SONDAGGIO IN VISTA, SPERANDO NEL RIPESCAGGIO... DEL CDM

Pasquale Leonardo e Bruno Martorano (Ishy foto)

Dalle cordate alle cordicelle. Un gruppetto d'imprenditori messinesi, di medio cabotaggio, che potrebbe intavolare una trattativa, con una dignitosa "buonuscita" per Martorano e il socio Ficara e tante grazie per avere salvato il Messina dalla radiazione 5 mesi fa. Non è il massimo della vita, ma questo per ora passa il convento. Ribadiamo, per ora questo è l'unico scenario immaginabile. Ma c'è un sospetto (a pensar male a volte ci si azzecca), un atroce sospetto che dietro questa mossa ci sia un disegno preciso.  Qualcuno del Cdm, entro una settimana, farà un sondaggio per capire se esistono le condizioni per uno straccio di trattativa.

 La cifra per mettersi in tasca il Messina (debiti e stipendi arretrati compresi) si aggira sui 700 mila euro. Troppi per il budget iniziale di questa fetta di soci del Cdm (grandi tifosi del Messina) che tra l'altro non si fidano neanche tanto che questa cifra sia il reale monte debiti. Ma qui il presidente Martorano, due  giorni fa, ha lanciato un segnale.  "A chi vuole contattarci faremo vedere le carte, è tutto chiaro. Non ci sono sorprese. In questi mesi abbiamo ricostruito l'esatto ammontare delle pendenze". Parlavamo di strategia. Un fatto è certo. Quelli del Cdm sono aggrappati a una speranza, il ripescaggio in Serie D. Ipotesi neanche tanto peregrina. E se dovesse andare bene, la trattativa con i proprietari del Messina non avrebbe più senso. Anzi c'è la sensazione che molti avrebbero tutto l'interesse a fare agonizzare l'Acr. Perchè con un Cdm nella stessa categoria, nessuno avrebbe più interesse a mettere una barca di quattrini per tenere in vita una società incerottata. Quindi la parola ripescaggio torna di moda, ma stavolta sull'altra sponda, quella del Cdm. E da qui passa il futuro del calcio a Messina.