei, all'età di Lagomarsini, era già così bravo?
"No. E' molto più bravo lui. Ma oggi i giovani portieri hanno la fortuna di avere dei preparatori che accelerano il processo di crescita. Quando iniziai la mia carriera, da giovanissimo, nel Lacco Ameno, non c'era questa figura di supporto. A quei tempi si era più autodidatti".
- Lagomarsini, sottoscrivi? Di Muro ti ha fatto crescere in questi mesi.
"Devo molto al mio preparatore, grazie a lui sono cresciuto. Ho acquisito più esperienza, anche se devo ancora migliorare".
- In cosa, ad esempio?
"Un po' in tutto. Ma in particolare nel fare i rinvii dal fondo".
- Ha visto Mennella? E' un giovane, bravo, che già conosce l'umiltà...
"Questo è importante. E' fondamentale per arrivare in alto. I giovani devono lavorare tanto e non farsi distrarre da fattori esterni. Lagomarsini ha i numeri per giocare in categorie superiori alla Lega Pro, ma dipende solo da lui".
- Lei, invece, si sente ancora un ragazzino. Ma un portiere a 38 anni fa già due conti su quando smettere?
"Finchè avrò voglia di allenarmi giocherò a calcio. Sono ischitano, gioco nella squadra della mia terra e questo mi dà tanti stimoli. Quindi per ora penso solo al prossimo campionato".
- Ettore, pensi di riaffrontare in Lega Pro Mennella con la maglia del Messina?
"Non dipende solo da me, lo sapete. Comunque sono ottimista, perchè mi piacerebbe restare con il Messina. Ora tocca alle due società trovare un'intesa. Loro sanno cosa fare. La mia volontà è di restare e crescere ancora qui, con la maglia del Messina".
PIANETA MESSINA
"La più difficile e anche molto importante l'ho fatta a Taranto. Eravamo in vantaggio 1-0, grazie anche a quella parata poi abbiamo vinto".
- Stessa domanda per te Ettore.
"La parata più bella? Ce ne sono state due. Ricordo quelle di Agropoli e Cava dei Tirreni, entrambe su calci di punzione. Tra le due scelgo la parata di Agropoli. Il tiro di Ragosta era molto forte e la palla era indirizzata all'incrocio dei pali".
- Mennella miglior portiere della D. Tu ti senti di essere stato il secondo più bravo dei nove gironi?
"Intanto faccio i complimenti a Mennella perchè è stato un premio meritato. Alla fine contano i gol subiti. Lui ne ha incassati veramente pochi e quindi è stato il migliore di tutti. Io non conosco i portieri degli altri gironi, quindi non ti so dire se sono stato il più bravo, ma nel mio raggruppamento mi sento il primo".
- Ha sentito Mennella? Anche per Lagomarsini scettro strameritato.
"Lo ringrazio. Ho fatto un ottimo campionato, ma il merito va dato a tutta la squadra. Aver incassato solo 11 reti nelle 29 gare che ho disputato credo sia uno score da record".
- Ma lei, all'età di Lagomarsini, era già così bravo?
"No. E' molto più bravo lui. Ma oggi i giovani portieri hanno la fortuna di avere dei preparatori che accelerano il processo di crescita. Quando iniziai la mia carriera, da giovanissimo, nel Lacco Ameno, non c'era questa figura di supporto. A quei tempi si era più autodidatti".
- Lagomarsini, sottoscrivi? Di Muro ti ha fatto crescere in questi mesi.
"Devo molto al mio preparatore, grazie a lui sono cresciuto. Ho acquisito più esperienza, anche se devo ancora migliorare".
- In cosa, ad esempio?
"Un po' in tutto. Ma in particolare nel fare i rinvii dal fondo".
- Ha visto Mennella? E' un giovane, bravo, che già conosce l'umiltà...
"Questo è importante. E' fondamentale per arrivare in alto. I giovani devono lavorare tanto e non farsi distrarre da fattori esterni. Lagomarsini ha i numeri per giocare in categorie superiori alla Lega Pro, ma dipende solo da lui".
- Lei, invece, si sente ancora un ragazzino. Ma un portiere a 38 anni fa già due conti su quando smettere?
"Finchè avrò voglia di allenarmi giocherò a calcio. Sono ischitano, gioco nella squadra della mia terra e questo mi dà tanti stimoli. Quindi per ora penso solo al prossimo campionato".
- Ettore, pensi di riaffrontare in Lega Pro Mennella con la maglia del Messina?
"Non dipende solo da me, lo sapete. Comunque sono ottimista, perchè mi piacerebbe restare con il Messina. Ora tocca alle due società trovare un'intesa. Loro sanno cosa fare. La mia volontà è di restare e crescere ancora qui, con la maglia del Messina".
PIANETA MESSINA
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