L'allenatore Bertoni crede nella rimonta del Messina (Ishy foto) |
- Chi vince il campionato?
Bertoni: "Non lo so. Dipende dalla penalizzazione."
Di Maria: "Speriamo noi. E' dura, ma speriamo di farcela".
- Qual è la prima rivale? Insomma, chi vi spaventa di più?
Bertoni: "La corsa la facciamo sulla prima, l'Hinterreggio. Poi c'è ovviamente il Cosenza".
Di Maria: "Il Messina, poi il Cosenza. Fino all'Adrano ci giochiamo tutti la promozione".
- Farebbe cambio con qualche giocatore di altre squadre. Qualcuno che le farebbe comodo?
Bertoni: "No, non farei cambio con nessuno. Sono orgoglioso dei miei calciatori".
Di Maria: "Sinceramente sono contento del gruppo che ho. Stiamo facendo un campionato straordinario. Siamo davanti, in classifica, a due colossi".
Di Maria, messinese, tecnico della capolista Hinterreggio |
Bertoni: "Non lo so, spero ovviamente di sì. A questa domanda è difficile rispondere, non sono un avvocato, nè un veggente".
Di Maria: "Dico solo una cosa. Non credo sia giusto ridarli, altrimenti è troppo facile. Che facciamo, chi sbaglia non paga? Anche se i colpevoli sono altri dirigenti, resta il titolo sportivo. Se ridanno al Messina anche una parte dei punti non c'è più lealtà".
- La più grande dote della sua squadra?
Bertoni: "Il carattere, la volontà, la forza di non mollare mai. Nei momenti di maggiore difficoltà i miei calciatori hanno dimostrato grandi valori umani. Mai saltato un allenamento, sono dei grandi professionisti".
Di Maria: "Il più grande pregio è la cultura del lavoro. I miei ragazzi hanno una grande voglia di fare qualcosa d'importante".
- Ha sbagliato qualcosa finora?
Bertoni: "Non lo so. Di getto dico che rifarei tutte le mie scelte. E' ovvio che in questi mesi di lavoro avrò commesso qualche errore. Ci sta".
Di Maria: "Non esiste l'allenatore perfetto. La prima cosa che mi viene in mente è l'aver protestato troppe volte con gli arbitri. Con le mie squalifiche, non potendo sedere in panchina in qualche gara, ho mancato di rispetto alla mia squadra".
- Cosa invidia all'Hinterreggio?
Bertoni: "Niente. Anzi, a pensarci bene, invidio i sette punti che hanno più di noi. Ma sapete per quale motivo non siamo in testa insieme a loro".
- Cosa invidia, invece, al Messina?
Di Maria: "Prima di tutto il pubblico. E' favoloso, sta dando un grosso contributo al Messina sia in casa che in trasferta. Poi ci sono giocatori importanti. Corona e Coppola sono i primi due che mi vengono in mente".
- Ci sono allenatori meno bravi di voi che lavorano in serie superiori?
Bertoni: "Non saprei, forse. Questo è il primo anno che alleno da... titolare. Mi sento già fortunato di lavorare in una grande piazza come Messina, dove ho lasciato un buon ricordo da calciatore".
Di Maria: "Non sta a me dirlo. Se sono lì, non sono io a dover giudicare".
- Senza la penalizzazione al Messina, come vi sentireste?
Di Maria: "Con la stessa tensione che abbiamo adesso. Comunque, anche se abbiamo sette punti di vantaggio, mancano ancora sei partite. E con i valori importanti che ha il Messina, non possiamo cullarci troppo".
Bertoni: "Ovviamente ci sentiremmo molto meglio. Chi sta avanti si sente sempre meglio. Se sei dietro, a dover inseguire, sai che non puoi sbagliare. Comunque noi ci sentiamo primi in classifica, i punti sudati in campo sono gli stessi dell'Hinterreggio. Oggi siamo più consapevoili dei nostri mezzi. Ce la giocheremo fino all'ultima giornata".
- E' stato finora un campionato mediocre?
Bertoni: "No, direi piuttosto equilibrato. Negli altri gironi, probabilmente, il maggior numero di punti raccolti dalla capolista dipende anche dal valore nettamente inferiore delle altre contendenti. Ad esempio, lo Sterilgarda ha sette-otto punti di vantaggio, credo, sulla seconda. Ma nel nostro girone avrebbe fatto la stessa cosa?
Di Maria: "Non è stato un campionato mediocre. Il fatto che non ci sia stata una squadra che ha fatto il vuoto, dimostra che c'è stato un certo equilibrio in una buona fetta delle partecipanti al nostro girone".
PIANETA MESSINA