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martedì 29 maggio 2012

IL SILENZIO CHE PARLA

Il tempo delle chiacchiere è finito. Ora parlano le cifre, i famigerati libri contabili. Per capire se ci sono margini di una trattativa che regali all'Acr Messina un nuovo padrone. Il primo contatto di ieri è già un punto fermo. Il gruppo Lo Monaco, tentato dalla voglia di fare calcio in riva allo Stretto, ha rotto gli indugi. Poche chiacchiere e occhi puntati sui numeri. Quanto costerebbe mettere le mani sul Messina? Le cifre ufficiali non trapelano, soprattutto quelle relative ai debiti ufficiali che vanno abbattuti per risanare una società sconquassata dalle gestioni ballerine degli ultimi tre anni e salvata dalla sparizione, la scorsa estate, grazie alla coraggiosa crociata capitanata da Lello Manfredi.
Ma al termine del "faccia a faccia" di ieri tra i consulenti dell'Acr e quelli dei Lo Monaco, i papabili acquirenti ora hanno le idee più chiare su una eventuale acquisizione delle quote societarie. Non si tratterebbe, carte alla mano, di un salto nel buio, con trappole dietro l'angolo da scoraggiare il più avventuriero degli acquirenti. Tutto dipende, a quanto pare, dalle garanzie che gli attuali soci produrranno su un effettivo dimezzamento del monte debiti. E questo passaggio, decisivo, dipende solo dalla disponibilità dei creditori (quasi tutti messinesi) che dovranno fare un sforzo importante:  rinunciare a una parte dei soldi con una transazione che comunque garantirà d'intascare presto una buona fetta del loro credito.
Lello Manfredi (Ishy foto)
Un passo indietro che sarebbe decisivo per non mandare in fumo questa o altre trattative, evitando il rischio che l'Acr scompaia per sempre e con essa anche la possibilità che venga saldata una buona fetta di debiti. E la storia insegna che tirare troppo la corda non porta da nessuna parte. 
Facendo due conticini, se ci saranno le auspicate transazioni con i creditori, il monte debiti si aggirerebbe sui 400mila euro. Una cifra abbordabile per il gruppo acquirente (Lo Monaco o Bonina, oppure entrambi) che potrà così mettere nero su bianco, avviando un progetto che faccia uscire il Messina calcio dal limbo dell'anonimato.
Pietro Lo Monaco 
"Per ora non c'è nulla. Di cosa dobbiamo parlare?", sono le uniche parole di Pietro Lo Monaco contattato ieri sera. Oggi, è normale, non è il tempo delle parole. Parlano invece i numeri, quelle cifre che dovranno combaciare. Un'equazione da risolvere per regalare un nuovo Messina che faccia nuovamente innamorare i suoi tifosi.
PIANETA MESSINA

