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sabato 25 gennaio 2014

E' NATO IL "NUOVO" PIANETA MESSINA

Pianeta Messina cambia pelle. Clicca su www.pianetamessina.com e scopri la nuova veste grafica. Un sito completo, corredato da sette rubriche fisse (tra queste "Zolla giallorossa", con il tecnico Florimbi ed ex calciatori nella veste di opinionisti), rassegna stampa del lunedì, Pianeta movie, un ricco archivio fotografico sui tifosi e tutte le partite disputate dal Messina in questo campionato. E per i più nostalgici, un docufilm da non perdere.
Dunque, dopo 4 anni e 10 mesi di vita, con oltre 760mila visite, il blog da oggi interrompe le sue pubblicazioni. Se vuoi continuare a leggere Pianeta Messina cambia indirizzo cliccando su www.pianetamessina.com. Un regalo che abbiamo voluto fare a tutti i tifosi del Messina che ci hanno sempre seguito in questi anni.

venerdì 24 gennaio 2014

FUSI: "MESSINA CAMPO OSTICO"

Luca Fusi, ex giocatore di Juve, Torino, Napoli e Sampdoria, ora è l'allenatore del Castel Rigone
Domani parla Grassadonia. Oggi, intanto, l'allenatore del Castel Rigone, Luca Fusi (ex calciatore di Juve, Torino, Napoli, Sampdoria), racconta a Pianeta Messina che partita si aspetta domenica al "S. Filippo".
"Giocare a Messina è sempre difficile per tutti, è un campo ostico. Noi ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto in trasferta. In questo campionato la differenza la fanno gli episodi. Domenica scorsa, ad esempio, abbiamo perso immeritatamente in casa. Così come è successo, mi pare, al Messina in trasferta contro l'Arzanese. Quindi nel calcio, spesso, certi episodi favorevoli o meno cambiano il volto di una partita".
- Siete reduci da due sconfitte consecutive. Teme un po' di nervosismo dei suoi ragazzi per paura di perdere la terza gara di fila?
"Non siamo una squadra che può permettersi di non perdere mai. Abbiamo giocatori di buona qualità, è vero, ci piace giocare a calcio in una certa maniera, senza tatticismi esasperati, ma alla fine ci sta che perdi due partite di fila. L'importante è non perderne un'altra, ma se dovesse accadere il campionato non finisce domenica. E' un torneo molto equilibrato. A parte le prime quattro squadre, credo che per gli altri posti utili per la promozione la lotta sia molto aperta fino all'ultima giornata".
PIANETA MESSINA

D'Aiello e Squillace: "Qui solo per vincere"

giovedì 23 gennaio 2014

DOPO D'AIELLO, ECCO SQUILLACE DAL CATANZARO

Il centrocampista Squillace
Il Catanzaro l'aveva annunciato in anticipo. L'Acr Messina l'ha ufficializzato poco prima delle 19. Il centrocampista Tommaso Squillace resta in giallorosso, ma stavolta i colori non saranno più quelli della squadra calabrese. L'ingaggio a titolo temporaneo di Squillace, che era corteggiato anche dal Pisa, arriva contestualmente alla rinuncia a un altro centrocampista di valore, Elio Nigro, approdato al Rimini.
Ecco quindi Squillace, 24enne originario di Soverato, con passate esperienze in C1 con Pavia e Ravenna e in C2 con la Pro Vercelli. Nella stagione 2012/2013, in Prima Divisione con il Catanzaro, Squillace ha collezionato 27 presenze, dieci in meno del campionato precedente sempre con la maglia del Catanzaro.
Squllace e D'Aiello, ingaggiato ieri dal Trapani, saranno presentati domani in conferenza stampa.
Pianeta Messina 

mercoledì 22 gennaio 2014

D'AIELLO: "CONTENTISSIMO"

