|
Da sinistra il dirigente Giovanni Di Bartolo con il presidente del Messina Lello Manfredi (Ishy foto) |
Fra tre giorni arriva al S. Filippo l'Acri, vice capolista del campionato. E il Messina sa che batterla significherebbe tenere accesa la fiammella in vista di tante cose che potrebbero accadere nelle prossime settimane. Massima concentrazione, dunque. Ma è destino che, in ogni attimo di questa tribolata stagione (tra penalizzazioni, problemi di liquidità e cattiverie sul conto della società), quel poco di buono che la squadra è riuscita a fare passa quasi inosservato. Allora ci piace parlare soprattutto di calcio, lasciando in coda le questioni societarie che comunque finiscono con il distogliere l'attenzione dal vero campionato che si disputa in campo e che non ha emesso ancora nessun verdetto. E il Messina, sul campo, è quarto in classifica, a cinque punti dalla vetta. Nessuno strabismo, per carità, ma oggi ci piace ragionare così, perchè il reale valore di una squadra (che comunque poteva dare qualcosina in più) si misura dai punti che effettivamente ha racimolato in campo con il proprio sudore. E i numeri parlano chiaro. Messina che in casa è la squadra più prolifica del campionato (la difesa ora becca pochi gol) e che dall'avvento del nuovo tecnico Bertoni ha un ruolino di marcia da prima della classe. A fare la differenza, a parte la batosta dei sei punti di penalizzazione (oltre a quello già sul groppone a inizio campionato), è ovviamente l'atteggiamento più timido in trasferta, visto che la regola dei tre punti a vittoria fa la differenza. Perchè, se vogliamo, anche se il Messina non ha mai vinto, lontano da casa ha perso due sole volte. Ma il bottino di punti in trasferta resta esiguo, se consideriamo che basta vincere una volta e perdere due partite di fila per ottenere alla fine gli stessi punti fatti con tre pareggi.
Ma questo lo sanno anche i bambini e soprattutto i giocatori del Messina, che comunque domenica scorsa, dopo il punticino a Caltanissetta, si sono cosparsi la testa di cenere, ammettendo che l'atteggiamento in trasferta deve essere un altro se si vorrà rompere l'incantesimo.
E a proposito delle dichiarazioni fatte a fine gara, anche dal tecnico Bertoni, dopo l'ennesima occasione persa in trasferta, il presidente Manfredi fa una considerazione: "Mi fa piacere che i nostri tesserati abbiamo preso coscienza che si poteva dare di più, perchè oggi non siamo nelle condizioni di poterci accontentare di un pareggio in trasferta. Ma i ragazzi lo sanno, per noi ogni partita è diventata una finale. Abbiamo lanciato il guanto di sfida alle nostre avversarie. Noi, per i punti raccolti con il nostro sudore in campo, siamo quarti in classifica. Vinciamo il nostro campionato, quello fatto di reali valori espressi in campo e poi se ne parlerà. E' vero, conosciamo anche i nostri limiti, ma anche i pregi di questa squadra che meriterebbe più considerazione. Invece non capisco perchè una parte di Messina remi contro questa società. E' come avere gli sciacalli dentro casa. Noi, comunque, andiamo avanti perchè ci crediamo. Domenica avremo la vice capolista in casa che vogliamo battere, per dimostrare ancora una volta il valore di questa squadra composta da persone serie, attaccate alla maglia, che vogliono dimostrare fino alla fine di voler lottare per un traguardo ambizioso. Alla fine tireremo le somme".
Postilla finale sulle recenti vicende societarie. Com'è noto, l'Acr ha rispedito al mittente l'ennesima proposta avanzata dal gruppo Siracusano, al quale va comunque riconosciuto l'interesse a contribuire alla sorti societarie del Messina calcio. Non entriamo nel merito per non trasformare questa storia in un "duello" tra buoni e cattivi (secondo i punti di vista). Riportiamo la nota inviataci dal gruppo Siracusano, aggiungendo in coda anche la risposta ufficiale del gruppo Trinacria, una delle tre società che detengono le quote dell'Acr Messina.
Essendo trascorso infruttuosamente il termine del 10/01/2012, entro il quale il gruppo imprenditoriale che rappresento avrebbe dovuto ricevere risposta dai soci dell’Acr Messina, in riferimento alla proposta avanzata lo scorso 27 dicembre, finalizzata per il momento al sostegno economico della società calcistica, si precisa quanto segue.