mercoledì 23 maggio 2012

A CARTE SCOPERTE

Il vice presidente Di Bartolo e il presidente Manfredi,  due dei principali fautori del salvataggio dell'Acr (Ishy foto)
A bordocampo, in un angolo. Quello del corner, allo stadio "S. Filippo". La location più naturale per parlare del futuro del Messina. Una ventina di minuti per chiarire definitivamente quali dovranno essere le condizioni che convinceranno Bonina a mettere finalmente nel suo carrello l'Acr Messina. Il presidente della Sigma Barcellona è piombato ieri pomeriggio allo stadio mentre in campo di disputava Cagliari-Palermo. Cellino e Zamparini, ovviamente, non centrano, ma si trattava di una gara del campionato nazionale universitario. Spalti praticamente  vuoti, a parte qualche addetto ai lavori (c'era anche Ciccio La Rosa). Ad attendere Bonina, ovviamente, Manfredi e il fido Di Bartolo. Dopo i convenevoli, il presidente dell'Acr e l'imprenditore barcellonese iniziano a discutere. E ovviamente si parla di cifre, di soldi, di quanti ne servono per "pulire" la società da ogni scoria per debiti accumulati dalle passate gestioni. Bonina è stato chiaro. Lui è disposto a coprire fino a 400mila euro. Oltre questa cifra non è intenzionato a esporsi. La "forbice" tra la reale situazione debitoria e la disponilità manifestata da Bonina, sulla carta, appare minima. L'Acr, infatti, avrebbe una passività di poco superiore ai 300mila euro. Condizionale d'obbligo, visto che il conteggio fatto dai soci include alcune transazioni (però da dimostrare con attestazioni) con i vecchi creditori. Quindi, a conti fatti, l'operazione Bonina sembra fattibile.
Immacolato Bonina con Niki Patti (Ishy foto)
 Il "faccia a faccia" si conclude con un arrivederci alla prossima settimana, quando il presidente Manfredi farà visionare il bilancio dell'Acr Messina relativo al 2011 e quello del 2012 (periodo gennaio-maggio).
Dopo l'incontro con Bonina, ieri sera nello studio di un notaio si è svolta una riunione tra alcuni soci (oltre a Manfredi e al vice presidente Di Bartolo, c'erano Antonio Morgante, Roberto Ruegg e Carlo Micalizzi) per fare il punto della situazione e creare le condizioni migliori affinchè la trattativa per la cessione del Messina a Bonina possa andare in porto. Si vocifera anche di una disponibilità, da parte dei soci, a un eventuale altro sforzo economico (100mila euro) per incoraggiare Bonina (che invece preferirebbe fidejussioni)  a chiudere l'operazione. "Noi amiamo il Messina - dice il vice presidente Di Bartolo - e tutto ciò che abbiamo fatto lo dimostra. Abbiamo fatto grossi sacrifici per salvare l'Acr. Ora speriamo che si possa giungere a una soluzione che possa rafforzare questa società. Se Bonina farà il grande passo saremo contenti. In ogni caso, noi non la faremo morire".
PIANETA MESSINA

