Sasà Amura, tecnico del Savoia, la scorsa stagione dopo l'esonero a Milazzo fu sostituito dal vice Catalano |
- Catalano guidò poi il Milazzo al suo posto. Le brucia ancora quell'esonero?
"A chi non dispiace essere sollevato dall'incarico? Ma ormai è acqua passata, nessun rancore".
- Sicuro?
"A Messina saluterò alcune persone, altre no. Ma non mi chieda chi".
- Un pezzo di questo Messina lo conosce bene.
"Certo, i vari Bucolo, Comegna, Quintoni, Parachì sono stati miei calciatori a Milazzo. Li conosco bene e so quanto valgono. Ma il Messina ha anche altri elementi di assoluto valore".
- Ha saputo di Leon?
"Ho saputo, ho letto qualcosa. Comunque per noi è sempre meglio non trovarcelo in campo contro".
"Pietro Lo Monaco ha costruito una squadra per vincere subito. Quindi non mi sorprende che il Messina sia primo in classifica. Semmai pensavo che potesse avere un distacco maggiore dalle altre contendenti".
- E a proposito di rivali. Il suo Savoia è un po' attardato. Che succede?
"Ci manca qualche punto che avremmo meritato. In almeno cinque gare non siamo stati fortunati. Noi giochiamo partita dopo partita, sempre per vincere. Comunque devo chiarire una cosa. Chi continua a dire che il Savoia ha finora deluso perchè era favorita per la promozione sbaglia. Innanzitutto perchè noi non siamo partiti per vincere ad ogni costo il campionato. Per un fatto di blasone sì, ma il nostro organico non è quello di Messina e Cosenza, ad esempio".
- Scusi, ma che fa. Si nasconde?
"No, ci mancherebbe. Anzi. Non vorrei essere frainteso. Il fatto che non ritengo il Savoia una vera favorita di questo campionato non toglie il fatto che noi ce la giocheremo ancora per l'alta classifica".
- E a Messina dovrete giocarvela a viso aperto. Sbaglio?
"Ha indovinato. Sappiamo di dover affrontare un avversario forte, ma noi non giocheremo per il punticino. Non lo abbiamo mai fatto in trasferta e non lo faremo domenica contro il Messina".
PIANETA MESSINA
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