Il forte difensore Rocco D'Aiello, ex Trapani,  ingaggiato dal Messina (Foto Bova)
Le prime parole di Rocco D'Aiello ai tifosi del Messina? "Sono contentissimo". Le strappiamo al telefono, ma subito dopo il nuovo acquisto del Messina ci spiega che le altre parole le dirà in conferenza stampa (forse domani) quando la società presenterà ufficialmente l'ex difensore del Trapani.
A D'Aiello riusciamo comunque a strappare una battuta sulla sua scelta di accettare la proposta del Messina: "Scendo di due categorie, ma per una piazza così importante come Messina non è stato un problema. Il Messina è stato anche in Serie A, è una società ambiziosa. Non vedo l'ora di giocare con una maglia così importante. Ora devo chiudere, ci vediamo in conferenza stampa".
PIANETA MESSINA

UN MASTINO IN DIFESA, INGAGGIATO D'AIELLO

Il forte difensore centrale Rocco D'Aiello prelevato dal Trapani
E' fatta. Rocco D'Aiello è un giocatore del Messina. L'ex centrale difensivo del Trapani, roccioso 27enne palermitano, rinforzerà il reparto difensivo dei peloritani e probabilmente farà il suo esordio domenica prossima nella gara casalinga con il Castel Rigone. L'ingaggio di D'Aiello è un vero colpo per la formazione giallorossa, considerata l'esperienza del calciatore che lo scorso anno ha vinto il campionato di Prima Divisione con la maglia del Trapani, rimanendo però ai margini quest'anno in B, nonostante  sia completamente recuperato dall'infortunio (legamento crociato) capitatogli la scorsa stagione durante Trapani-Reggiana (finita 2-2) nella penultima partita del campionato. D'Aiello ha finora giocato tre stagioni in Serie B (Torino, Trestina e Albinoleffe), inziando però la sua carriera da professionista nell'Olbia in C2, per poi inndossare per quattro stagioni la maglia del Gela sempre in C2. Poi i tre anni di B e l'approdo a Trapani, dove quest'anno si era riaggregato alla prima squadra lo scorso novembre dopo aver recuperato del tutto i postumi dell'infortunio al ginocchio.
PIANETA MESSINA

martedì 21 gennaio 2014

TESTA E GAMBE PER RIALZARSI E BATTERE IL CASTEL RIGONE

Guardarsi negli occhi, trovare le energie mentali giuste per rialzarsi subito, con la testa sgombra da dannose paure, perchè il campionato non è finito domenica e perchè dopo ogni tappa bisogna subito pensare a quella che viene dopo. E' l'unica cosa che resta da fare in attesa dei rinforzi di qualità (portafoglio permettendo) che servono come il pane, ma lavorando sodo sull'attuale organico.
Grassadonia, arrabbiato per l'ingiusta sconfitta, ha detto a chiare lettere che non bisogna strapparsi le vesti, ma ripartire subito dalla prestazione di Frattamaggiore, limando però gli errori commessi. Le prime critiche piovute addosso al nuovo tecnico peloritano fanno parte del calcio. Non ci piace travestirci da allenatori (ognuno faccia il proprio mestiere) e sappiamo che ogni scelta tecnica (vedi anche l'esclusione di Quintoni) anche se discutibile non viene fatta per danneggiare la squadra. Salvo, però, dover constatare che certe decisioni non hanno inciso sul risultato. A Grassadonia, rampante tecnico che sta tentando di dare un'impronta nuova alla squadra, dobbiamo però dare carta bianca, perchè lui sa più di tutti cosa fare per rimettere la navicella giallorossa sulla giusta rotta. Pur con i limiti strutturali di una squadra che pecca di qualità eccelsa, ma che non è fatta di brocchi. E un bravo allenatore sa come ottimizzare il rendimento del proprio gruppo. Lavorando non solo sugli schemi e sulle gambe, ma sulla testa.
PIANETA MESSINA 