lunedì 21 maggio 2012

FATELO PER LORO

I tifosi giallorossi nell'ultima trasferta al "S. Vito" di Cosenza  (Foto Furrer)
Prima di tutto loro. I tifosi. La gente di Messina che da cinque anni ingoia rospi a volontà. Due retrocessioni di fila, una rinuncia alla B, un fallimento, quattro anni nell'inferno dei dilettanti. Roba da fare stramazzare il più incallito dei tifosi. Eppure lo zoccolo duro è sempre lì, al suo posto, con la fede in tasca, accanto al Messina. Ora, però, il dado è tratto. Il tempo della gavetta e soprattutto delle chiacchiere è scaduto. Serve un progetto, chiaro, su basi solide e con persone affidabili per ripartire. Servono scarponi chiodati e buoni muscoli per iniziare la scalata. Una cordata di gente esperta, insomma, che racchiuda ambizione e solidità economica risvegliando l'entusiasmo in riva allo Stretto.
Oggi è il tempo delle grandi manovre e anche della grande confusione. Notizie più o meno fondate, voci che si rincorrono, ipotesi che nascono e muoiono nel giro di una notte. Partiamo da due dati di fatto. C'è un imprenditore, Immacolato Bonina, che da mesi ripete di voler investire per fare calcio con l'Acr Messina. Chiede, però, garanzie. Vuole toccare con mano se l'operazione conviene o meno. In soldoni, se i debiti da accollarsi sono una montagna o una collinetta. 
Immacolato Bonina (Ishy foto)
Lello Manfredi, presidente-traghettatore, è uscito allo scoperto facendo capire di avere le "carte" pronte per convincere Bonina a fare il grande passo. Ma l'imprenditore barcellonese cincischia ancora. Debiti che, a quanto pare, si aggirerebbero sui 300mila euro.
E mentre la telenovela Bonina scivola senza scossoni, ecco piombare a Messina Pietro Lo Monaco e figlio che portano in dotazione una società sana, il Milazzo, che con una buona operazione di plastica facciale potrebbe diventare il nuovo Messina catapultato in un campionato professionistico. Roba da far venire l'acquolina in bocca. E qui veniamo a una delle notizie confuse. E' vero che il gruppo Lo  Monaco ha già tentato un abboccamento con l'Acr Messina? 
Il presidente Manfredi festeggia con Coppola (Ishy foto)
Manfredi, contattato su questo punto,  smentisce con una postilla: "Non mi risulta, io non ho ricevuto nessuna richiesta di interessamento da parte del signor Lo Monaco. Per quanto mi riguarda, smentisco questa notizia".
- Allora com'è possibile che si dica il contrario?
"Non lo so. Può anche darsi che ci sia stato un contatto informale con qualcuno dei soci".
- L'ha verificato?
"E che faccio, i soci sono tanti. Li chiamo tutti?"
- Ma se avessero avuto un contatto, è plausibile che nessuno di loro le abbia detto nulla?
"Appunto. Per questo dico che la notizia è ufficialmente priva di fondamento. Comunque, se i Lo Monaco vogliono avviare un progetto attraverso l'Acr noi siamo disponibili al dialogo, ci mancherebbe".
Prendiamo atto della smentita, anche se con quel...  ufficialmente che lascia spazio a qualche dubbio. Ora, però, non è più una partita a due.
Pietro Lo Monaco
Le grandi manovre vedono in campo un personaggio di grande spessore, quel Pietro Lo Monaco fresco di divorzio dal Catania e che ora studia come muoversi per approdare in riva allo Stretto. Lo abbiamo contattato, per carpire a che punto è questo tentativo di fare calcio a Messina. Dalla sua Villafranca Tirrena, dove vive,  dice solo: "E' un'idea che sto portando avanti in una città che mi ha adottato. Sono arrivato qui quaranta anni fa, ho giocato nel Messina e pur essendo stato a Udine e Brescia ho sempre mantenuto la mia casa a Villafranca. Mi sento terrone al 100%". Il nostro colloquio è proseguito per una ventina di minuti. Non un'intervista (per ora non ne rilascia) e Lo Monaco ci perdonerà se abbiamo riportato un breve stralcio di questa chiacchierata. Ma è servito solo a far capire che Messina ce l'ha nel cuore. Ed è già tanto.
*BONINA: "CON LO MONACO? HO PRESO UN CAFFE' "
E ieri sera ha trovato conferma la notizia dell'incontro a sorpresa, a Villafranca Tirrena, fra Pietro Lo Monaco e Immacolato Bonina. L'imprenditore barcellonese, contattato per saperne di più, ammette di essersi visto con l'ex amministratore delegato del Catania. Un incontro che forse, in questa fase, doveva restare segreto. "Abbiamo preso un caffè - spiega Bonina - niente di più". 
- E poi? Scommettiamo che avete parlato di calcio....
"Certo, era inevitabile. E' un argomento che ci piace trattare".
- I tifosi si chiedono. C'è un progetto comune per rilanciare l'Acr Messina? 
"Vediamo. Se ci sono le condizioni faremo tutto il possibile, come ho già detto in questi giorni. Altrimenti si studieranno altre soluzioni che possano subito riportare Messina nel calcio che conta".
- Si parla di debiti che non superano i 300mila euro. Uno scoglio non insormontabile.
"Prendo atto di questa notizia. Vediamo, ne riparliamo nei prossimi giorni".
- Il possibile cambio di pelle, sfruttando il titolo del Milazzo, per catapultarsi tra i professionisti la stuzzica o cos'altro?
"Giocare già in serie C sarebbe una gran cosa per rilanciare tutto l'ambiente. Ma la fusione con l'Acr credo non sia tecnicamente possibile. Ora vediamo, l'importante è trovare una soluzione che serva esclusivamente a rilanciare il calcio a Messina".
PIANETA MESSINA



mercoledì 16 maggio 2012

INCUBO "S. VITO"

