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giovedì 14 marzo 2013

"IL PUNTO TOLTO? COSI' VENGONO FALSATE LE COSE"

Alessandro Erra, allenatore della Gelbison
Lo scorso campionato, diciamolo pure, fu falsato due volte. Prima con quella ridicola penalizzazione ad orologeria, poi con lo sconto di pena concesso quando i "giochi" era ormai fatti. Oggi ci risiamo, per fortuna con un danno ridotto, ma la sostanza non cambia. Ancora una penalizzazione con il timer, a campionato in corso, addirittura nel rush finale, quando anche un punto può fare la differenza. E se lo diciamo noi che il campionato viene falsato, veniamo tacciati di partigianeria. Ma se lo dice l'allenatore di una squadra che con il Messina non ha nulla a che fare, allora il discorso si fa più serio. E qualcuno, nei piani alti, dovrà passarsi una mano sulla coscienza. L'allenatore che dice la sua, senza trucchi e senza inganni, su questa faccenda del punto "scippato" al Messina, è il fautore del "miracolo" Gelbison.
Alessandro Erra, bravo a fare giocare bene la sua squadra e a dire ciò che pensa, senza ipocrisia.
"Il punto in meno al Messina? L'ho letto. Per me così vengono falsate le cose, credo che la giustizia sportiva debba muoversi con tempi più ridotti. Non conosco i particolari della vicenda di questo ex calciatore del Messina, quindi non so se è giusta o meno la penalizzazione. Dico solo che una sanzione andrebbe applicata in tempi più ragionevoli. Qui invece parliamo di fatti, se non sbaglio, risalenti a tre stagioni fa".
- Si aspetta un Messina più arrabbiato domenica contro voi?
"No, credo che per noi cambierà poco. Il Messina è molto forte, lo sappiamo e anche se non avesse ricevuto la penalizzazione ci avrebbe affrontato con lo stesso spirito battagliero. Noi, però, siamo nelle condizioni ideali per fare risultato. Siamo salvi da un pezzo, ora abbiamo otto partite  per tentare di restare nella zona play off. Noi siamo la rivelazione di questo campionato, nessuno avrebbe scommesso un euro su un terzo posto a otto giornate dal termine".
- Ricorda, al termine della gara d'andata eravate primi battendo il Messina. Poi avete espugnato il S. Vito. Fu quello l'apice della vostra stagione.
"Sì, quello è stato il momento più straordinario del nostro campionato, ma noi siamo il Chievo della Serie D. I punti che abbiamo finora raccolto sono da record, ora è ovvio che riaffrontare il Messina e poi il Cosenza per noi sarà stimolante".
- L'allenatore del Messina ha già messo in guardia i propri giocatori. Ha detto chiaramente che contro la Gelbison sarà dura. 
"Questo mi fa piacere, ci rende orgogliosi. Ripeto, siamo nelle condizioni ideali per affrontare questa partita. Nelle ultime due trasferte, a Cava e Torre Annunziata, abbiamo fatto bene. Siamo la seconda miglior difesa dopo il Messina".
- Quindi c'è il rischio che finisca 0-0?
"A me andrebbe bene, al Messina ovviamente no. Per noi un pari sarebbe un ottimo risultato, ma sappiamo che dal S. Filippo è dura uscire indenni".
- Il 4 novembre eravate davanti al Messina, ora siete a meno 14. Avrebbe immaginato una cosa del genere?
"Io dico di sì. Sapevo che la forbice tra noi e il Messina con il tempo si sarebbe allargata. Ho sempre detto che quel primo posto, per noi, sarebbe stato passeggero. A parte qualche giocatore di qualità, per il resto siamo una squadra molto giovane, che gioca bene al calcio ma che alla fine qualche ingenuità la paga sempre".
- Messina e Cosenza. Lei ha sempre detto che queste due squadre si sarebbero contese il campionato. Ora può sbilanciarsi un po'?
"Sono entrambe forti, ma il Messina ha qualcosa in più e ora ha il campionato in mano. Se sarà bravo a non avere calo di tensioni, credo che alla fine ce le farà. Penso che a 75 punti si vince il campionato".
PIANETA MESSINA

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