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domenica 30 settembre 2012

I VIDEO ESCLUSIVI











sabato 29 settembre 2012

CHE BELLO E'.....

L'esultanza e la rabbia di Chiavaro dopo il gol del raddoppio di testa (Ishy foto)
Soffre, suda e alla fine fa felice i quasi cinquemila del "S. Filippo". Il Messina incamera tre punti di platino in un pomeriggio appiccicoso e alla fine brinda, cancellando la delusione dell'eliminazione in Coppa Italia. La rivincita è servita, dunque, per la gioia dei supporter peloritani che hanno affollato lo stadio, nonostante la diretta Rai, l'orario scomodo e la giornata feriale.
 A spaccare la partita ci pensa Parachì al 16' che s'infila come un folletto in area, su tocco di Maiorano, fulminando Taranto con un destro malefico. E qui inizia lo show del trequartista messinese che corre come un indemoniato verso la curva sud, togliendosi la maglietta  (alla faccia del cartellino giallo) per l'abbraccio degli ultrà della curva sud. 
Il vantaggio del Messina cambia la fisionomia del primo tempo, con i peloritani che appaiono più sciolti, dopo un avvio contratto e il Cdm che invece perde un po' di smalto. Gli ospiti, comunque, si affacciano in area peloritana quattro minuti dopo il gol subìto. Citro, fra i più pungenti del Cdm, cade in area, forse strattonato da Cucinotta, ma l'arbitro Caprano lascia correre. Replica del Messina, al 31', con una punizione velenosa di Quintoni che costringe il portiere taranto a rifugiarsi in corner. Due minuti dopo la risposta del Cdm, che crea scompiglio in area peloritana dopo un'incornata di Saraniti. E qui si spegne la reazione del Cdm nella prima frazione di gioco.
Messina che invece sfiora il raddoppio, al 40', con Croce che si fa vedere per la prima volta con un sinistro che si spegne alto da buona posizione.
Ripresa che offre nei primi cinque minuti due sussulti. Prima una traversa timbrata da Chiavaro, bravo a incornare su corner di Quintoni, poi il cartellino rosso sventolato a Cucinotta per un fallo a centrocampo su Tiscione. Il signor Capraro, forse accecato dal gran caldo, non usa mezze misure e decide di spedire sotto la doccia il difensore peloritano tra le proteste di compagni e dei quasi cinquemila tifosi accorsi al "S. Filippo".
Con un uomo in più e sotto di una rete, ci si aspetta la reazione rabbiosa del Cdm, ma è il Messina con grande esperienza a gestire il vantaggio, sfiorando addirittura il raddoppio con Corona (il migliore in campo) che scalda i guantoni a Taranto. Raddoppio che arriva al 65', con Chiavaro che stavolta fa centro di testa, dopo uno spiovente su calcio piazzato di Quintoni. Due a zero. Partita chiusa? 
Il gol di Parachì. Messina in vantaggio (Ishy foto)
Niente affatto, perchè il Cdm non si arrende e accorcia tre minuti dopo con Saraniti. Un gol che rianima gli ospiti, che al 71' va vicinissimo al pareggio, ma è da applausi il salvataggio del portiere Lagomarsini, alla disperata, su Assenzio.
Finale palpitante, con l'espulsione di Cammaroto per fallo su Corona e Cdm che non riesce più a pungere, anzi è il Messina che staziona nella trequarti avversaria, grazie all'immenso Corona che da solo ha fatto reparto facendo respirare la squadra.
PIANETA MESSINA

La gioia incontenibile al fischio finale dell'arbitro. Città di Messina battuto (Ishy foto)
















venerdì 28 settembre 2012

"DOBBIAMO VINCERE"