 Il colpo di testa di Marano che ha portato in vantaggio il Cosenza (Foto Furrer)
Un'altra batosta al "S. Vito", forse ingenerosa, ma il Messina esce con le ossa rotte dai play-off, con una secca sconfitta maturata soprattutto nel finale, quando il Cosenza ha chiuso la partita (84') con il raddoppio di Arcidiacono. Al 90' anche la terza rete firmata da Fiore. I silani avevano sbloccato il risultato al 37' con Marano, che di testa aveva insaccato su corner calibrato di Arcidiacono. Messina comunque gagliardo nel primo tempo, con alcune ripartenze di Corona e Cocuzza, con quest'ultimo che al 24' e 33' prova a sorprendere il portiere Franza.
E nel momento più favorevole al Messina - sostenuto da un centinaio di tifosi giallorossi giunti al "S. Vito" - invece i calabresi trovano il gol del  vantaggio. Cosenza che nel primo tempo, in pratica, era stato pericoloso solo al 24' con una rasoiata di Arcidiacono.
I tifosi del Messina presenti  stasera al "S. Vito" di Cosenza  (Foto Furrer)
Nella ripresa il Messina cerca di raddrizzare il risultato, ma si espone alle ripartenze dei silani. Al 58' Cecere para anche un rigore a Mosciaro, penalty concesso per un presunto fallo di Impagliazzo su Arcidiacono. La prodezza di Cecere ridà animo al Messina, che tenta di pungere con Grillo (tiro a lato) e Corona che scalda i guantoni al portiere cosentino. Poi il finale da incubo, con l'uno-due di Arcidiacono e Fiore nel giro di 6 minuti e play-off addio.
PIANETA MESSINA
Corona contrastato da un difensore del Cosenza stasera al  "S. Vito" (Foto Mannarino)
Foto Paolo Furrer
Foto  Paolo Furrer

ATTENTI AL LUPO

Cocuzza stasera torna in campo al "S.Vito" nel match play off contro il Cosenza (Ishy foto)
Rieccoci al "S. Vito", dopo la brutta scoppola di campionato che brucia ancora. Il Messina vuole rifarsi, cancellare quel triste pomeriggio, provando a vincere questa finale play off del girone I per proseguire il proprio cammino in questa coda stagionale. Di fronte, stasera, le due formazioni più forti del campionato (non si offenda l'Hinterreggio) appena andato in archivio. Un match dal sapore retrò, che evoca tante sfide in categorie più nobili, ma che mantiene il suo fascino. E stasera, a Cosenza, ci saranno anche i tifosi giallorossi, inspiegabilmente ghettizzati da una decisione cervellotica che vietò la trasferta in terra silana. Stasera, quindi, Coppola e compagni non saranno soli. Il Messina, ringalluzzito dopo il blitz di tre giorni fa a Battipaglia, vuole bissare l'impresa in trasferta. "Ci proveremo - promette capitan Coppola - domenica scorsa abbiamo fatto ricredere chi ci dava già per cotti e ora ce la giocheremo alla pari anche contro il Cosenza. Questi play off vogliamo disputarli alla grande, il Messina non muore mai, dentro e fuori dal campo".
Capitan Coppola suona la carica  (Ishy foto)
Una battutina sottile, forse rivolta a chi si sta affrettando, in questi giorni, a disegnare nuovi eventuali scenari del calcio in riva allo Stretto. E a proposito di ciò che dovrà succedere in chiave societaria, anticipiamo che domani o venerdì il presidente Manfredi s'incontrerà con l'imprenditore Bonina, a sua volta impegnato in questi giorni con i play off della Sigma Barcellona di basket. Sarà un "faccia a faccia" per capire, una volta per tutte, quali sono le reali intenzioni di Bonina. Si tufferà, finalmente, nell'avventura con l'Acr Messina, oppure percorrerà un'altra strada? Manfredi, prima di quest'incontro, già avverte Bonina: "Ritengo che resti il nostro interlocutore privilegiato, questo lo sa anche lui. Ma non siamo disposti ad aspettare a vita. L'Acr Messina, Bonina o non Bonina, proseguirà il suo cammino, vedremo in quale categoria. E pazienza se poi ci sarà qualcuno che si spaccerà per il Messina, per il vero Messina, senza avere nulla a che fare con la nostra società".
PIANETA MESSINA

