Bertoni e il suo credo. Prende forma il nuovo Messina chiamato a levarsi un po' di muffa per tornare a brillare. E come un bambino adottato da un nuovo papà, ora la squadra è chiamata a rispondere alle sollecitazioni del neo allenatore che predilige la difesa a tre, un centrocampo più robusto che sia piuttosto elastico nelle due fasi e una coppia di attaccanti che interagisca con il resto della squadra.
L'amichevole di ieri, sul sintetico di Mili Marina, finita 6-1 ai danni del volenteroso Pistunina, ha regalato qualche spunto di riflessione.
Intanto, anche se in amichevole e con un avversario abbordabile, segnare fa sempre piacere, anche se nel festival di reti (Occhipinti, Grillo, Capone, doppietta di Biondo e Catania) manca qualche firma illustre (Corona e Ferraro), a conferma del periodo non certo felice per i due attaccanti titolari.
Ma se vediamo il bicchiere mezzo pieno, allora diciamo che per vincere una partita non importa chi la mette dentro. Bisogna segnare e basta. E contro l'Acireale servono i tre punti, anche con il gol di un terzino.
PIANETA MESSINA
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