lunedì 20 gennaio 2014

SASA', L'EX GUERRIERO CON GLI AMICI TIFOSI

C'è un'immagine, su tutte, che fa anche un po' di tenerezza dopo una sconfitta anche immeritata, ma che non solleva da responsabilità la truppa di Grassadonia. E' il momento in cui Sasà Marra, indimenticato "guerriero" del Messina e oggi allenatore dell'Arzanese che ci ha battuti, va verso il drappello di tifosi peloritani al seguito, giustamente incazzati per una sconfitta che brucia tanto. Ecco, in quel gesto c'è tutto l'affetto che Marra nutre ancora verso quei colori giallorossi e quei tifosi che lui chiama semplicemente amici.
L'altra immagine, meno tenera e più cruda, è la barella che porta via Caturano, lo sfortunato attaccante finito in ospedale con una caviglia malridotta. Una prima diagnosi parla di forte distorsione. Il giocatore è stato dimesso, tornando a Messina con la squadra. Oggi, dopo esami più approfonditi, si conoscerà l'entità esatta del trauma. La terza immagine sono le facce deluse e sudate dei calciatori al triplice fischio. Calciatori che hanno dovuto incassare la protesta dei tifosi al seguito, gli stessi che non hanno smesso un solo istante di cantare e spingere la squadra anche dopo il gol dell'Arzanese. Voto dieci a questi irriducibili supporter che hanno macinato chilometri per essere vicini al loro Messina. Voto 5 a una squadra che non riesce a tradurre in moneta sonante gli ettolitri di sudore che sparge in campo.
PIANETA MESSINA 

domenica 19 gennaio 2014

MESSINA SPRECONE, BRUTTO STOP



Finisce male. Il Messina gioca, crea azioni da gol ma non concretizza e così l'Arzanese intasca tre punti di platino grazie al gol di Giannuso su punizione dopo una leggera deviazione della barriera. Il Messina oggi, sul sintetico di Frattamaggiore, ha mostrato tutti i suoi limiti in fase realizzativa. Manca un cecchino e non bastano Caturano (infortunatosi nella ripresa) e capitan Corona (sostituito inspiegabilmente da Grassadonia) a bucare la difesa campana. Un brutto stop che frena la rincorsa del Messina verso la zona promozione.



sabato 18 gennaio 2014

ATTENTI ALLA "TRAPPOLA" ARZANESE

Fa bene Grassadonia a dire che la partita di domani sarà la più difficile da quando è a Messina. Ma cosa teme di più il tecnico peloritano, l'Arzanese o la testa con la quale scenderanno in campo i suoi ragazzi? Domanda lecita, se si pensa con quale approccio il Messina affrontò il Martina Franca nella penultima trasferta peloritana che sappiamo come finì. Grassadonia, dunque, rispetta l'Arzanese ma teme paradossalmente... il suo Messina che comunque a Ischia ha dimostrato di saper essere concentrato, tranne il "braccino corto" degli ultimi minuti, quando invece di speculare sul gol del vantaggio serviva un po' più di coraggio per tentare di chiudere la partita.
Domani a Frattamaggiore c'è l'ennesima "finale" da azzannare per portare a casa punti pesanti, fieno per alimentare la ricorsa verso una delle otto poltrone del salotto promozione. Ad aspettare il Messina ci sarà un'Arzanese disperata, ancorata all'ultimo posto con il Gavorrano ma in salute da alcune domeniche. Arzanese, per intenderci, che qualche domenica fa sullo stesso sintetico di Frattamaggiore ha battuto la capolista Teramo, convinta di andare in Campania a fare una passeggiatina. E allora fa bene Grassadonia a predicare umiltà e concentrazione. E appena riferiamo al tecnico dell'Arzanese, l'indimenticato Sasà Marra, cosa ha detto l'allenatore peloritano sulle insidie della trasferta di domani, lui commenta così: "Caspita! Mi fa piacere che ci tenga così in considerazione, ma credo che al di là dell'Arzanese, in questo campionato tutte le partite siano difficili".
Sasà Marra, allenatore dell'Arzanese, intervistato da due colleghi campani
- E tu come lo immagini questo match?
"Sia noi che il Messina dobbiamo vincere. Sarà una partita apertissima, la classifica non dice la verità sulla reale forza del Messina. Conosco Grassadonia, siamo amici, abbiamo anche giocato insieme con la Juve Stabia. Lui di solito pretende che sia la sua squadra a impostare il gioco, ma anche noi tenteremo di fare la stessa cosa. Dico sempre ai miei ragazzi che abbiamo ancora un lumicino di speranza e dobbiamo tenerlo acceso. Sappiamo, però, che se una partita non riusciamo a vincerla, non dobbiamo perderla. L'importante è sempre muovere la classifica".
- Ogni volta che affronti il Messina ti facciamo tutti la stessa domanda sui tuoi bellissimi ricordi da giocatore in quegli anni ruggenti. C'è ancora spazio per l'emozione quando ritrovi il Messina da avversario?
"Guarda, ti dico la verità. Per me non è stata una settimana normale. Voglio fare bella figura, ma mi rendo conto che ai tifosi del Messina che reputo degli amici non farebbe piacere se a vincere sarà l'Arzanese. Però io oggi faccio l'allenatore di questa squadra. Questo è il calcio, i sentimenti sono un'altra cosa. E i miei bellissimi ricordi di quelle partite stratosferiche al Celeste con tutta quella gente me li tengo stretti".
- Corona ha quasi la tua età. Lui gioca ancora e segna. Che te ne pare?
"Mi fa sentire più giovane, io ho smesso a 32 anni perchè ho avuto diversi infortuni. Ammiro Giorgio, un esempio di calciatore per tutti. Gente come lui ce ne sono ancora poche in giro nei campi di calcio".
PIANETA MESSINA