domenica 13 maggio 2012

GIU' IL CAPPELLO

Corona in azione oggi a Battipaglia. E' stato l'incubo dei campani con una doppietta (Foto Di Franco)
Messina chapeau. Giù il cappello per l'impresa dei giallorossi che espugnano con tre reti (doppietta di Corona) il "Pastena" di Battipaglia, timbrando il passaporto per il turno successivo dei play off contro il Cosenza. Una bella vittoria, per certi versi inaspettata, considerata l'ultima prestazione in campionato, qualche assenza importante (Cocuzza su tutti) e un avversario di livello come la Battipagliese che poteva puntare su due risultati su tre. Invece il Messina cancella tutti questi "cattivi pensieri" e sfodera una partita perfetta, confezionando una vittoria meritata.
Nel primo tempo va in scena il solito Messina sprecone, che divora almeno due palle gol, facendosi infilare a tre minuti dal riposo dal cecchino Mallardo. Ad aprire il festival delle occasioni mancate era stato D'Angelo, che dopo appena 8 minuti non capitalizza una deviazione del portiere campano su tiro di Corona. A porta quasi spalancata, D'Angelo opta per un tiro cross che si spegne sul fondo.  La Battipagliese è un po' sorpresa dall'avvio sprint dei peloritani, che al 23' confezionano la seconda palla gol, stavolta con Grillo, che sfiora il palo da ottima posizione. Cinque minuti dopo, grosso brivido per la difesa campana, con un retropassaggio avventato di Troisi al proprio portiere. La sfera finisce invece sul palo. Messina, quindi, ancora una volta vicinissimo al vantaggio. C'è poi un break della Battipagliese, con Cecere che al 29' anticipa Femiano e due minuti dopo respinge con bravura su Panico.
 Nel finale di tempo il Messina spreca, ancora una volta, il gol del vantaggio. E' Grillo, involatosi solo soletto davanti al portiere, a divorare un gol quasi fatto, spedendo incredibilmente fuori.
Tentativo in attacco della Battipagliese. Impagliazzo e Cecere fanno buona guardia  (Foto Di  Franco)
 E la Battipagliese ringrazia, passando all'incasso, visto che al 42' si porta in vantaggio con lo sgusciante Mallardo. Finisce male, anzi malissimo, il primo tempo, con un Messina ingiustamente sotto di una rete.
Nella ripresa, invece, succede ciò che non ti aspetti. Nel giro di dieci minuti, infatti, il Messina resuscita e ribalta il risultato. E' Grillo, al 47', a farsi perdonare per il gol sprecato nel primo tempo, insaccando questa volta con una perfetta incornata su cross di Calcagno. Il 3-1, invece, porta la firma de Re Giorgio che al 55' di potenza incenerisce il portiere della Battipagliese.
La bella parata di Cecere su Famiano. Il portiere giallorosso tra i migliori in campo (Foto Di Franco)
 In mezzo all'uno-due dei peloritani, c'era stata una stupenda parata di Cecere, che aveva salvato su conclusione di Famiano. 
Il Messina, dunque, si fa perdonare la figuraccia di Bocale, con i tre squilli di Battipaglia e la qualificazione al turno successivo dei play off. Fra tre giorni (si giocherà alle 20,30) peloritani di scena al "S. Vito", contro il temibile Cosenza che oggi ha eliminato il Palazzolo. Anche lì bisognerà vincere, quindi Messina chiamato a una nuova impresa.
PIANETA MESSINA
I tifosi del Messina presenti oggi al  "Pastena" di Battipaglia (Foto Di  Franco)





                       
                                             IL RE NON E' NUDO



sabato 12 maggio 2012

A BATTIPAGLIA SI CAMBIA?