Il tecnico Catalano nella conferenza stampa di oggi al "S. Filippo" (Ishy foto)
Suona la carica, chiede l'aiuto dei tifosi e sulla sconfitta in Coppa Italia si mette subito nei loro panni. "I tifosi li capisco - dice il tecnico Catalano - non piace a nessuno perdere, soprattutto se affrontiamo il Città di Messina. Ma noi non abbiamo sottovalutato quella partita, ci tenevamo quanto i nostri tifosi a passare il turno".
- Ma allora perchè un turnover così massiccio, contrariamente alle parole della vigilia?
"La nostra rosa è ampia, è giusto che tutti possano esprimersi in campo. Non sono pentito della scelta che ho fatto, la squadra si è mossa bene, non meritavamo di perdere. Su Giorgio Corona, poi, vorrei precisare che aveva bisogno di un turno di riposo. Tutto qui".
- Domani sarà un'altra musica?
"Abbiamo bisogno dei tre punti. Dobbiamo attaccarli, ma dovremo fare una partita intelligente, senza offrire troppo il fianco alle loro ripartenze. Il Cdm è un'ottima squadra che gioca bene al calcio, ma noi dobbiamo vincere".
- Leon è a Genova per sistemare la faccenda passaporto. Se arriva il tesseramento in extremis lo convocherà?
"Stiamo aspettando notizie dalla Figc. Se arriverà in tempo l'ok, Leon farà parte della lista dei convocati. Comunque, a parte l'impiego o meno di Leon, domani abbiamo bisogno del nostro pubblico. Per noi è fondamentale".
Una delle due nuove panchine interrate del "S. Filippo" (Ishy foto)
L'honduregno, quindi, a un passo dal tesseramento. In caso di ok sul filo di lana, Leon (che oggi non si è allenato) potrebbe partire dalla panchina, quella nuova di zecca che domani sarà tenuta a battesimo in occasione della diretta Raisport.
Chi, invece, suderà sicuramente dal primo minuto è Maiorano. E come Re Giorgio tre giorni fa, anche il biondo centrocampista toglie in partenza, alla sfida di domani, l'etichetta derby.
Il centrocampista Maiorano crede in un riscatto immediato (Ishy foto)
 "Non è questo il derby per il Messina. I derby sono altri, con Catania, Palermo, Reggina. E' comunque una partita che i nostri tifosi sentono, dobbiamo essere concentrati e vincere questa gara. Loro sono una buona squadra".
- Quanto puoi dare di più in campo? Sei soddisfatto del tuo apporto?
"Io do sempre il massimo, è ovvio che si può migliorare. Sono solo quattro settimane che gioco insieme ai miei nuovi compagni, con il tempo l'intesa crescerà. E' normale".
- Vi sentite sempre la favorita del campionato?
"Sappiamo di essere una squadra forte rispetto a tante altre. Ma c'è il Cosenza da tenere d'occhio. E' più avanti di noi, sanno quello che vogliono. Sarà una rivale con cui dover competere".
PIANETA MESSINA


INGHIPPO PASSAPORTO LEON "VOLA" A GENOVA


L'honduregno Leon ormai vicinissimo al tesseramento (Ishy  foto)
Ci siamo, o quasi. Il nostro "gioiellone" è vicinissimo al sospirato tesseramento con il Messina. Anzi, il matrimonio ufficiale con la società peloritana si sarebbe potuto celebrare già due giorni fa. Ma c'è stato un altro inghippo, speriamo l'ultimo, di questa telenovela che finalmente sta finendo. Il fascicolo relativo a Leon è stato visionato dall'ufficio tesseramenti della Figc, ma un intoppo ha rimandato di qualche giorno l'ok. Il motivo? L'incartamento prodotto dalla società giallorossa sembrava completo, appunto sembrava. Ma c'è un "ma". Così l'ufficio tesseramenti, diretto dalla famigerata signora Belella, fa sapere che manca ancora qualcosa. Il passaporto del calciatore, infatti, non risulta ancora aggiornato dopo che Leon, cittadino extracomunitario, aveva ottenuto il rinnovo del permesso di soggiorno in Italia. Eppure, la stessa Figc non aveva spiegato, a quanto pare, che questo "ritocco" del passaporto era necessario per ottenere il tesseramento. Mistero. Sta di fatto che il nostro "gioiellone", suo malgrado, oggi è partito alla volta di Genova per sistemare personalmente la faccenda. Questione di qualche ora, nel tentativo di risolvere tutto in giornata, magari con un fax da inviare in tempo alla Figc che a sua volta, in extremis, potrebbe ratificare il tesseramento di Leon. Da Genova a Firenze, tutto in un fax, tutto in un giorno. Difficile, ma non impossibile. Percentuali che Leon possa calzare gli scarpini domani? Non molte, ma è già qualcosa. Male che vada, stavolta è sicuro, l'honduregno esordirà il 7 ottobre in Calabria, nella "tana" del Comprensorio Montalto.

