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domenica 20 gennaio 2013

IL "POMPIERE" FERRIGNO "METTIAMO I PARAOCCHI"

Corona difende palla sotto lo sguardo del tecnico Catalano (Foto Furrer)
Imperforabile come un vetro antiproiettile, mortifero come una vipera che azzanna la preda e non gli lascia scampo. Da quel 9 dicembre, da quella sconfitta immeritata di Cosenza, il Messina non si è fermato più. Numeri da leader, roba da stropicciarsi gli occhi. In cinque partite 15 punti in saccoccia. Un pienone di gioia, accompagnato da un dato che spiega tutto. Da oltre un mese il Messina non incassa più un gol. Lagomarsini ha abbassato la saracinesca con tre lucchetti. Imbattuto da 450 minuti. Tutto questo fa "più sei" sul Cosenza che a Noto fa una figura barbina. Il campionato, adesso, lo può perdere solo il Messina.
"Sarebbe il più grosso errore - avverte il ds Ferrigno - pensare di avere già vinto il campionato. Il vantaggio di sei punti, per carità, ce lo teniamo, ma dobbiamo mettere i paraocchi come i cavalli e fare la corsa su noi stessi. Nel calcio possono capitare duemila cose. Pensare, anche un solo attimo, di essere già arrivati è un rischio che non possiamo permetterci, sarebbe l'inizio della fine".
Catalano e Ferrigno in panchina ad Agropoli (Foto Furrer)
Ferrigno, dunque, si veste da "pompiere". Perchè sa che conta di più, anche dopo un exploit esterno, la partita che deve ancora arrivare. "Dobbiamo già pensare al Ribera, a quel 3-0 che ci hanno rifilato all'andata. Domenica prossima sarà un'altra finale".
- Vincere aiuta a vincere. Ma dietro questo filotto cosa c'è?
"Siamo un vero gruppo. I ragazzi sanno che in ogni partita c'è bisogno di soffrire. Si deve fare la battaglia contro avversari tosti come lo è stato l'Agropoli. Noi sappiamo giocare a calcio, ma quando c'è da buttarla sull'agonismo e sulla sofferenza siamo altrettanto bravi".
- E se c'è una difesa così rocciosa, vi basta un golletto in trasferta per fare bingo.
"Se non prendiamo gol non è solo merito dei difensori. Anche i compagni degli altri reparti iniziano a difendere quando gli avversari ci pressano nella nostra trequarti. Questo significa essere un vero gruppo".
PIANETA MESSINA
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