Capitan Coppola rientra nella sfida play off a Battipaglia. Proverà a dare la scossa alla squadra (Ishy foto)
Chi crede ancora che il Messina punti ferocemente ai play off alzi la mano. Vorremmo sbagliarci, ma gli indizi per una dignitosa eliminazione, già domani a Battipaglia, ci sono tutti: squadra stanca, soprattutto mentalmente, qualche assenza di troppo (su tutti lo squalificato Cocuzza), un avversario più motivato che sfrutterà il fattore campo e due risultati su tre. Tutti segnali che non lasciano spazio a tante illusioni.
 Allora serve un grande scatto d'orgoglio per cancellare tutti questi cattivi pensieri, buttando il cuore oltre l'ostacolo per compiere l'impresa. Se lo augura soprattutto il drappello di tifosi giallorossi che con tanto amore verso questa squadra si sobbarcherà un lungo viaggio per non lasciare soli i loro beniamini. Tifosi che attendono segnali societari (rinviato alla prossima settimana l'incontro Manfredi-Bonina previsto stamane) in vista della prossima stagione.
Dentro o fuori, dunque, in questo primo atto dei play off. Una coda del campionato inutile (chi vince intasca solo un premio di 30mila euro), a meno di clamorose sorprese con ripescaggi obbligati dai Dilettanti se non dovessero bastare le squadre per comporre i tre gironi della nuova Serie C. Domani, quindi, sarà solo questione di stimoli. Ne è convinto anche l'allenatore della Battipagliese, che abbiamo contattato telefonicamente.
Andrea Ciaramella, allenatore della Battipagliese
 "Per noi è una gara importante - spiega subito Andrea Ciaramella - in partite come queste, contro un avversario così forte come il Messina gli stimoli vengono da soli. Sento dire che il Messina abbia un po' mollato, ma io non ci credo. Non mi fido, troveremo un avversario tosto che tenterà di rovinarci la festa".
- Partita secca, il fattore campo farà la differenza?
"Siamo consapevoli che il nostro pubblico ci aiuterà molto, ma in campo vanno i giocatori e il valore del Messina non lo scopro io. E' una delle migliori se non la migliore squadra del girone. Se non avesse avuto quei punti di penalizzazione a metà campionato, le cose sarebbero andate diversamente".
- E la restituzione dei 4 punti quando i giochi erano fatti, ha un po' falsato la lotta al vertice?
"Come no. La decisione è giunta troppo in ritardo. Non si può aspettare la fine di un campionato per restituire dei punti".
PIANETA MESSINA



domenica 6 maggio 2012

CONGEDO CON FLOP


Un pari indigesto, contro i ragazzini dell'Interpiana, già retrocessi da tempo. Un avversario facile-facile, reduce da 17 sconfitte di fila, ma che il Messina è riuscito nell'impresa di non battere. Un flop, nell'ultima di campionato, che in pochi si aspettavano. Un pareggio a reti bianche del quale ci si deve anche un po' vergognare, come ha detto lo squalificato Coppola a fine gara. E il presidente del Messina, Lello Manfredi, ha chiesto scusa ai tifosi del Messina per la brutta figura rimediata contro la cenerentola del campionato. "Abbiamo rovinato quanto di bello avevamo fatto finora in questa stagione".
Primo tempo molle del Messina al cospetto di un avversario più che abbordabile. I giallorossi appaiono poco incisivi e solo sporadicamente mettono in crisi la difesa calabrese. Ci prova Corona all'11, con una conclusione deviata in angolo dal portiere dell'Interpiana. Ancora Corona, al 25', trova l'estremo difensore Contino pronto alla risposta. Palla in corner. Poi rischia il Messina, con un'uscita avventata di Pontello su un cross apparentemente innocuo, ma il vento stava per giocare un brutto scherzo al portiere peloritano. Messina che si sveglia nel finale di primo tempo, sempre con Re Giorgio, che al 39' costringe ancora una volta il portiere dell'Interpiana a respingere con i piedi la conclusione del centravanti peloritano.
Il presidente Manfredi molto deluso dalla gara di oggi (Ishy foto)
Dopo la strigliata negli spogliatoi, il Messina si rituffa in campo con un pizzico di convinzione in più ed è Cocuzza, al 56', a divorarsi un gol già fatto. Ed è lo stesso Cocuzza, un minuto dopo, a sfiorare il vantaggio di testa. Niente da fare. Il Messina non riesce a sbloccare e dagli spalti i tifosi del Messina invitano i calciatori, con alcuni cori, ad uscire gli attributi. La risposta giunge da Grillo, con un tiro che si perde sul fondo e sui titoli di coda con D'Alterio. Troppo poco, mentre da Adrano giungono notizie non buone, con la goleada del Cosenza che mette in cassaforte il secondo posto. Ma la figuraccia del Messina costa anche il terzo posto in classifica. La Battipagliese, infatti,  incasserà tre punti visto che la Valle Grecanica oggi non si è presentata. Quindi primo turno dei play off, domenica prossima, in trasferta proprio contro la Battipagliese. Peggio di così...
PIANETA MESSINA


                               Foto Furrer




venerdì 4 maggio 2012

"PETAGINE CI HA AFFOSSATO"