Capitolo Lo Monaco. Il patron del Messina ha indossato un bel frak rosanero. Non solo dg con pieni poteri, ma anche azionista del Palermo. Tanto basta per capire che Pietro Lo Monaco sarà meno presente, in carne e ossa, dalle nostre parti. E questo è il bicchiere mezzo vuoto. Quello mezzo pieno? In società, assicurano, non cambia nulla. Ambizioni, progetto, la scalata verso traguardi importanti: tutto resta come prima.
Il direttore organizzativo Failla, uomo di fiducia di Pietro Lo Monaco (Ishy foto)
Come assicura il direttore organizzativo, Alessandro Failla, uno degli uomini di fiducia di Pietro Lo Monaco. "Nessuno si muove da Messina, io sono qui, lavoro per questa società insieme a uno staff che ha il solo obiettivo di far tornare il Messina dove merita. I nostri tifosi stiano tranquilli, non cambia nulla. La famiglia Lo Monaco ha un progetto importante, nel calcio, da portare avanti in questa città. Ma ora pensiamo solo alla prossima partita. Dobbiamo subito cancellare la delusione in Coppa Italia. Sono fiducioso, ce la faremo e sono sicuro che i nostri tifosi ci daranno ancora una volta una mano".
PIANETA MESSINA   

giovedì 27 settembre 2012

UN LEON... IN GABBIA

L'honduregno Leon ieri al "Celeste" con la figlioletta e la moglie (Ishy foto)
Quando giocherà Leon? Chiedere all'uffico tesseramenti della Figc, please. Per l'esattezza alla signora Bellelli, che di scartoffie ne avrà una montagna da spulciare, visti i tempi biblici per mettere un timbro, un maledettissimo timbro. E chissà che stavolta, magari sul filo di lana, al nostro "gioiellone" vengano tolte le catene per sfogare sul campo la voglia repressa di giocare finalmente la prima partita con il Messina. Ieri pomeriggio era lì, in tribuna coperta al "Celeste", con la figlioletta in braccio e la sua dolce metà al suo fianco, a ingoiare il boccone amaro della sconfitta in Coppa del Messina. "Vorrei tanto stare in campo e dare una mano ai miei compagni - dice con un mezzo sorriso l'honduregno - ma sto aspettando che diano l'ok. Lo sapete, le carte sono tutte a posto. Ora voglio solo giocare, perchè allenarmi senza poter entrare in campo mi sta scocciando. Speriamo che tutto si risolva al più presto. Non vedo l'ora di giocare e vincere con il Messina". 
- Magari sabato prossimo contro il Cdm
"Sarebbe bello, vediamo che notizie arrivano prima di sabato. Per ora ne so quanto voi. Aspettiamo e speriamo bene".
PIANETA MESSINA

mercoledì 26 settembre 2012

OVERDOSE FATALE

Corona in tribuna, una scelta che molti tifosi non si aspettavano (Ishy foto)
Chissà se è pentito, il tecnico Catalano, delle scelte fatte prima di scendere in campo. Perchè alla fine il turnover massiccio, quasi una overdose, l'ha fatto proprio il Messina, con Re Giorgio, Bucolo, Maiorano, Chiavaro, Lagomarsini e altri in tribuna, Croce, Quintoni e Parachì in panchina. In pratica solo tre titolari in campo. Eppure, le intenzioni della vigilia sembravano altre. Alla fine ha vinto il Cdm, che lì davanti ha schierato il titolarissimo Saraniti (in panchina l'altro attaccante titolare Citro), con capitan Assenzio a dettare i tempi e l'ex Giardina che poi ha deciso la partita. 
Il gol di Giardina che ha deciso il match (Ishy foto)
Peccato, perchè se è vero che questa coppetta era più un fastidio (a parole), vai adesso a raccontarlo ai tifosi del Messina che si aspettavano altro da questo primo assaggio tra peloritani e Cdm. 
Alla fine, comunque, ci sono stati gli applausi, perchè la fede resta, ma qualcosa in più sinceramente se l'aspettavano tutti. E la faccia di Giorgio Corona, finito in tribuna, dice tutto. Un leone in gabbia, proprio lui che alla vigilia era stato presentato ai cronisti per parlare di questa prima sfida. 
Catalano e il ds Ferrigno nei minuti finali della gara (Ishy foto)
La partita? Bruttina, a tratti sonnolenta, con il Città di Messina più intraprendente e vicino al gol (Buda e Saraniti) in tre occasioni nei primi venti minuti. Poi è il Messina che butta alle ortiche l'occasione d'oro, con il penalty sprecato da Cocuzza, primo segnale di un pomeriggio storto. Ripresa un pizzico più frizzante, ma per merito del Cdm che con Viscuso e Assenzio fa venire i brividi alla difesa peloritana. Il Messina si scuote, finalmente, prima con una punizione di Quintoni, poi con il bel gol di testa di Cucinotta, ma la rete viene annullata per una presunta posizione di fuorigioco di Ferreira. E qui cambia la partita, perchè il Cdm sblocca con l'ex Giardina che con un destro telecomandato su punizione fa il fenomeno, spedendo la sfera lì dove Cuda non può arrivare.
PIANETA MESSINA
Acrobatica rovesciata di  Totò Cocuzza nel secondo tempo (Ishy foto)
Il calcio di rigore fallito da Cocuzza che spiazza Di Dio ma spedisce a lato (Ishy foto)
Ferreira e Ignoffo nell'affollata area del Città di Messina (Ishy foto)


