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giovedì 28 marzo 2013

E LA MICCIA SI ACCORCIA...

Chiaria, autore del gol vittoria contro la Cavese, festeggiato da Corona
Si torna a + cinque, ma la miccia si accorcia. E inesorabilmente le percentuali d'impensierire la capolista si abbassano. E' una questione di numeri. Cinque punti da recuperare, a sole cinque gare (diciamo 4, ricordando l'ultima contro la Nissa) dalla fine e con lo scontro diretto da giocare nell'"inferno" del S. Filippo, sono e restano tanti.  Il suo dovere il Messina, questo pomeriggio, lo aveva fatto, incamerando tre punti preziosi contro la Cavese. Stasera al "S. Vito", invece, il Cosenza ha visto i sorci verdi contro il Sambiase, acciuffando per i capelli la vittoria in pieno recupero, con gli ospiti che addirittura nel secondo tempo erano passati in vantaggio. Una vittoria sofferta, forse troppo, a conferma che il Cosenza è Mosciaro dipendente e che in difesa ha più di un problema. E alla ripresa del campionato, il 7 aprile, Cosenza nella "tana" della Cavese.  
Campani non ancora salvi e battuti questo pomeriggio con un gol di Chiaria, ma l'uno a zero striminzito ingannerà subito chi non è stato oggi al "S. Filippo". Partita che poteva finire con una barca di gol, diciamo almeno un 6-2 per il Messina. Ma grazie alle prodezze del portiere della Cavese (due anche firmate Lagomarsini) e agli errori sotto porta su entrambi i fronti, la sfida è terminata con un solo gol nel sacco. Ma alla fine conta poco. Contavano i tre punti e il Messina li ha messi in carniere, strameritandoli per la bella prova messa in campo.
Partenza a razzo del Messina che nei primi due minuti già mette i brividi alla difesa campana. Prima Corona sferra una bordata che brucia i guantoni di Comentali. Sulla respinta del portiere cavese si avventa come un falco Chiaria, ma la sua incornata a botta sicura viene sventata ancora dal custode del pali campano. Messina in palla, con gli ospiti sorpresi dall'avvio sprintato dei giallorossi. Così passano altri due minuti e il portiere ospite deve fare ancora gli straordinari, opponendosi alla Garella su una fiondata di Quintoni dal vertice destro. Messina che dà l'impressione di poter schiodare il risultato, ma la Cavese si sveglia all'improvviso con una conclusione di Varriale che costringe lagomarsini alla parata in due tempi.
Il Messina tira un po' il fiato e i campani prendono coraggio, riaffacciandosi dalle parti di Lagomarsini che fa il gatto su una spettacolare rovesciata di Incoronato. E qui finisce la Cavese del primo tempo. Per il resto solo Messina, che nello spazio di appena 6 minuti, al 26' al 32', sfiora quattro volte lo strameritato vantaggio con Maiorano, Chiaria, Ferreira e ancora Maiorano.
E nel finale di primo tempo, il gol il Messina lo realizza con Chiaria, ma l'arbitro annulla perchè la palla del cross di Maiorano aveva superato di poco la linea di fondo.
Ma l'appuntamento con la rete è rimandato di poco, visto che l'attaccante peloritano schioda il risultato poco dopo il riposo, al 47', con un tocco da rapinatore d'area su assist di Corona. E il Messina potrebbe chiudere la pratica poco dopo, con Re Giorgio che solo davanti a Comentale cincischia sul più bello.
Ma la Cavese tenta lo scherzetto e Lagomarsini nega a Incoronato il gol del pari-beffa, mentre il Messina preferisce gestire il prezioso vantaggio, pungendo comunque la retroguardia campana prima con Ferreira, poi con Chiaria. Finale di gara strano, perchè il Messina dà l'impressione di poter gestire o raddoppiare (vicinissimo al gol con Corona che spara una bordata sul portiere), ma che quasi sui titoli di coda rischia grosso con De Caro che solo davanti a Lagomarsini spara alle stelle. Sospirone di sollievo e un "grazie" al 19enne centrocampista campano per il clamoroso errore. Ma il pari avrebbe avuto il naso troppo lungo.
PIANETA MESSINA
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