L'avv. Mattia Grassani soddisfatto per l'esito del ricorso
Avvocato Grassani, complimenti per i 4 punti. Ma perchè non 6?
"Intanto non dimenticherei l'annullamento dei 15 mila euro di ammenda. Comunque, siamo andati oltre le più ottimistiche previsioni".
- Lei ha fatto un ottimo lavoro, ma qual è stata la logica di questa decisione?.
"Petagine ci ha affossato. E' stato l'unico calciatore dei cinque che non ha confermato quanto esposto dall'Acr Mesina, in sede di ricorso, contro la penalizzazione di 6 punti. Comunque aspettiamo le motivazioni prima di spiegare nei dettagli come e perchè la Corte di Giustizia ha deciso per i quattro punti".
Il presidente del Messina, che oggi pomeriggio ha avuto un lungo colloquio telefonico con l'avv. Grassani (strategie in corso per acchiappare ancora l'Hinterreggio?), parte da questi quattro punti restituiti per lanciare un nuovo messaggio alla piazza.
Lello Manfredi, presidente del Messina (Ishy foto)
"E' stata fatta parzialmente giustizia, anche se con notevole ritardo. Ora siamo in piena corsa per agguantare il secondo posto e affrontare i play off con grande convinzione di potercela fare. I ragazzi sono pronti. Per rispetto verso i nostri tifosi daremo il massimo anche in questa coda del campionato".
- Ma non c'è da mordersi le mani per quel pareggio casalingo con l'Adrano?
"Certo, c'è un grosso rammarico. Non avremmo avuto la certezza di vincere il campionato, è vero, ma quest'ultima domenica sarebbe stata ancora più pepata. Peccato. Ma prima vediamo cosa succederà ad Acri, poi lunedì decideremo cosa fare. Il Messina merita grande rispetto. Se sarà necessario, utilizzeremo tutti gli strumenti che l'ordinamento giuridico ci offre ancora per rimettere un po' di ordine in questo campionato".
Capitan Coppola crede molto nei play off (Ishy foto)
Infine capitan Coppola, che sulla restituzione dei quattro punti ha una tesi. "Secondo me, se avessimo battuto l'Adrano ce ne avrebbero ridati meno. Comunque ora facciamo questi play off. Noi siamo carichi, speriamo di arrivare secondi e poi si vedrà. A fine stagione tutto può ancora succedere".
PIANETA MESSINA

RESTITUITI 4 PUNTI

L'avv. Grassani la scorsa estate a Messina (Ishy foto)
Restituiti quattro punti. Questo l'esito del ricorso discusso oggi davanti alla Corte di Giustizia Federale. Dei 6 punti tolti cinque mesi fa, dunque, quattro sono stati restituiti al Messina che adesso con 55 punti scavalca Battipagliese e Palazzolo, insidiando a un solo punto il Cosenza, che resta secondo. 



Questo il comunicato ufficiale della Federcalcio di alcuni minuti fa.

Presidente: Maurizio Greco; componenti: Maurizio Borgo, Alfonso Celotto, Nicolò 
Schillaci, Paolo Tartaglia; rappresentante Aia: Carlo Bravi; segretario: Antonio Metitieri
 RICORSO DELL’A.C.R. MESSINA S.R.L. AVVERSO LA SANZIONE DELL’AMMENDA DI € 15.000,00 E LA PENALIZZAZIONE DI PUNTI 6 IN CLASSIFICA DA SCONTARSI NELLA CORRENTE STAGIONE SPORTIVA
"La C.G.F. in parziale accoglimento del ricorso,  come sopra proposto dall’Acr Messina, annulla la sanzione dell’ammenda e riduce la penalizzazione a due  punti in classifica da scontarsi nella corrente stagione sportiva. Conferma nel resto. Dispone restituirsi la tassa reclamo".
PIANETA MESSINA

giovedì 3 maggio 2012

MA ORA A CHE SERVE?

