Soda, allenatore della Vibonese (Foto Armando Lo Gatto) |
L'occasione è ghiotta. La vetta è lì, a un tiro di schioppo e il Messina ha già l'acquolina in bocca. Ma servono due incastri per afferrare lo scettro. Per il primo basta gufare un po' e sperare che la Gelbison freni ancora; il secondo dipende solo dalla "Catalano band", perchè per battere la Vibonese serviranno concentrazione, grande corsa e idee chiare. E guai a sentirsi già dei fenomeni dopo il terno secco di Palazzolo.
Ma che avversario troverà domenica il Messina? La Vibonese, neo retrocessa, è un po' un'incognita. Il suo allenatore, Antonio Soda, contattato da Pianeta Messina, spiega perchè l'avvio dei calabresi non è stato esaltante. "Beh, considerato che siamo partiti il 10 agosto, quindi in netto ritardo rispetto alle altre squadre, direi che tutto sommato non c'erano aspettative superiori rispetto all'attuale classifica. Quindi è un avvio nella norma".
- Ci ricorda perchè avete iniziato in ritardo?
"Dopo la retrocessione, la società ha sperato fino all'ultimo nel ripescaggio e si è perso tempo prezioso non sapendo fino all'ultimo che campionato avremmo dovuto disputare. Poi la buona notizia non è arrivata e non abbiamo potuto fare le scelte migliori per questo tipo di campionato. Ora, ovviamente, cercheremo di rinforzarci con il mercato di gennaio".
L'allenatore della Vibonese durante una seduta di allenamento (Foto Lo Gatto) |
- Dieci punti, tutti colti in casa. Un punto in trasferta l'avevate strappato, ma il giudice sportivo ve l'ha tolto.
"Ha detto bene. Avevamo pareggiato a Paternò, dove meritavamo di vincere. Poi sapete com'è andata sulla vicenda di un nostro tesserato che doveva scontare un turno di squalifica".
- Ma come gioca la Vibonese in trasferta?
"A viso aperto, giochiamo bene, produciamo tanto ma non concretizziamo. Finora in trasferta abbiamo sempre creato. E' successo a Cava dei Tirreni, così come sul terreno della Gelbison. Due partite che ai punti non avremmo meritato di perdere".
- Ora, però, vi tocca la trasferta più dura
"Lo sappiamo, giocheremo contro una delle squadre più forti del campionato. Il Messina è stato costruito per vincere, è una piazza importante che vuole tornare in alto, quindi ci sta che sia favorito."
- Sorvegliati speciali? Avrà già in mente qualche "gabbia"?
"Conosco Corona, un giocatore che non centra niente con questa categoria. Anche se non è più un ragazzino, fa sempre la differenza. Poi Leon e altri giocatori esperti, come Ignoffo che ho avuto con me quando ho allenato il Benevento".
- Di solito si affida al 4-3-3, un modulo piuttosto spregiudicato. Lo azzarderà anche al "S. Filippo"?
"Vediamo. Di solito decido in base ai nostri avversari. Siamo una squadra giovane, ci piace giocare a viso aperto e un avversario come il Messina per noi sarà stimolante".
PIANETA MESSINA
sono antonio da isola di capo rizzuto,faccio tanti auguri al mister soda, compagno di scuola alle superiori a crotone.ciao
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