Il direttore organizzativo Alessandro Failla e il dg Paolo Giuliano (Ishy foto) |
, siracusano, 46 anni, uomo di sport, è un po' la sintesi della strategia del gruppo Lo Monaco.
"La prima cosa che mi ha detto Pietro Lo Monaco, a proposito del suo modo di fare calcio, è che conta soprattutto l'azienda. Mi ha insegnato che bisogna mettere la ragion di Stato davanti a tutto".
Fatta la premessa, Giuliano racconta subito il proprio impatto con la sua nuova "casa". E spiega una cosa: "Sono qui per lavorare con umiltà, ci sono tante cose da fare per riportare il Messina in alto. Questa squadra, questa città non centrano nulla con la Serie D".
- Ma perchè Lo Monaco ha scelto proprio lei? Cosa le ha chiesto?
"Il nostro è un rapporto di stima reciproca che viene da lontano. Quando mi ha proposto di venire a Messina non ho chiesto nulla, non sapevo neanche quale carica aveva in mente di affidarmi. Ma qui siamo una grande famiglia, ognuno collabora ad ampio raggio. Oggi dobbiamo pensare a convogliare risorse, perchè nel calcio non s'inventa nulla".
"Premetto che i miei rapporti sono insignificanti rispetto a quelli che ha Pietro Lo Monaco nel mondo del calcio. Per quanto riguarda il signor Garrone, dico purtroppo che la Erg è un'azienda intenzionata a dismettere al Sud e già con il Siracusa si era defilata. Vediamo che succede, ma la nostra strada è più ampia. Quando parlo di risorse, dico che bisogna attingere anche nel territorio messinese. Le premesse ci sono, lavoreremo duro per un solo obiettivo. Portare il Messina dove merita, perchè questa è una grande piazza. Appena sono arrivato qui al S. Filippo ho già respirato un'aria nuova. C'è una bella atmosfera, qui si può lavorare con grande spirito di gruppo per puntare in alto".
- Fin dove? Qual è il vero obiettivo?
"E' inutile nasconderlo. Lo avete capito. Pietro Lo Monaco, dal primo giorno che ha iniziato questo percorso, ha in mente un solo obiettivo, la Serie A. Poi se ci sarà il derby, quello più sentito, ancora meglio. Per lui sarebbe una partita un po' speciale".
E chi a Catania ha già lavorato con il "patron" Lo Monaco è Alessandro Failla, che alle falde dell'Etna era il responsabile del settore giovanile. Ora Failla, uomo di fiducia di Pietro Lo Monaco, è il direttore organizzativo del Messina. "L'artefice - come ha voluto ricordare Vincenzo Lo Monaco - insieme a mio padre del miracolo Catania".
Alessandro Failla, direttore organizzativo del Messina (Ishy foto) |
- Sa che dopo la Serie A e un anno di B, a Messina c'è stato un "terremoto" societario, con un buco di oltre venti milioni di euro e il fallimento. E' plausibile una cosa del genere?
"Non posso giudicare la gestione societaria del Messina ai tempi della Serie A. Faccio miei due proverbi cinesi e vi dico solo che è meglio andare avanti per ritornare più forti di prima. Nel calcio i debiti possono accumularsi, ma con noi, con il nostro modo di fare calcio, una situazione simile non sarebbe accaduta".
PIANETA MESSINA
Se la erg mette lo sponsor sara il mio distributore numero 1
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