venerdì 17 gennaio 2014

UN CAMPO PER DUE PARTITE. E L'INIZIO SLITTA DI UN'ORA

Uno scorcio del campo sportivo di Frattamaggiore dove si disputerà Arzanese-Messina
C'è un calcio, miliardario e iper tecnologico, che vediamo solo in tv. C'è poi l'altro calcio, con meno lustrini e dimenticato dai media nazionali, che si arrabbatta tra mille problemi, perchè qui di soldi ne circolano davvero pochi. Eppure è calcio professionistico. I giocatori (e gli allenatori) bisogna pagarli. Ma le entrate sono misere (a parte quelli dell'età media) e le uscite sono tante. Fare il dirigente in Seconda Divisione, diciamolo francamente, è un pessimo affare, ma può essere un investimento se ce la fai a tornare nel giro del calcio che conta.
Il pistolotto su questo calcio dei poveri che non funziona ha un senso, poichè stiamo per spiegarvi perchè il Messina domenica prossima, sul neutro di Frattamaggiore, scenderà in campo con un'ora di ritardo nel match contro l'Arzanese. Le prime notizie, scarne, riferivano di motivi di ordine pubblico. Allora qualcuno avrà pensato che è meglio giocare alle 15,30, perchè magari le due tifoserie di Arzanese e Messina non se le sarebbero date di santa ragione. Perchè un'oretta in più di tempo fa sempre comodo per organizzare un bel servizio d'ordine.
Invece no. Il posticipo di un'ora dell'inizio della partita Arzanese-Messina, sul sintetico di Frattamaggiore, ha un'altra spiegazione. Alle ore 11 della stessa domenica, udite udite, nello stesso terreno di gioco inizierà un'altra partita valevole per il campionato di Eccellenza, tra Frattese e Giugliano. Una partita degna del miglior lunch-match e che finirà, recupero compreso, non prima delle 12,45. Quindi era impossibile prevedere l'inizio di Arzanese-Messina poco più di un'ora e mezza dopo, altrimenti le quattro formazioni, ma soprattutto i tifosi delle quattro squadre, si sarebbero incrociati a ridosso dello stadio.
Situazione, quindi, quasi surreale, nell'era del calcio che riempie di soldi calciatori e procuratori sempre più ricchi, mentre a Frattamaggiore, quattro squadre devono spartirsi un campo di calcio per poter scendere in campo. E mentre i riflettori, quelli veri, si accenderanno nel finale (dopo le 17 fa già buio) per Arzanese e Messina, quelli mediatici resteranno spenti e non racconteranno mai questa storiella di un rettangolo di gioco calcato da quattro squadre nello spazio di qualche oretta.
PIANETA MESSINA

mercoledì 15 gennaio 2014

GINESTRA: "IO NON MI MUOVO DA SALERNO, MA SE NON MI VOGLIONO PIU'... "

