Meglio tornare alla partita per dire subito che almeno un pari, con tutta franchezza, il Messina lo avrebbe strameritato. E in questa sconfitta beffa c'è anche lo zampino dell'arbitro (guarda caso) che ad inizio di ripresa non ha concesso un rigore solare al Messina per un plateale fallo in area ai danni di Croce e più avanti ha graziato Marano (già ammonito), non estraendo il secondo giallo per un netto fallo a centrocampo sotto i suoi occhi. L'ultima chicca del sig. Candeo di Este arriva al fischio finale, al 93', un minuto e mezzo prima rispetto al recupero concesso.
Una partita stregata, che comunque consegna ai tifosi un Messina anima, cuore e muscoli che aveva iniziato bene con alcune incursioni avvolgenti e l'unico rischio corso al 10' con un salvataggio di Lagomarsini su Marano.
Il portiere cosentino battuto dalla punizione di Quintoni (Foto Fabrizio Pernice) |
Messina che reagisce subito, sfiorando il pari con Ignoffo sugli sviluppi di un corner. Ma quasi allo scadere del primo tempo, arriva la seconda doccia gelata, con il raddoppio del bomber Mosciaro. E' il secondo jolly della domenica. Gran tiro dalla distanza e Lagomarsini ancora trafitto. Insomma, Messina che gioca e Cosenza che segna. E il copione si ripete alla fine del primo tempo, quando Quintoni fa venire i brividi alla difesa silana, ma Straface para in due tempi.
Dopo il riposo e con due reti sul groppone, il Messina si ripresenta davanti ai suoi 500 tifosi al seguito con tanta rabbia e la voglia di recuperare. Pronti via e Messina subito arrembante. Al 47' solo l'arbitro non vede un fallo macroscopico in area di Parenti ai danni di Croce, con la maglietta del centravanti che diventa XXXL. Rigore tutta la vita, ma il direttore di gara sorvola incredibilmente.
Corona ha appena segnato il secondo gol su assit di Savanarola (Foto Fabrizio Pernice) |
Lagomarsini battuto dal gran tiro di Guadalupi. E' il vantaggio del Cosenza (Foto Fabrizio Pernice) |
Il sinistro vincente di Corona che aveva fatto sperare nella rimonta (Foto F. Pernice) |
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