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domenica 16 settembre 2012

ALL'ULTIMO RESPIRO

All'ultimo respiro. Ancora lui, il portoghese che i gol li segna solo nei minuti di recupero. E il Messina acciuffa sui titoli di coda, come a Noto, tre punti pesantissimi che significano ancora primo posto in classifica, in condominio con il Savoia. Pedro Ferreira, ancora lui, entra nella ripresa al posto di Cocuzza e in piena zona Cesarini con un'inzuccata su cross di Corona fa impazzire di gioia il "Filippo".
Una partita che si era messa subito male per il Messina. Palla al centro e Agropoli subito in vantaggio con una disgraziata deviazione di Cucinotta che infila il proprio portiere su punizione velenosa di Sekkoum. Avvio con handicap, dunque, con i campani avanti di una rete dopo appena 60 secondi. Il Messina, comunque, non accusa il colpo. E lo dimostra dopo 9 minuti, con  un'incornata di Parachì, su cross di Quintoni, ma la sfera accarezza il palo. Ci prova ancora il Messina, un minuto dopo, stavolta con Cucinotta che vuole farsi perdonare l'autogol, ma il colpo di testa a due passi da Capozzi sorvola la traversa. Il Messina c'è, con l'Agropoli costretto a ripiegare sotto la spinta decisa dei peloritani che sfiorano il pari al 17' con lo sgusciante Parachì, ma la botta viene deviata in corner.
 Ancora Messina che va in rete con Cucinotta, ma l'azione era viziata da una posizione di fuorigioco dello stesso autore del gol. 
Lo Monaco alla... finestra. Con lui l'ex portiere Onorati e l'ad Carbone (Ishy foto)
Sembra un monologo  giallorosso, ma al 18' c'è un break degli ospiti che approfittano di una papera di Chiavaro. E' Mallardo che non ci pensa due volte, ma Lagomarsini c'è. E il giovane portiere peloritano si ripete un minuto dopo, con una deviazione plastica su fucilata di D'Attilio. Doppio pericolo scampato, dunque, in una sessantina di secondi. Tanto basta per scuotere il Messina che torna a guadagnare metri.
 L'Agropoli si affida a sporadiche ripartenze, con i peloritani che danno l'impressione di poter raddrizzare il risultato. E gli sforzi di Corona e soci vengono premiati al 32', con il pareggio di Chiavaro che ribadisce in rete una respinta sulla linea su conclusione di Maiorano. 
Esplode la festa degli oltre 4mila del "S. Filippo" e il Messina prova a ribaltare il risultato. E' Cocuzza, al 35', a incunearsi bene in area, ma il suo destro finisce tra le braccia di Capozzi.
Ripresa che promette bene, con una bordata di Cicatiello che mette i brividi alla difesa campana. 
Una incursione di Corona. Suo il traversone decisivo, in pieno recupero, per la testa di Ferreira (Ishy foto)
Ma è un fuoco di paglia, perchè è l'Agropoli a prendere le misure con il passare dei minuti. E a far male sono soprattutto le ripartenze dei biancazzurri. Prima Carotenuto, al 60', con un tiro cross mette i brividi alla difesa peloritana. Poi Mallardo, nel giro di un minuto (tra il 23' e 24') non capitalizza dalle parti di Lagomarsini. E il Messina? Prova a riprendere il bandolo della matassa, ma la manovra appare prevedibile, con troppi lanci lunghi e qualche errore di troppo. Ma i giallorossi ci provano e al 34' reclamano per un calcio di rigore che a occhio nudo è apparso evidente, per fallo di Parisi su Cucinotta. Ma il signor Provesi non si fa commuovere. Ma il Messina ci crede e con la forza della disperazione tenta fino all'ultimo secondo di acchiappare i tre punti. E la sua testardaggine viene premiata, ancora con il portoghese Ferreira che regala un'altra emozione forte. Di quelle che non si dimenticano.
PIANETA MESSINA






Parachì è stato la spina nel fianco della difesa campana (Ishy foto)

          LA SEQUENZA DEL GOL DECISIVO DI FERREIRA (ISHY FOTO)

Finisce in rete il tiro scoccato da Chiavaro per il  momentaneo pareggio del Messina (Ishy foto)

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