Ciro Ginestra, detto il "cobra",  vorrebbe restare alla Salernitana ma la corte del Messina lo lusinga
Il Messina lo vuole, gli sta facendo una corte serrata, ma lui per ora non cede al richiamo delle sirene che arriva dalla Sicilia. Anzi, in esclusiva a Pianeta Messina, il bomber Ciro Ginestra lancia un messaggio a tutti. "Può scriverlo tranquillamente, io non mi muovo da Salerno - dice con tono deciso - ho sposato il progetto della Salernitana e voglio portarlo a termine". 
Messaggio chiaro. Il "cobra", però, aggiunge subito. "Nulla contro il Messina, sia ben chiaro. E' una grande piazza, mi fa piacere che stia insistendo per avermi, ma io voglio rispettare il mio contratto che mi lega alla Salernitana fino al 2015. Quando mi hanno voluto qui a Salerno avevo fatto 21 gol con il Sorrento in C1. Sono arrivato a Salerno, in C2, contribuendo con 17 reti alla promozione. Per me rimanere a Salerno non è una questione di soldi. Molti non sanno che a Sorrento guadagnavo anche di più. Ripeto, qui a Salerno so di poter essere importante per questa squadra".
- Il suo procuratore Zavaglia ci ha detto che il futuro di Ginestra dipende solo da... Ginestra. Praticamente la sua volontà al primo posto. Il resto conta meno.
"Mi pare chiaro. Se il mio agente finora non mi ha detto niente dell'interessamento del Messina, è proprio perchè lui già sa come la penso. In questo momento dico che voglio restare a Salerno, ma ringrazio il Messina per la stima che ha nei miei confronti". 
- Discorso chiuso, oppure lasciamo aperta una finestra?
"Guardi, se la Salernitana dice chiaramente domattina che non mi vuole più, allora dovrò sedermi attorno a un tavolo con la dirigenza e vedere cosa fare".
- E a questo punto la corte del Messina?
"Ripeto, Messina è una grossa piazza. Giocarci sarebbe stimolante, poi Grassadonia è un mio grande amico. Abbiamo giocato insieme a Venezia, siamo rimasti in ottimi rapporti, è una persona che stimo molto".
- Poi troverebbe Corona. Sareste una coppia mica male...
"Conosco Corona, la sua carriera parla da sola. A chi non piacerebbe giocare in avanti con un compagno così esperto e bravo in una società ambiziosa che vuole tornare in alto? Per ora, però, penso alla Salernitana. Nel calcio, poi, tutto è possibile e tutto può succedere".
PIANETA MESSINA

domenica 12 gennaio 2014

I TIFOSI: "BELLA VITTORIA, CORONA SUPER"

CI PENSA RE GIORGIO, INFRANTO IL TABU' DEL "S. FILIPPO"

L'esultanza dei peloritani dopo il gol lampo di Corona (Foto Fabrizio Pernice)
Pronti via e Messina subito in vantaggio dopo appena  28 secondi. L'azione che porta al gol parte da un'uncursione di Ferreira che con un fendente timbra il palo. Il pallone finisce tra i piedi di capitan Corona che confeziona una palombella millimetrica dal vertice sinistro. Nulla da fare per il portiere Bacci. Un'autentica perla che sblocca la partita al primo giro di lancette, ma il Tuttocuoio reagisce subito e al 3' segna con Colombo che approfitta di una mezza papera di Lagomarsini. Gol però annullato per posizione di fuorigioco dello stesso Colombo. Fuochi d'artificio, dunque, in avvio di gara e Messina che sfiora il raddoppio al 7' con una bordata del portoghese Ferreira. La sfera sibila il montante. Il Messina insiste e al 16' è la volta di Buongiorno, preferito in attacco a Chiaria, a farsi vedere in area con un destro deviato in corner.
E' un Messina spigliato che vuole mettere al sicuro il risultato, ma il Tuttocuoio nel cuore del primo tempo inizia ad accelerare con folate che però non creano veri grattacapi alla difesa giallorossa. Spazio così alle ripartenze del Messina e in una di queste Maiorano imbecca in area Buongiorno che costringe il portiere Bacci all'uscita disperata.
Il portiere Bacci salva alla disperata su Buongiorno (Foto F. Pernice)
Ripresa con il Messina deciso a mettere in ghiaccio il risultato. Ci prova subito Maiorano imbeccato da Corona, ma il difensore Falivena salva smorzando il tiro in corner. Tuttocuioio in affanno e a complicare il pomeriggio dei toscani è l'espulsione di Giannattasio per colpisce la palla in area con una mano. Secondo giallo e doccia anticipata per il trequartista neroverde. Grassadonia mette una forza fresca a centrocampo, con l'innesto del neo acquisto Franco che rileva Maiorano e Messina vicinissimo al raddoppio che meriterebbe, ma la conclusione di Buongiorno su imbucata di Corona, s'infrange sul palo. Quattro minuti dopo si sveglia il Tuttocuoio con un colpo di testa di Mariani che costringe Lagomarsini a distendersi. A metà della ripresa è il momento di Chiaria. L'attaccante peloritano subentra al giovane Buongiorno, ma a farsi vedere in avanti è  il neo acquisto Franco che tenta la stoccata vincente, ma la sfera viene deviata in corner. Messina che potrebbe raddoppiare nel finale con Ferreira, ma a mettere una pezza è ancora il portiere Bacci che se la cava con i piedi. E' l'ultima emozione di un match che regala il ritorno alla vittoria in casa dopo 4 mesi (15 settembre, 1-0 contro l'Arzanese) per la gioia dei tifosi che stavolta accompagnano il triplice fischio con un'ovazione.
PIANETA MESSINA


