Un po' incerottati, ma con l'adrenalina giusta per mettere in cassaforte altri tre "lingotti d'oro" e tenere a bada la rivale numero uno. Battere il Palazzolo per non avere brutte sorprese alle spalle, per continuare a impugnare lo scettro e lasciare ancora al Cosenza il ruolo di... secondo piano. E a chi insegue, condannato a vincerle tutte, non resta che augurarsi qualche passetto falso per rosicchiare ancora qualcosa. E' già successo nelle ultime due trasferte dei peloritani, che il loro "compitino" l'hanno fatto, ma il Cosenza (a Ribera e Paola) ha fatto di più. Il Messina, adesso, ha imparato la lezione e il tecnico Catalano fa già una promessa. "Sappiamo che possiamo fare di più in trasferta. Nelle ultime nove partite abbiamo vinto sette volte, pareggiando in due occasioni, eppure il nostro vantaggio è diminuito. Ma noi restiamo tranquilli. Siamo primi, fisicamente stiamo bene. D'ora in poi, in trasferta, non si ripeteranno partite come quella di Paternò, anche se lì siamo stati condizionati dal fondo campo irregolare. Non è un alibi, ma è giusto ricordarlo".
E' stata una settimana un po' diversa, perchè un campanellino d'allarme è suonato dopo gli sviluppi dell'ultimo turno. Società, tecnico e calciatori hanno fatto blocco per lanciare un messaggio chiaro alla piazza e alla concorrenza. Il Messina c'è, resta in salute e non molla di un centimetro. "Sappiamo che non possiamo sbagliare, ma conosciamo i nostri mezzi. Saremo più cattivi in campo da qui alla fine del campionato. Per ora pensiamo al Palazzolo, una squadra da rispettare che spero verrà a Messina per giocarsela. Me lo auguro, così avremo più spazi per poter fare la nostra partita".
PIANETA MESSINA
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