Festa solo rinviata. Non basta il pari di Ragusa per regalare ufficialmente la Lega Pro. A guastare i piani del Messina, l'exploit del Cosenza a Torre Annunziata, per certi versi inaspettata anche nel risultato finale (1-5). Messina rabberciato, con qualche rinuncia di troppo, per improvvisi malori dopo il pranzo a Ragusa. Giallorossi privi dell'acciaccato Ignoffo, dei due interni di centrocampo Bucolo (neanche in panchina) e Maiorano e del giovane Caldore. Nella distinta non figurano neanche Parachì e Chiaria, quindi spazio dall'avvio a Cocuzza a fare coppia in avanti con Corona.
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Incursione del portoghese Ferreira nel primo tempo a Ragusa (Foto Furrer) |
Catalano rispolvera Savanarola, mentre la nota più lieta è il ritorno nel gruppo, anche se in panchina, di Agatino Chiavaro, dopo quattro mesi di assenza forzata. Ma a causare questo mini terremoto nella formazione, un'intossicazione alimentare che ha colpito, poco prima di giungere allo stadio, cinque giocatori: Chiaria, Parachì, Bucolo, Maiorano e Caldore. Scatta così il piano B, per un Messina che già doveva rinunciare all'acciaccato Ignoffo. Messina quasi in emergenza, ma con un organico comunque di livello per poter reggere l'impatto con la gara. E nel piano B c'era anche la speranza che il Cosenza non vincesse a Torre Annunziata. Ma il piano è saltato, perchè dal "Giraud" non sono arrivate buone notizie. E allora succede che il Messina deve cambiare atteggiamento, soprattutto nel secondo tempo, quando i peloritani hanno capito che solo vincendo (il Cosenza stava asfaltando il Savoia) si poteva festeggiare oggi la promozione. Così, dopo un primo tempo alla camomilla (solo due occasioni sprecate da Savanarola), il Messina sembra più intraprendente ad inizio ripresa, sfiorando subito il vantaggio con Corona, ma Ferla è bravo a disinnescare una girata del capitano. Ci prova ancora Re Giorgio, ma Ferla ancora una volta mette una pezza. Sulla respinta si avventa Cucinotta, ma la difesa ragusana si salva. Le due fiammate giallorosse sono però illusorie, perchè il Messina pian piano si accontenta del pari, anche se il Ragusa, con la forza della disperazione, sfiora due volte il gol.
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Corona ha sfiorato il gol che avrebbe regalato oggi la promozione matematica (Foto Furrer) |
Prima con Foderaro, che cincischia in piena area, poi con Bonarrigo che timbra l'incrocio dei pali. Poi più nulla, il Messina mette in ghiaccio lo 0-0, inanellando la diciottesima gara utile consecutiva (ultima sconfitta datata 9 dicembre 2012, trasferta di Cosenza).
Ora prepariamoci all'ultimo atto, il più atteso, domenica al "S. Filippo". Contro la derelitta Nissa si potrà finalmente timbrare la promozione. E sarà una grande festa, stavolta quella vera.
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