Il gol annullato a Colombo del Tuttocuoio per fuorigioco dello stesso calciatore (Foto F. Pernice)
Destro di Buongiorno, la conclusione sarà deviata in corner da un difensore toscano (Foto F. Pernice) 

sabato 11 gennaio 2014

"IL TUTTOCUOIO? L'HO STUDIATO BENE"

Gianluca Grassadonia non si fida del Tuttocuoio
Non si fida del Tuttocuoio e fa bene. Grassadonia si aspetta un Messina iperconcentrato, senza cali di tensione, perchè solo così si potrà tornare a vincere in casa, frantumando un tabù che pesa come un macigno sul cammino del Messina. E' vero, i toscani sono in netto calo (la miseria di un punto nelle ultime sei partite) ma questo può anche non significare nulla.
E a spiegare perchè è lo stesso Grassadonia : "Ho studiato bene le ultime partite del Tuttocuoio, Anche se hanno perso nelle ultime gare, le prestazioni dei toscani sono state buone. Quindi troveremo un avversario non facile e che sa giocare a calcio. Tutto dipenderà da noi se vorremo incamerare i tre punti. A Ischia ho visto un buon Messina, a parte il finale di partita. Lì dovevamo avere più personalità e cercare il 2-0".
Vincere, dunque, per dare una prima iniezione alla classifica anemica e guardare al futuro con rinnovato ottimismo, in attesa degli ultimi innesti a un organico che sta cambiando connotati.
E la partenza di Mirko Guadalupi, finito al Martina Franca, conferma che la società non fa sconti a nessuno. Il "cigno" era stato ingaggiato per fare la differenza, ma l'esperienza del trequartista peloritano in riva allo Stretto si è esaurita prima del tempo. L'infortunio prima e successivamente la difficoltà del calciatore a inserirsi nei meccanismi di gioco, hanno pregiudicato il rapporto tra Guadalupi e lo staff. Ora Grassadonia si aspetta qualcosaltro dalla società.
"Ci stiamo muovendo in simbiosi, c'è grande intesa con la proprietà che sta cercando di accontentarmi. Arriveranno altri tre giocatori, uno per reparto. In avanti speriamo di ingaggiare una pedina affidabile, uno di quelli che i gol li ha sempre fatti".
PIANETA MESSINA