Il gruppo imprenditoriale da me rappresentato ha avanzato una proposta di sostegno economico, quantificato in Euro 100.000,00, per la conclusione dell’attuale stagione, finalizzata in ogni modo a rilevare, al termine del campionato in corso, il 51% delle quote sociali dell’Acr Messina.
|
L'imprenditore Paolo Siracusano al S. Filippo (Ishy foto) |
Il nostro intendimento era quello di fornire, nell’immediato un supporto finanziario, ma allo stesso tempo di gettare le basi per il risanamento economico dell’Acr in vista della prossima stagione agonistica. Il tutto con il desiderio di proporre da subito, con il supporto di professionisti da noi indicati, un progetto economico-sportivo di lunga gittata, allo scopo di programmare il ritorno del Messina nelle categorie professionistiche.
Per fare questo, nella proposta di sostegno, sono state indicate delle clausole indispensabili. In primo luogo, abbiamo legittimamente chiesto la visione del budget in entrata e in uscita della stagione in corso, prevedendo la possibilità, ove possibile, di rivederlo al ribasso; di definire un piano finanziario per la copertura dell’eventuale disavanzo di budget su base mensile; di avviare un piano di risanamento della situazione debitoria pregressa dichiarata dalla società in euro 840.000,00 circa, con relative transazioni e dilazioni di pagamento; la nomina di un procuratore speciale di nostra fiducia per la gestione ordinaria della società; la procura irrevocabile a vendere le quote del 51% dell’Acr Messina al prezzo simbolico di euro 1.
Stupisce, inoltre, la debole argomentazione sul rifiuto alla nostra proposta, esposta oggi a mezzo stampa dal sig. Lello Manfredi, il quale ha giudicato inadeguata la nostra proposta. C’è da chiedersi sulla base di quale valutazione può essere giudicata inadeguata la volontà di un gruppo di voler supportare economicamente per la stagione in corso – con l’impegno
di rilevare la maggioranza a fine stagione – una società che, per stessa ammissione dei soci, non ha al momento sufficienti risorse economiche per garantirne la sussistenza. Adesso, non si comprende il senso delle dichiarazioni con le quali gli attuali soci dell’Acr Messina si sono sempre professati «traghettatori» di questa società, fino a quando non sarebbe arrivata un’offerta, mentre ora di fronte alla nostra offerta hanno risposto in maniera negativa. Siamo ovviamente dispiaciuti per la mancata accettazione della nostra manifestazione d’aiuto economico, perché, da tifosi del Messina, avremmo voluto dare un contributo fattivo al rilancio del calcio messinese, attraverso una sana e oculata gestione della società e una seria programmazione, umiliato da anni di gestioni dissennate e poco trasparenti. Infine, rivolgiamo un sentito augurio alla squadra affinché possa ottenere risultati sempre migliori in linea col blasone della piazza messinese; un ringraziamento vada inoltre a tifosi ed appassionati che ci hanno affiancato in questo tentativo di supportare la prima realtà calcistica cittadina.
Felice Genovese, Gianni Scuteri, Paolo Siracusano
Questa la risposta del gruppo Trinacria, rappresentata da Giovanni Di Bartolo
In riferimento alla proposta del V/s Gruppo imprenditoriale pervenuta a mezzo del socio Signor Antonino Micali, la società Trinacria srl nella persona dell'amministratore p.t. Rag. Giovanni Di Bartolo , manifesta la propria disponibilità a partecipare alla cessione delle quote sino alla concorrenza del 51% al gruppo imprenditoriale Siracusano, mediante la cessione del 17% di nostra disponibilità, giusta scrittura privata intercorsa tra la scrivente e la Società il Botteghino srl mentre la differenza sarà ceduta unitamente alla società Sostenitori in parti uguali. Unica condizione inderogabile che il gruppo Siracusano in caso di conferimento di procura a vendere, versi la somma di €uro 100.000,00 sul conto intestata alla società Acr Messina intrattenuto presso il Mps di Messina con obbligo di utilizzo per le spese necessarie a completare il campionato 2011 2012, con prevalenza di almeno il 90% finalizzata al pagamento del personale , staff tecnico e giocatori, mentre la suddetta condizione non dovrà essere adempiuta nel caso di stipula del contratto di trasferimento delle quote che dovrà avvenire entro il 14.01 2012.
L'eventuale mancata accettazione del Gruppo i Sostenitori oggi rappresentati dall'amm. p.t. dott. Nicola Patti renderà inefficace la presente. Infine la Trinacria Srl avendo stima degli imprenditori facente parte del gruppo Siracusano, resta a disposizione ad accettare l'eventuale individuale ingresso di imprenditori che possano darci una mano a portare avanti questa società, ricordando che il n/s gruppo è formato da semplici tifosi che si stanno dissanguando per l'amore di questa città in quanto tengono morbosamente alla propria squadra del cuore.
Certo di essere stato chiaro ed in attesa di v/s determinazioni porgo
Cordiali saluti
Giovanni Di Bartolo, amm. p.t Trinacria srl