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venerdì 6 maggio 2011

LA "RICETTA" DEL PROF. BONANNO (CONI). "SERVE UN SOLO MESSINA. DUE SOCIETA' NON HANNO FUTURO"

Giovanni Bonanno, presidente provinciale del Coni
Uomo di sport, un tifoso eccellente del Messina. Anche nell'inferno della D non ha mai perso la voglia di andare allo stadio. Giovanni Bonanno, presidente provinciale del Coni, ogni domenica è stato al S. Filippo, con lo spirito di un ragazzino e una buona dose di coraggio. Perchè lasciare la comoda poltrona di casa e il circo mediatico della serie A, per vedere dal vivo il suo Messina, anche se tra i dilettanti, è l'esempio che tanti dovrebbero seguire. Perchè se ami lo sport e il calcio, vanno vissuti sempre, a prescindere.
"Purtroppo, invece - spiega il prof. Bonanno - per avere tanti tifosi allo stadio ci vogliono i risultati, non basta solo la buona volontà di qualche dirigente... "
- Allora dobbiamo rassegnarci a vedere il S. Filippo sempre così tristemente deserto?
"Per ora è così. I proclami non bastano, le belle intenzioni neanche. Il calcio è fatto di risultati. Solo con quelli vai avanti. Comunque non è che Messina, anche ai tempi della serie A, avesse chissà quali cifre astronomiche di pubblico allo stadio. Se escludiamo quelle due tre partitre di cartello, con molti tifosi che venivano da altre città, Messina ha sempre avuto una media di spettatori non superiore alle 18-20mila unità. E non è un grande numero su scala nazionale. I grandi sponsor nazionali, anche se arrivi in alto, non si avvicinano ad una piazza che non offre grandi numeri di spettatori, quindi di potenziali clienti che acquisterebbero i loro prodotti".
- E le aziende locali?
"Ma industrie in questa città ne sono rimaste poche. Ce n'è una, la Caffè Barbera, che sponsorizza il Milan perchè ha un ritorno d'immagine a livello nazionale. A volte siamo un po' esterofili in questo, quel po' che abbiamo in casa ce lo facciamo sfuggire. Poi dove sono le altre grosse aziende. Mi viene in mente la Rodriquez, ma sappiamo che fine ha fatto".
- Ma lei è contento dell'impronta che la classe politica ha lasciato nello sport in questa città?
"Si poteva e doveva fare di più, su questo non c'è alcun dubbio. La cosa strana è che ora gli impianti sportivi ci sono, mancano le società robuste, gli imprenditori con grosse capacità finanziarie".
- Ma perchè a Messina non ne arrivano?
"Qui la politica doveva essere più incisiva. Gli imprenditori vanno incoraggiati a investire nello sport e quindi anche nel calcio. Mi viene in mente Zamparini del Palermo. Penso che lui ha avuto interessi a investire in Sicilia, perchè attraverso il calcio ha potuto sviluppare anche altre attività imprenditoriali".
Rocco Crimi e il prof. Giovanni  Bonanno
- Cosa suggerirebbe al sindaco Buzzanca?
"Non deve farsela alla larga. Deve essere più vicino e presente alle tematiche dello sport e del calcio, che è la disciplina più sentita a Messina. C'è tutto un indotto che gira attorno a un pallone. Significa anche economia e questo un sindaco lo sa bene. Ma mi rivolgo anche ai club dei tifosi. Dove sono finiti? A parte i soliti coraggiosi che ho visto allo stadio, vorrei sapere perchè gli altri sono spariti. Per ripartire c'è bisogno anche di loro".
- C'è una cosa che non ha digerito in questi anni ripensando a tutto ciò che è successo intorno al Messina?
"Quando ripenso alla rinuncia volontaria al campionato di serie B, dico che quello è stato un grosso errore commesso dai Franza. Perchè si poteva allestire un squadra anche per non retrocedere e in ogni caso oggi staremmo in un campionato professionistico".
- Ora, invece, Messina ha due società di calcio tra i dilettanti. Non le sembra che si annullino a vicenda?
"Sono due società che così strutturate non hanno futuro. Questa città non può sostenere due società calcistiche. Ne serve una sola e compatta, sotto un'unica bandiera". 

4 commenti:

  1. SOLO l'ACR rappresenta la città e la sua storia calcistica!!!
    il camaro non mi è mai interessato e non mi interesserebbe neanche se dovesse stare in A e noi nella fezza attuale!!!
    Che si uniscano loro se REALMENTE TENGONO AL NOSTRO AMATO E GLORIOSO MESSINA!!
    Danilo abbonato anche in D

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  2. Le due squadre, in questa città, ci sono sempre state; quando navigavamo in "acque serene" si potevano avere...perché non si potrebbe continuare ad averle, separate? La categoria? Pazienza, il Messina risorgerà, con un poco di pazienza. E, tra l'altro, non mi pare che nell'altra società ci sia un minimo di interesse per noi. Che si resti così come siamo, Messina e...Camaro, perché quello Camaro è. Il problema è sorto quando...quelli...hanno cambiato nome. Pensare che, prima, mi stavano anche simpatici...
    E, comunque, è vero: i tifosi dove sono? Come può una società resistere e, soprattutto, realizzare progetti con manco 500 euro di incasso a Domenica? E poi pretendiamo...

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  3. che schifo .. DANNEGGIATA LA FORESTERIA! MARTORANO VATTENE DA MESSINA! TORNATENE IN CACABRIA!

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  4. 18-20 mila presenze?? 2-3 partite di cartello? Ma se col Siena (tanto per citarne una) eravamo 35mila!

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