Uno scorcio dello stadio "G. Morra" di Vallo della Lucania vietato inspiegabilmente ai tifosi del Messina |
Il parere della Questura di Salerno giunge puntuale, il 30 settembre scorso e guarda caso si allinea alle "prescrizioni indicate nella nota medesima". In soldoni, partita negata ai tifosi del Messina, senza neanche spiegare perchè questa benedetta partita è ritenuta ad alto rischio (anzi rischio, rischio). A questo punto il vice prefetto vicario di Salerno, Cirillo, in data 3 ottobre 2011, dispone la chiusura del settore ospiti, domenica prossima allo stadio comunale "G. Morra" di Vallo della Lucania e il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti in Sicilia. Ma il provvedimento, per la cronaca, viene notificato dai carabinieri due giorni dopo (mercoledì 5 ottobre) al presidente del Serre Alburni, Maurizio Puglisi, il primo a restare di stucco di fronte a questa decisione incomprensibile.
"Non capisco quale poteva essere il rischio sugli spalti. I nostri tifosi sono molto ospitali, qui non c'è mai stato nessun problema. Mi dispiace tanto non poter ospitare i sostenitori del Messina, sarebbe stata una festa di sport sugli spalti".
Pur tentando di decodificare la cervellotica e forse pretestuosa decisione di negare questa trasferta ai tifosi del Messina, non riusciamo a trovare una spiegazione logica. Infatti, non esiste neanche uno dei tre elementi che avrebbero giustificato il provvedimento. 1) Nessun precedente tra le due squadre (la prima volta assoluta che si affrontano); 2) Nessun incidente sugli spalti, finora, allo stadio "Morra" di Vallo della Lucania (nessuna restrizione nelle due precedenti gare casalinge del Serre Alburni); 3) Comportamento corretto dei tifosi peloritani nelle due precedenti trasferte di Acri e Noto (qui solo una contestazione pacifica a fine gara verso i propri beniamini). Ma la chicca finale è nelle ultime tre righe della seconda pagina del provvedimento (che pubblichiamo insieme alla prima pagina). Recita così: "Il presente provvedimento è impugnabile mediante ricorso gerarchico al Ministro dell'Interno o giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale, rispettivamente entro 30 ovvero 60 giorni dalla notifica".
Quindi cari tifosi, capi club e affini. Carta e penna per un bel ricorso. Tanto c'è tempo. O no?
PIANETA MESSINA
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