I tifosi del Messina oggi presenti in gran numero a Paternò (Foto Fabrizio Pernice) |
Oggi, comunque, il punticino colto al "Falcone e Borsellino" non fa fare salti di gioia, ma muove la classifica. Poi, il Cosenza, non ha ancora vinto e l'eccessiva "carica" emotiva che i silani daranno alla gara potrebbe anche giocare un brutto scherzo.
Oggi, a Paternò, la cosa più bella l'hanno fatta i tifosi, con il colpo d'occhio nella piccola curva alle falde dell'Etna. Loro, i soliti "faracassoni", pronti a sgolarsi per novanta minuti, colorando di giallorosso il "Falcone e Borsellino", in una sfida a distanza con i tifosi di casa che rispondono con una bella coreografia a tinte rossazzurre. Ciak, si gira ed è il Comprensorio Normanno a provarci dopo 5 minuti con Mandarano, l'aitante centravanti paternese che dalla distanza spedisce a lato. Il Messina, privo in difesa di Ignoffo e Chiavaro, nei primi venti minuti appare un po' lezioso, quasi a studiare gli avversari. Ne esce così un avvio di gara sonnacchioso, con qualche timido tentativo su entrambi i fronti, ma con i due portieri inoperosi. E a spezzare questa fase noiosa ci pensa la retroguardia del Messina, con un retropassaggio sporco di Cucinotta verso Lagomarsini che decide di bloccare con le mani la sfera, pensando si trattasse di un rimpallo involontario. L'arbitro, invece, ferma tutto e assegna un malefico calcio di punizione in area. Mandarano, dal vertice dell'area piccola, riesce a bucare la fitta barriera, ma Lagomarsini c'è ed abbranca la sfera. Il pericolo scampato scuote il Messina, che decide di affacciarsi con più convinzione dalle parti di Farò.
E lo fa prima con un traversone di Savanarola per Guerriera che solo in area viene anticipato d'un soffio da Orefice che mette una pezza. Nel finale di primo tempo arriva il primo tiro in porta del Messina, con Chiaria che costringe Farò ad accartorciarsi sul pallone.
Nella ripresa Catalano gioca subito la carta Parachì (al posto di Guerriera), nel tentativo di dare maggiore incisività nella fase di appoggio alle due punte. Ma i primi effetti non soddisfano l'allenatore (non per colpa di Parachì) che così decide di operare il secondo cambio. Dentro Cocuzza che subentra a Corona. Il Messina vuole stringere i tempi per tentare la via del gol, ma la manovra dei giallorossi appare a tratti confusa, merito anche dei padroni di casa che sul piano della corsa riescono a tenere botta.
Il portiere del Comprensorio Normanno in uscita su una incursione dei peloritani (Foto Fabrizio Pernice) |
PIANETA MESSINA
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