venerdì 10 gennaio 2014

C'E' UNA FINALE, NIENTE SCUSE. TORNATE ALLO STADIO

Lo Monaco e il ds Ferrigno durante la presentazione di Caturano e Franco (Foto Furrer)
Caturano, Franco e un "pieno" di ottimismo che fa sempre bene. La presentazione degli ultimi due arrivati in casa Messina è stato lo spunto ideale per fare una radiografia della situazione subito dopo il giro di boa, con l'ultimo vagone del treno promozione ancora lì, ben visibile, con un viaggio ancora lungo da percorrere.
Pensare positivo è l'unica cosa che serve adesso. E il "patron" Lo Monaco ha lanciato un messaggio preciso alla piazza. L'ennesimo avviso ai naviganti. Il Messina sa di poter centrare l'obiettivo, perchè anche l'ottavo posto basta e avanza. E parla di 16 finali ancora da disputare, tutte partite da affrontare con il piglio giusto: cattivi e cinici quanto basta per non buttare all'aria punti preziosi, soprattutto in casa, com'e successo finora. Tutte finali, quindi, a cominciare da quella di domenica contro il Tuttocuoio. E guai a pensare che basta il blasone, come ha ricordato Lo Monaco oggi, per vincere le partite. Semmai è meglio pensare che il Tuttocuoio sia il Real Madrid. Quindi adrenalina a mille e pedalare per vincerla con rabbia questa partita. Il resto lo dovrà fare il pubblico. E qui non si tratta della solita cantilena. Chi vuole vedere il prossimo anno il Messina nella C unica, con partite contro avversari niente male, oggi non può camuffarsi. Deve tornare allo stadio perchè può fare la differenza, perchè oggi il Messina ha più bisogno di loro. E come ha detto ieri il dg Vincenzo Lo Monaco, il Messina è di tutti, è un senso di appartenenza. Niente scuse, dunque. Aiutiamo i ragazzi di Grassadonia nella ricorsa per acchiappare in tempo il treno promozione.
PIANETA MESSINA

giovedì 9 gennaio 2014

IL DG LO MONACO: "ALLA FINE GIOIREMO TUTTI"

AL MESSINA IL MEMORIAL "GALEA" DI TAORMINA

I giallorossi hanno vinto oggi il triangolare battendo in finale il Taormina (Foto Fabrizio Pernice)


Il portiere del Taormina trafitto dal gol decisivo di Siciliano nella finale del torneo

ALVINI: "PER NOI SARA' DURA, MA IL MESSINA ARRIVERA' TRA LE PRIME OTTO"

Massimiliano Alvini, allenatore del Tuttocuoio
Ci sono due cose sulle quali l'allenatore del Tuttocuoio, contattato ieri sera da Pianeta Messina, è stato chiaro. La prima certezza riguarda la partita di domenica: "Per noi - dice subito Alvini - sarà una gara proibitiva. Anche se loro sono un po' in difficoltà in classifica, a Messina sarà dura".
La seconda cosa sulla quale Alvini non ha dubbi, riguarda invece la rincorsa del Messina in classifica: "Per me il Messina arriverà tre le prime otto. La squadra aveva già un organico importante, ora si è anche rinforzato. Conosco le qualità di Pepe e Caturano, due buoni giocatori. Io do tanta importanza alla rosa di una squadra, mi stupisce il fatto che il Messina sia attardato in classifica, ma credo che ha tutto il tempo per recuperare".
- Ma come spiega che proprio in casa il Messina ha finora difettato?
"Il calcio è strano, è fatto di episodi che a volte cambiano il volto di una partita. Anche noi, in effetti, in qualche partita meritavamo di più. Basta pensare alla sconfitta di domenica scorsa contro il Cosenza".
- State attraversando il periodo più nero dall'inizio del campionato. Cinque sconfitte nelle ultime sei gare.
"Siamo in difficoltà sul piano dei risultati, ma non del gioco. Ripeto, certi episodi ci hanno danneggiato, comunque sapevamo di dover lottare in questo campionato per agganciare una delle ultime posizioni utili per non retrocedere. Siamo in linea con le previsioni, la nostra non è una squadra molto dotata tecnicamente. Abbiamo dei limiti e lo sappiamo".
PIANETA MESSINA

