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sabato 29 settembre 2012

CHE BELLO E'.....

L'esultanza e la rabbia di Chiavaro dopo il gol del raddoppio di testa (Ishy foto)
Soffre, suda e alla fine fa felice i quasi cinquemila del "S. Filippo". Il Messina incamera tre punti di platino in un pomeriggio appiccicoso e alla fine brinda, cancellando la delusione dell'eliminazione in Coppa Italia. La rivincita è servita, dunque, per la gioia dei supporter peloritani che hanno affollato lo stadio, nonostante la diretta Rai, l'orario scomodo e la giornata feriale.
 A spaccare la partita ci pensa Parachì al 16' che s'infila come un folletto in area, su tocco di Maiorano, fulminando Taranto con un destro malefico. E qui inizia lo show del trequartista messinese che corre come un indemoniato verso la curva sud, togliendosi la maglietta  (alla faccia del cartellino giallo) per l'abbraccio degli ultrà della curva sud. 
Il vantaggio del Messina cambia la fisionomia del primo tempo, con i peloritani che appaiono più sciolti, dopo un avvio contratto e il Cdm che invece perde un po' di smalto. Gli ospiti, comunque, si affacciano in area peloritana quattro minuti dopo il gol subìto. Citro, fra i più pungenti del Cdm, cade in area, forse strattonato da Cucinotta, ma l'arbitro Caprano lascia correre. Replica del Messina, al 31', con una punizione velenosa di Quintoni che costringe il portiere taranto a rifugiarsi in corner. Due minuti dopo la risposta del Cdm, che crea scompiglio in area peloritana dopo un'incornata di Saraniti. E qui si spegne la reazione del Cdm nella prima frazione di gioco.
Messina che invece sfiora il raddoppio, al 40', con Croce che si fa vedere per la prima volta con un sinistro che si spegne alto da buona posizione.
Ripresa che offre nei primi cinque minuti due sussulti. Prima una traversa timbrata da Chiavaro, bravo a incornare su corner di Quintoni, poi il cartellino rosso sventolato a Cucinotta per un fallo a centrocampo su Tiscione. Il signor Capraro, forse accecato dal gran caldo, non usa mezze misure e decide di spedire sotto la doccia il difensore peloritano tra le proteste di compagni e dei quasi cinquemila tifosi accorsi al "S. Filippo".
Con un uomo in più e sotto di una rete, ci si aspetta la reazione rabbiosa del Cdm, ma è il Messina con grande esperienza a gestire il vantaggio, sfiorando addirittura il raddoppio con Corona (il migliore in campo) che scalda i guantoni a Taranto. Raddoppio che arriva al 65', con Chiavaro che stavolta fa centro di testa, dopo uno spiovente su calcio piazzato di Quintoni. Due a zero. Partita chiusa? 
Il gol di Parachì. Messina in vantaggio (Ishy foto)
Niente affatto, perchè il Cdm non si arrende e accorcia tre minuti dopo con Saraniti. Un gol che rianima gli ospiti, che al 71' va vicinissimo al pareggio, ma è da applausi il salvataggio del portiere Lagomarsini, alla disperata, su Assenzio.
Finale palpitante, con l'espulsione di Cammaroto per fallo su Corona e Cdm che non riesce più a pungere, anzi è il Messina che staziona nella trequarti avversaria, grazie all'immenso Corona che da solo ha fatto reparto facendo respirare la squadra.
PIANETA MESSINA

La gioia incontenibile al fischio finale dell'arbitro. Città di Messina battuto (Ishy foto)
















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