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giovedì 14 luglio 2011

FATE PRESTO

                                                                                                            Ishy foto
Si naviga a vista, con la speranza di trasformare l'agonia in una rinascita. Ma servono quattrini e presto. Per salvare l'Acr Messina, ma soprattutto per abbozzare uno straccio di programma societario, i buoni propositi devono trasformarsi in fatti concreti. Ma, appunto, occorrono i soldi. E quanti sono quelli disponibili, cash, per tentare di riportare a "casa" il Messina? La cordata Siracusano-Manfredi assicura di poter spendere, inizialmente, una cifra che basti per riempire tutte le caselle finora vuote e ambire al "ripescaggio" da parte della Covisod per rientrare nei ranghi della D. La trattativa con il duo Martorano-Ficara, interrottasi sabato scorso dopo uno scambio di preliminari d'acquisto via e-mail (vi risparmiamo i dettagli), si rimetterà in moto solo in tre casi.
Striscione pro Acr  al Comune 
 Se i vecchi creditori firmerano un impegno a non pretendere in futuro un solo centesimo in più in caso di transazione (una garanzia che gli imprenditori messinesi reputano indispensabile), se non interverranno "fattori esterni" a disturbare l'operazione salvataggio e soprattutto se Martorano (più che Ficara) capirà finalmente che il "muro contro muro" non conviene neanche a lui. Dopo i giochi di parole, le bugie, la mancanza di rispetto verso chi ha creduto alle sue promesse, il presidente di questa società dimostri con i fatti e non a chiacchiere di volere ancora un po' di bene al Messina. Firmi quel preliminare di cessione delle quote e ci risparmi l'ultima pugnalata. 

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