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giovedì 22 marzo 2012
CONDANNATI A VINCERE
Volare, non più con la fantasia, adesso si può e si deve. E se il Messina ha messo le ali, senza bere neanche un sorso dell'arcinoto miscuglio in lattina, le rivali dovranno farsene una ragione. Non vorremmo essere nei panni, oggi, di chi ci precede in classifica. Già sentono il fiatone del Messina sul collo. Anzi, si augurano solo che il treno giallorosso si fermi prima o poi. E soprattutto che la Corte di giustizia sportiva, prima o poi, ridia indietro meno punti possibili alla squadra, "scippata" quattro mesi fa di due vittorie tonde tonde (6 punti) conquistate col sudore in campo. Già, perchè questo Messina, nato in quattro e quattrotto mentre le altre già muovevano i primi passi, adesso ha iniziato a ruggire e fa paura a tutti.
E ora questa storia della penalizzazione, anzi dei punti da restituire al Messina, diventa una faccenda molto seria, perchè è destinata a rivoltare come un calzino l'alta classifica, con i giallorossi che irromperebbero (anche in caso di restituzione parziale) alle calcagna della capolista Hinterreggio. Ma per sapere come andrà a finire, con questi chiari di luna, c'è la strana sensazione che si dovrà aspettare ancora un po', se è vero che fino a ieri sera, dalla segreteria romana della Corte di giustizia federale, ci è stato riferito che ancora nessun faldone della Procura Federale sul "caso" Messina è stato depositato.
E se è vero che occorreranno, poi, almeno due settimane (come ci è stato detto dal segretario Metitieri) per la tanto attesa udienza di appello, allora basta fare due conticini per capire che qui si rischia di aspettare fin dopo Pasqua per mettere fine a questa telenovela messa in scena dagli elefantiaci organi di giustizia della Federcalcio.
E allora al Messina non resta che continuare a vincere sul campo, perchè poi sarà più bello, come d'incanto, ritrovarsi soli al comando quando tutta questa manfrina della Procura Federale finirà.
PIANETA MESSINA
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