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mercoledì 14 dicembre 2011

STRINGERE LA CINGHIA

Ciccio La Rosa sta ultimando le "consultazioni"
Le "consultazioni" in vista del rimpasto sono quasi finite. La società, con problemi di liquidità, chiede ai suoi prodi calciatori di stringere la cinghia. Un sacrificio che per Coppola e soci somiglia quello di milioni di italiani in questo terribile momento di crisi. Sulla testa del nostro Paese pesa il macigno del debito pubblico, su quella dell'Acr c'è il grosso mattone di un debito ereditato da gestioni bislacche di altri presidenti. Tant'è. In questo periodo di crisi per tutti, tocca anche ai nostri prodi calciatori darsi un pizzicotto e andare avanti con qualche centone in meno in tasca. E' la crisi, ma da bravi dipendenti di un'azienda che non decolla occorre fare sacrifici, come li faranno tutti gli italiani per l'azienda Italia.
Totò Cocuzza tra i confermati (Ishy foto)
Quindi, cari calciatori, dimostrate con i fatti che, per dirla alla Coppola, questa maglia la sentite sulla pelle. E se chi vi ha voluti a Messina, oggi vi chiede di rinunciare a qualche migliaio di euro, non sarà la fine del mondo. Il pane, male che vada, lo porterete a casa. E pensate a quei laureati a spasso, condannati a una vita da precari senza neanche divertirsi giocando a pallone. Diceva il compianto Di Bartolomei: "Mi ritengo un fortunato, faccio il mestiere che mi piace, dò un calcio a un pallone e mi pagano anche".
PIANETA MESSINA


IL PUNGIGLIONE

Non ce ne voglia Bertoni, stimata persona e tecnico di sicuro avvenire. Ma una cosa ci piacerebbe capire. Nella lista dei partenti, per scelta tecnica e non economica, figura Gianluca Catania. L'oggetto misterioso di "questo" Messina, ma calciatore apprezzato la scorsa stagione dai tifosi (che però non fanno gli allenatori) e dagli osservatori (tra questi, noi poveri giornalisti che non facciamo però gli allenatori). Ora, senza volere entrare nelle dinamiche di ogni scelta tecnica, il primo a non avere mai capito perchè con "questo" Messina Catania non ha trovato spazio (una domenica fu anche spedito in tribuna, vedere foto per credere), è proprio lo stesso calciatore.
Gianluca Catania (Ishy foto)
 "Non riesco a darmi una spiegazione, non credo sia una questione di modulo, perchè riesco ad adattarmi a qualsiasi esigenza. Posso fare il terzo di centrocampo, la seconda punta o altri ruoli. A chi mi chiede perchè non ho giocato tanto, non so dare una risposta". Catania, però, non è entrato nel cuore del tecnico peloritano. Eppure lui, pur avendo ricevuto il benservito, ancora non si rassegna a lasciare Messina: "Spero di rimanere e di poter dimostrare di essere utile al Messina se mi sarà data l'opportunità. Se c'è da fare un sacrificio economico sono anche disposto a farlo".  Ci fermiamo qui. L'autocensura non ci piace e tranquillizziamo i malpensanti. Catania non è amico nostro, ma un gran signore finora rimasto zitto.



Pochi spifferi dal quartier generale dell'Acr Messina su eventuali nuovi arrivi alla corte di Bertoni, ma è ovvio che la società è a caccia del sostituto di Ferraro, attaccante accasatosi all'Ancona, dopo l'esperienza fallimentare in riva allo Stretto.

L'attaccante Niscemi nel mirino del Messina
 Il nome che inizia a circolare in queste ore è quello di Gaetano Niscemi, punta guizzante e prolifica,  attualmente in forze alla Valle Grecanica. La Rosa, che lo conosce bene, sta tentando di convincerlo a cambiare casacca. 







BELLA PROVA DELLA RAPPRESENTATIVA SERIE D PUNITA SOLO DA UN EPISODIO
Convincente la prima uscita ufficiale dei ragazzi di Magrini che mettono alle corde il Cesena Primavera. Il gol di Stefanelli non macchia la prestazione della Rappresentativa 
Castiglione di Ravenna (Ra) – Intensità, pressing e un calcio propositivo, questi gli ingredienti che hanno animato la prima gara ufficiale della Rappresentativa che ha ceduto di misura davanti a un Cesena cinico sul terreno di gioco dello stadio di Castiglione di Ravenna (Ra). Al 20’ della ripresa il gol di Stefanelli ha regalato la vittoria ai romagnoli che per larghi tratti dell’incontro hanno sofferto l’intraprendenza e la verve dei giovani talenti della D. Diverse le occasioni sciupate dalla squadra di Magrini che avrebbe meritato di segnare almeno un gol. Ordinata e attenta in ogni reparto la Rappresentativa ha concesso poco pur giocando con un piglio spiccatamente offensivo, il Cesena ha cercato di arginare le folate arancioni colpendo nel momento migliore della selezione della D. Da sottolineare che questo è stato il primo impegno ufficiale per una squadra che deve ancora assimilare fino in fondo i dettami di Magrini. Una Rappresentativa che è una miscela formata da tre giocatori già nel giro della Nazionale Dilettanti Under 18, sei esordienti assoluti e gli altri alla seconda o terza convocazione.
Il portiere Rossi Pontello (Ishy foto)
Il ct romagnolo è soddisfatto della prestazione:” Al di la del risultato volevo vedere il carattere e lo spirito di sacrificio dei ragazzi, in tal senso ho avuto buone risposte nonostante fosse la prima uscita ufficiale. Ho visto una squadra ordinata, tanta applicazione e una buona dose di coraggio che non guasta mai. Per una Rappresentativa assemblata in pochi raduni è sempre difficile affrontare un club che gioca un campionato e si allena insieme per una stagione intera. Ai loro meccanismi oliati abbiamo opposto la grinta, lo spirito di gruppo e la capacità di adattamento alle varie situazioni di gioco. Nel complesso abbiamo dimostrato quella maturità fondamentale per affrontare un torneo impegnativo come quello del Viareggio”. Prodigo di complimenti anche il vice presidente Vicario della Lega Nazionale Dilettanti Alberto Mambelli: ” I ragazzi mi sono piaciuti sia sotto il profilo caratteriale sia per lo spirito di abnegazione. Credo che tutti i calciatori scesi in campo oggi abbiano capito cosa significhi vestire la maglia della Serie D perché la Rappresentativa non è un club ma è il simbolo di una categoria che cresce di anno in anno incarnando i valori positivi dello sport”. Dalle parole dei protagonisti è chiaro come la Lnd ricalchi la filosofia sacchiana dell’approccio al lavoro, l’obiettivo quindi non è vincere a tutti costi ma formare i giovani attraverso la didattica, il lavoro e le idee.

