Corona già sorvegliato numero uno dai difensori del Paternò nella gara di Coppa Italia vinta 2-0 (Ishy foto) |
"Quella volta abbiamo giocato una buona partita - dice il tecnico del Paternò - ma nel Messina mancavano alcuni giocatori importanti. Quindi domenica per noi sarà più difficile".
- Intanto siete lì, a ridosso delle grandi.
"Per noi è un ottimo inizio, considerato che siamo una società nuova e una squadra assemblata quest'anno. Sono contento. I due punti in più per la partita contro la Vibonese, che avevamo pareggiato, ora ci danno più visibilità".
- Come pensa di fermare il Messina?
"Ho il massimo rispetto per loro, ma noi prepariamo la gara su di noi, non sugli altri".
- E il Messina a cosa deve stare attento?
"Noi proviamo a giocare a calcio. Abbiamo vinto a Palazzolo, pareggiato a Cava dei Tirreni e perso in casa della Gelbison. Abbiamo il pregio di crederci sempre, poi ovviamente ci sono sempre gli avversari. Comunque, tornando alla partita di domenica prossima, credo che debba essere la mia squadra a dovere stare attenta al Messina".
- In questo campionato va di moda la parola umiltà. Quanto è importante?
"E' l'essenza del calcio, la giusta chiave di lettura in un campionato così equilibrato in alto".
- Però servono anche i calciatori bravi...
"Certo, ma a volte non bastano i nomi. Oltre a essere bravi, bisogna mettere tanto cuore. Uno come Corona, ad esempio, mi ha colpito per l'umiltà che ha messo in campo sia quest'anno che lo scorso campionato. Eppure è un giocatore importante".
PIANETA MESSINA
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