Il gol di testa di Cucinotta, realizzato nella ripresa, annullato per fuorigioco (Ishy foto)




COPPA AMARA, VINCE IL CDM CON L'EX GIARDINA

Il gol di Giardina su punizione che ha deciso la sfida di Coppa Italia (Ishy foto)

Il rigore sbagliato da Cocuzza nel primo tempo. Portiere spiazzato ma palla fuori (Ishy foto)

















martedì 25 settembre 2012

CURVA "RISTRETTA"

L'ok è arrivato, ma con una limitazione di posti in curva. Infatti, nel settore destinato ai tifosi dei club del Messina potranno accedere al massimo mille persone. Altri mille biglietti disponibili, invece, per la Tribuna coperta. Infatti, la commissione di vigilanza ha lasciato intatto il numero totale di spettatori per il quale il "Celeste" risulta attualmente agibile, dividendolo in parti uguali tra i due settori. Una soluzione che francamente lascia interdetti, visto che se il settore di curva risulta agibile, appare strano che lo sia solo per mille posti.
Comunque, domani ci sarà l'antipasto, sabato il piatto succulento. E allora vai, con il primo assaggio, per fare le prove generali di una sfida che, piaccia o no, ha i connotati di una stracittadina. E a dare un tocco più romantico a questa gara di Coppa Italia sarà il "Celeste", dove i tifosi del Messina coloreranno la curva sud, come accaduto la scorsa stagione contro l'Adrano.
Un mercoledì speciale, dunque, ma senza scoprire troppo le carte, in vista della sfida più attesa, quella di campionato, che andrà in scena sabato al "S. Filippo". Domani primo assaggio. Per raccontare gli umori di questa vigilia, abbiamo contattato il ds del Città di Messina, Ciccio La Rosa e il dg del Messina, Paolo Giuliano.
"Per me sarà una partita come un'altra - dice a sorpresa La Rosa - la Coppa Italia è anche un peso, non ci dà niente. Sabato, invece, la partita mi interessa un po' di più". 
- Quindi sarà turnover?
"E' una partita che ci servirà come allenamento. Credo che giocherà chi non ha disputato la partita contro il Licata."
Ciccio La Rosa, ds del Città di Messina (Ishy foto)
- Voi siete gasati dopo il festival di reti di domenica. Messina, invece, un po' rabbuiato. Può incidere nella "testa" delle due squadre?
"Credo di no. Ogni partita fa storia a sè. Che il Messina perda a Ribera può capitare. Ciò non vuol dire, però, che adesso il Messina debba risentirne, anche se non sono galvanizzati dopo una sconfitta. Ma neanche io, anche se abbiamo vinto contro il Licata, sono tanto contento. Preferisco vincere segnando di meno, ma subendo anche meno gol. Anche se sono cresciuto con Zeman, non la vedo come l'allenatore boemo. Per me è meglio vincere senza subire reti".
- In queste due gare, nello spazio di quattro giorni, cosa deve temere il Messina?
"Noi amiamo giocare la palla, in ogni momento, visto che abbiamo dei calciatori adatti a questo tipo di manovra. Siamo una squadra a tratti imprevedibile, anche se ancora con qualche difetto".
- Invece cosa ti preoccupa di più del Messina?
"Non conosco bene la squadra, oltre ovviamente a Corona e Cocuzza, anche se so quali sono le doti di altri calciatori, come Maiorano che volevo lo scorso anno. Non so come gioca il Messina, ma mi aspetto una squadra decisa a voler fare risultato. Comunque due giocatori come Corona e Leon fanno la differenza in campo. Anche noi, però, con Tiscione, Saraniti e Citro possiamo far male".
Fin qui la Rosa, che a parole snobba quest'appuntamento di Coppa Italia. Il dg del Messina, Paolo Giuliano, non si fida. "Nel calcio nessuno ci sta a perdere. Quando si scende in campo si va sempre per vincere, anche se si tratta della Coppa Italia. Quindi mi aspetto un avversario che vorrà giocarsela fino all'ultimo minuto. Non credo che il Città di Messina snobberà questa partita".
- Quanto ha fatto male il tonfo di Ribera?
"Nessuno si aspettava una sconfitta così pesante, anche se il risultato è stato bugiardo. Comunque fa male anche se perdi 1-0. A volte queste batoste possono far bene. Certo che in quel campo in terra battuta molte squadre avranno difficoltà".
Il direttore generale del Messina,  Paolo Giuliano (Ishy foto)
- Se dovesse scegliere tra il passaggio del turno in Coppa e la vittoria sabato in campionato?
"Firmerei solo per due vittorie, sia in Coppa che in campionato. Dobbiamo subito riscattarci dopo la brutta domenica di Ribera".
- Domani sarà al "Celeste"?
"Sì, voglio esserci anche perchè non conosco questo stadio, visto che quando il Messina era in Serie A sono andato solo al "S. Filippo". 
Il dg del Messina poi svela che, nei giorni scorsi, ha avuto un importante incontro per illustrare un progetto che coinvolga le forze imprenditoriali messinesi. "Sì, ho incontrato i responsabili di Confindustria ai quali ho esposto quali sono le nostre idee che vogliamo sviluppare attraverso la squadra di calcio. E' un progetto importante che dovrà coinvolgere le forze imprenditoriali della città e anche della provincia".
PIANETA MESSINA

