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sabato 16 marzo 2013

CATALANO: "GELBISON TRANQUILLA? NON CI CREDO"

Otto finali. Ventiquattro punti disponibili, tre di questi da acchiappare subito contro la Gelbison per mantenere intatto (o chissa aumentare) il tesoretto dei quattro lingotti in più sul Cosenza.
Catalano non vuole fare tabelle, gli piace vivere alla giornata, un passettino alla volta per arrivare all'ultima di campionato, il 5 maggio, al "S. Filippo" contro la Nissa, con la promozione già in tasca.
Sotto con la Gelbison, dunque, senza pensare ad altro, neanche al punticino perso in settimana. "Per noi cambia poco - spiega Catalano - anche se siamo più arrabbiati di prima. Per questo punto tolto il mio pensiero è semplice. Credo sia un'ingiustizia, per una società nuova che si è accollata tanti debiti, pagare anche in classifica per colpe non sue. Ho letto anche le dichiarazioni del tecnico della Gelbison. Ha detto che così si falsano le cose, però non voglio credere che ci sia nei nostri confronti un accanimento, altrimenti finirebbe il calcio".
- Quanto sarà difficile battere la Gelbison? Erra ha detto che loro giocheranno nelle migliori condizioni mentali.
"Possono essere spensierati, ma ci credo fino a un certo punto, perchè la Gelbison punta molto sul terzo posto. Quindi un po' di pressione ce l'hanno anche loro. Ma noi dobbiamo pensare solo a vincere, ci servono i tre punti e vogliamo cancellare la sconfitta dell'andata. Siamo determinati, bisogna vincere a tutti i costi".
- I tifosi non hanno digerito questa faccenda del punto tolto. Cosa senti di dirgli?
"I tifosi messinesi sono intelligenti, mi aspetto da loro allo stadio il massimo incoraggiamento, tifando per novanta minuti come fanno di solito. L'importante è non farsi prendere dal nervosismo, perchè noi questo campionato vogliamo giocarlo in casa al S. Filippo fino al termine. Quindi mi aspetto che tifino per noi e non contro qualcuno o qualcosa".
PIANETA MESSINA

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