RAPPRESENTATIVA SERIE D – CESENA PRIMAVERA 0-1
Rappresentativa Serie D (4-3-3): Formazione 1^tempo: Rossi Pontello (’92-Messina); Saitta (’92-Forcoli), Impagliazzo ('92 Messina), Monaco (’92-Budoni), Tersini (’92-Sansepolcro); Trillini (’92-Civitanovese), Diagne (’92-Gallaratese), Vacca (’91-Turris); Guccione (’92-Cerea; Cap.), Eseola (’91-Hinterreggio), Cissè (’92-Atletico Arezzo). Formazione 2^ tempo: Ziembianski (’92-Francavilla Pz), Goldaniga (’93-Pizzighettone), Cassese (’92-Sant’Antonio Abate), Daneluzzi (’92-Città di Concordia), De Col (’93-Legnago), Diagne (’92-Gallaratese), Akilo (’92-Mezzolara), Gadda (’93-Ravenna), Mancuso (’92-Pizzighettone), Guccione (’92-Cerea), Pastorelli (’92-Pierantonio). All: Magrini
Cesena Primavera : Tonti (1’st Catalano) , Sottile (1’st Camiri), Popescu (1’st Djuric), Turci (1’st Vandi), Arrigoni L., Gilnics (1’st Arrigoni N.), Lolli (1’st Saporetti), Urso (1’st Filippi), Placci (1’st Bonicelli), Cica (1’st Di Carlo), Matei (1’st Stefanelli). All:Giordani
Arbitro: Luca Bianchini (Cesena); Assistenti: Mattia Fiorentini (Forlì), Valerio Bertuccioli (Rimini)
Marcatori: 20’st Stefanelli (C)
Note: terreno in buone condizioni
Recupero: 0 + 3’
LA GARA
Magrini schiera la Rappresentativa D con un compatto ed elastico 4-3-3, i terzini Saitta e Tersini pronti a proporsi sulle fasce in fase di possesso palla, Diagne frangiflutti davanti la difesa, Cissè e Guccione lesti a trovare gli spazi giusti per servire il panzer italo ucraino Eseola. Il Cesena mette in campo tutti i gioiellini compresi i promettenti talenti stranieri nelle posizioni strategiche del campo. La gara si accende subito, al 4’ Lolli si mangia un gol davanti alla porta mentre un minuto prima nessuno aveva raccolto un ottimo assist di Cissè.
Il difensore Impagliazzo (a destra)
I ritmi del primo quarto d’ora sono alti, non sembra proprio una partita amichevole. Il canovaccio della gara è semplice e inevitabile, il Cesena essendo una squadra rodata avanza con una manovra avvolgente tramite una fitta rete di passaggi, la Rappresentativa va a fiammate sfruttando le fasce e i cross per gli attaccanti. Il pressing asfissiante di entrambe le squadre non produce occasioni nitide da rete fino al 40’ quando Diagne ruba palla ed entra in area facendosi però ipnotizzare da Tonti che in uscita bassa neutralizza  il pericolo. Gli arancioni di Magrini prendono fiducia, al 43’ Guccione con una girata repentina in area impegna severamente Tonti. Finisce qui il primo tempo. La seconda frazione si apre con un’occasione sciupata da Mancuso da ottima posizione. Entrambi i mister cambiano quasi totalmente le rispettive squadre, inizia praticamente un’altra partita. Il Cesena risponde con una palla filtrante che attraversa pericolosamente tutta l’area arancione. Al 18’ una bella uscita alta di Zembianski sbroglia una situazione pericolosa. Al 20’ come un fulmine a ciel sereno arriva il vantaggio del Cesena con Stefanelli che a centro area indisturbato appoggia comodamente in rete. La Rappresentativa non ci sta e un minuto dopo Guccione si vede respingere un tiro violento da Catalano che devia di pugno. I ragazzi di Magrini spingono alla ricerca del pareggio, solo una scivolata disperata di un difensore cesenate toglie la gioia del gol a Mancuso. Tra il 30’ e il 32’ ci provano Guccione e Diagne da fuori area ma la palla sfiora il palo in entrambe le occasioni. Il Cesena arretra e la Rappresentativa ci prova fino in fondo, la gara si chiude con un diagonale di Gadda che fa la barba al palo. Non c’è più tempo, l’arbitro fischia la fine della partita, bella la prova dei ragazzi della D puniti solo da un episodio.


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