domenica 23 settembre 2012

TRAPPOLA FATALE

I tifosi del Messina presenti oggi al "Nino Novara" di Ribera (Foto Avanzato)
Il Messina finisce in trappola e torna a casa con una sconfitta pesante che non t'aspetti. Alla fine Davide batte Golia e il Ribera fa festa. Un 3-0 che stona, visto che i padroni di casa hanno colpito quando il Messina dava l'impressione di poter dare alla gara un indirizzo diverso, almeno fino al raddoppio del Ribera. Nessuna scusa, comunque, per un Messina che mastica amaro.
Nel catino del "Nino Novara", i giallorossi riescono a tenere il pallino del gioco, ma devono guardarsi le spalle, perchè il Ribera sa pungere soprattutto nelle ripartenze. E in una di queste gli agrigentini mettono in imbarazzo la difesa giallorossa, con il nigeriano Omolade che cade in area, forse dopo un contatto con il portiere Lagomarsini. Per l'arbitro è tutto regolare, ma i padroni di casa si sbracciano chiedendo il penalty. Per il resto è solo Messina, che schiera dal primo minuto Croce al posto di Cocuzza. Al minuto 8, giallorossi pericolosi con Parachì, ma la sua botta viene deviata in corner. Ancora Messina al 17', stavolta con Croce che spedisce sull'esterno delle rete dopo un delizioso assist di Corona. Due minuti dopo è sempre Croce a tentare la botta vincente, ma l'attaccante peloritano svirgola il pallone da buona posizione. Il Ribera fa ciò che può, puntando soprattutto sull'agonismo e sfruttando il fondo in terra battuta che conosce bene.
Primo tempo che comunque vede il Messina proteso anche nel finale, con l'ultima occasione prima del riposo, ma il tiro di Corona viene deviato in corner.
Il campo in terra battuta nel quale il Ribera si è trovato a proprio agio (Foto Avanzato)
Ad inizio ripresa, dopo dieci minuti, la doccia gelata del vantaggio inaspettato del Ribera. Un rimbalzo beffardo della palla sul terreno infame tradisce la difesa giallorossa. Sbuca come un falco Licata che insacca alle spalle dell'incolpevole Lagomarsini.
Esplode la festa dei tifosi agrigentini che si stropicciano gli occhi. Il Ribera, a sorpresa, è avanti di un gol. E il Messina? La reazione, rabbiosa, arriva subito. Prima Corona, al 64', con un bel sinistro, impegna Infantino. Catalano getta nella mischia Cocuzza e Ferreira. Messina in gol, al 65', ma l'inzuccata vincente di Croce (su cross di Ferreira) viene annullata per fuorigioco dello stesso attaccante peloritano. Il Messina insiste e sfiora il pareggio, ancora una volta, con Croce. Ma il colpo di testa a botta sicura viene respinto con affanno dalla difesa agrigentina.
Il nigeriano Omolade festeggiato dopo il raddoppio del Ribera (Foto Avanzato)
E nel momento migliore del Messina, che spinge per agguantare un pari che avrebbe meritato, ecco il raddoppio del Ribera. E qui c'è una gentile concessione della difesa peloritana, con Cucinotta che scivola spianando la strada al nigeriano Omolade che fa secco Lagomarsini. Al 90', poi, il terzo gol del Ribera con Erbini, che trasforma la sconfitta dei giallorossi in un autentico tonfo.
PIANETA MESSINA