Il presidente del Messina Lello Manfredi  (Ishy foto)
Ci siamo, ma il sapore non è più lo stesso. Domani, infatti, a partire dalle 13,30, sarà finalmente discusso in Appello, il ricorso dell' Acr Messina per la restituzione totale o parziale dei 6 punti dopo la penalizzazione inflitta alla società giallorossa per la nota vicenda di alcuni tesserati. La Corte di Giustizia Federale dovrà pronunciarsi dopo l'ulteriore approfondimento svolto in questi mesi dalla Procura Federale, che ha verificato l'effettiva posizione dei 6 ex calciatori del Messina.
Pontello trafitto su punizione dall'adranita Catania, ex del Messina (Ishy foto)
In primo grado, infatti, la Commissione disciplinare della Federcalcio aveva contestato ai nuovi proprietari dell'Acr Messina alcune anomalie soprattutto legate alla tempistica delle spettanze saldate agli ex  tesserati. E' davvero un peccato, comunque, che l'eventuale restituzione anche parziale dei punti al Messina non permetta a Coppola e compagni di sperare in un aggancio al primo posto in classifica. E c'è ancora da mordersi le mani dopo l'ultimo pari casalingo con l'Adrano. Basta fare due conti per capire che l' Hinterreggio, domenica prossima impegnato nella tana dell'Acri, avrebbe potuto rischiare lo scettro del campionato.
PIANETA MESSINA

martedì 1 maggio 2012

RISPETTO PER I TIFOSI


Il vice presidente Di  Bartolo,  Coppola e il presidente Manfredi (Ishy foto)

E' un tifoso del Messina, conosce bene Bonina e il Milazzo lo ha portato tra i professionisti, vendendolo poi per un euro al gruppo Lo Monaco. Parlare di calcio con l'ex presidente della società mamertina, Pietro Cannistrà, messinese purosangue, è sempre un piacere. "Oh, come va. E' un pezzo che non ci sentiamo..." esordisce subito al telefono. Niente convenevoli, subito la prima domanda a bruciapelo
- Ma com'è questa storia della clausola quando ha "regalato" il Milazzo?
"Ci sono gli atti consultabili da chiunque. Non è un mistero, può dargli un'occhiata per sapere in cosa consiste questa clausola".
- Vabbè, facciamo prima se ce lo dice lei adesso.
"Niente di segreto. Quando ho ceduto il Milazzo alla cifra simbolica di un euro c'è stato l'impegno di non trasferire  la società in un'altra città".
- Altrimenti? E qui arriva la clausola...
"Altrimenti dovranno versare 250 mila euro. Tutto qui".
Pietro Cannistrà, ex patron del Milazzo
- Lei crede che questa clausola potrebbe spaventare il gruppo Lo Monaco che a Milazzo non vuole più restarci?
"Non credo. Ma è solo la mia impressione".
- Ma come andrà a finire, secondo lei, tutta questa storia dell'eventuale trasloco del titolo sportivo del Milazzo in riva allo Stretto?
"Se io avessi liquidità sufficiente per un progetto importante mi tufferei subito. Ma siccome io non sono Bonina o Lo Monaco, ciò che dico vale poco".
Il calore dei tifosi del Messina domenica scorsa al "S. Filippo"  (Ishy foto)
- Domenica ha sentito i cori contro il Milazzo?
"Sì, ma che centro io con questa domanda? Con il Milazzo non ho più a che fare".
- Si è capito, comunque, che lo zoccolo duro dei tifosi boccia in partenza qualsiasi scorciatoia che non passi attraverso l'Acr Messina
"Sì, in linea di principio posso essere d'accordo, salvo poi ricordarci che con la Peloro è stata la stessa cosa. Prima i tifosi non volevano, poi hanno deciso di tifare per quel nuovo Messina".
Di Bartolo, Manfredi, Currao e l'addetto stampa  Brancato
- Ma l'alternativa, in quel periodo buio, era il nulla. La vecchia Acr dei figli di Massimino era praticamente sparita, giocava in Prima Categoria. L'As era retrocessa. Oggi, invece, la nuova Acr esiste, anche se con qualche debito, ma esiste ed è stata seguita e amata dai tifosi. Quindi?
"Ribadisco. Nel calcio contano i risultati, i tifosi vanno rispettati per questo attaccamento alla squadra, ci mancherebbe. Ma anche loro sanno che, alla fine, bisogna scegliere la soluzione più intelligente. E conoscendo Bonina penso che lui farà la scelta migliore nell'interesse del calcio a Messina".
PIANETA MESSINA