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lunedì 26 settembre 2011

PENSABENE SILURATO ORA LA "PALLA" PASSA AI GIOCATORI



Andrea Pensabene aveva vinto l'ultimo campionato di serie D alla guida dell'Ebolitana (Ishy foto)
Un comunicato scarno, postato via e-mail intorno alle 23, per annunciare l'esonero dell'allenatore del Messina, Andrea Pensabene. Questo il testo: "La società, pur apprezzando l’impegno profuso dall’allenatore Andrea Pensabene ha preso la sofferta decisione di interrompere il rapporto di lavoro con il tecnico
palermitano. Nell’augurare a Pensabene le migliori fortune professionali, il Messina lo ringrazia per il lavoro fin qui svolto con grande competenza e capacità".
Finisce quindi stasera la breve avventura dell'allenatore del Messina, ma la decisione era ormai nell'aria. Intorno alle 22, negli uffici dello stadio S. Filippo, Pensabene ha incontrato il presidente in pectore Manfredi, il responsabile dell'area tecnica La Rosa e il dirigente Di Bartolo. Dopo un colloquio protrattosi per quasi un'ora (ma il tecnico aveva già capito tutto) gli è stato comunicato di non essere più l'allenatore del Messina.
 La società, comunque, non ha ancora ufficializzato l'ingaggio del nuovo tecnico, ma sembra quasi fatta per Alessandro Bertoni, che dovrebbe dirigere domani pomeriggio il primo allenamento settimanale in vista della gara interna contro l'Acireale.
Non si è quindi sanata la frattura tra la società e il tecnico Pensabene. Alla società non sono piaciute alcune scelte tecniche e le esternazioni dell'allenatore dopo le ultime due gare. Esonero quindi per il tecnico che lo scorso anno trionfò in serie D con l'Ebolitana e che nelle ultime ore era finito sulla graticola, forse troppo presto, di fronte ai deludenti risultati della squadra.
I tifosi del Messina ieri al "Palatucci" di Noto (Foto Castobello)
Ma Pensabene paga anche un peccato mortale. Aver spifferato pubblicamente che questa squadra, finora, non ha dimostrato di avere il "fisique du role" per primeggiare in questo tipo di campionato, dove a parte la tecnica e il curriculum, contano la corsa e lo spirito da gladiatore. Insomma, quasi una delegittimazione del lavoro fatto da chi questa squadra l'ha costruita (La Rosa e Salerno) con il beneplacito della società che ha puntato a occhi chiusi su due uomini di calcio di navigata esperienza e molto innamorati del Messina. La Rosa e Salerno che comunque, va detto, si sono dovuti muovere con un budget non astronomico, portando a casa calciatori che sulla carta danno un grande affidamento. Già, sulla carta. Perchè di fatto, purtroppo, in questo primo mese di calcio giocato qualche pedina che avrebbe dovuto fare la differenza in questa categoria, ha finora steccato.
Un tentativo aereo dell'attaccante Ferraro (Foto Castobello)
 E qui centrano poco sia la società che l'allenatore. Quindi nessun alibi ai calciatori. E  Pensabene? Qualche errorino, in buona fede, l'ha commesso. E forse è il primo ad essersi pentito di qualche scelta, anche se non lo dirà mai. Ma quest'avvio arrancato non è tutta farina del suo sacco. Poi, si sa, nel calcio è più facile cacciare gli allenatori.
PIANETA MESSINA

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