martedì 7 gennaio 2014

MESSINA ALLIEVI DA URLO, BATTUTA LA REGGINA

L'esultanza dei giocatori del Messina Allievi dopo il gol  contro la Reggina nel triangolare di Villa S. Giovanni
Un applauso se lo meritano, perchè battere i rivali della Reggina fa sempre notizia. Anche se è un torneo, anche se parliamo della formazione Allievi. Il Messina batte 2-1 gli amaranto, ribaltando il risultato nel finale, con due reti siglate nel giro di un minuto. Roba da stropicciarsi gli occhi. Si tratta di una piccola impresa, se consideriamo che la formazione calabrese, sulla carta, era la favorita nel triangolare disputato allo stadio comunale di Villa S. Giovanni. Il cuore dei ragazzi messinesi, guidati da Giuseppe Cosimini, invece ha avuto la meglio. La Reggina era andata in vantaggio nella prima fase del match, ma i peloritani hanno reagito subito, sfiorando il pareggio in almeno tre occasioni. Negli ultimi tre minuti, quando tutto sembrava finito, ecco la formidabile rimonta. A due minuti dal fischio finale, arriva il meritato pareggio firmato dal centrocampista Ardiri. Il Messina, non pago, tenta l'impresa negli ultimi scampoli di gara, trovando la rete della meritata vittoria a pochi secondi dallo scadere, con la zampata dell'attaccante Scarbaci. Grande festa sugli spalti (c'erano diversi genitori e amici dei ragazzi) e acceso alla finale del torneo contro la Villese, che nel primo incontro aveva battuto la stessa Reggina con una rete di Bentivoglio.
Nella gara decisiva, finita 0-0, il Messina si è dovuto inchinare solo ai calci di rigori alla Villese guidata da Sandro Cotronei. 
PIANETA MESSINA
La formazione Allievi del Messina, allenata da Cosimini, di scena al triangolare con Reggina e Villese



lunedì 6 gennaio 2014

L'URLO STROZZATO

L'esultanza di Grassadonia dopo il gol del vantaggio di Ferreira a Ischia (Foto Trani)
E' facile immaginare cosa è frullato nella testa di Grassadonia appena l'Ischia ha pareggiato sui titoli di coda. Il colpaccio sembrava cosa fatta, un vero peccato perchè il Messina aveva azzannato i campani, costringendoli poi a un'affannosa rincorsa e impedendogli di creare vere palle gol nell'arco del match.
Ischia che, ricordiamo, di solito confeziona più azioni sotto porta. Allora la prestazione dei peloritani resta positiva, anche se resta il rammarico per quel gol nel finale che ha frantumato la gioia dei tre punti. Grassadonia, alla vigilia della trasferta ischitana, era curioso di vedere che Messina avrebbe visto in campo, soprattutto dopo il black out di Martina Franca. E la risposta del campo lo ha soddisfatto: "Abbiamo fatto una buona partita, siamo stati bravi a sfruttare la prima occasione passando in vantaggio. Purtroppo ai miei ragazzi posso solo rimproverare che abbiamo troppo spesso rinculato e dovevamo avere un po' più di coraggio. Ammetto di essere parecchio dispiaciuto, ma non per la prestazione. So che i miei ragazzi hanno dato tutto quello che avevano in corpo. Abbiamo subìto un gol evitabile, ma dobbiamo cercare di gestire più la palla. Questo, però, fa parte di un processo di crescita che avverà solo con il tempo".
Giorgio Corona, tra i migliori a Ischia, vede il bicchiere mezzo pieno: "Ammetto che il rammarico c'è, però siamo venuti qui ad Ischia a giocare contro una compagine importante. Peccato per aver preso il gol del pareggio a pochi minuti dalla fine, ma il calcio è questo. Dobbiamo ancora migliorare per aggiustare dei piccoli dettagli che in una partita possono fare la differenza".
Re Giorgio già pensa al prossimo match casalingo contro il Tuttocuoio. Partita da vincere, senza se e senza ma. "In casa dobbiamo sicuramente migliorare il nostro gioco, già da domenica non possiamo più sbagliare, dobbiamo battagliare e farci valere. I nostri avversari devono capire chi è il Messina, fuori casa ci sta faticare un pochino di più, ma dobbiamo cominciare a cambiare il nostro ruolino di marcia al S. Filippo".
PIANETA MESSINA

domenica 5 gennaio 2014

PECCATO, IL COLPACCIO SFUMA SUI TITOLI DI CODA

L'esultanza di Ferreira dopo il gol del momentaneo vantaggio a Ischia
Che rabbia, perchè il colpaccio sembrava fatto. Ma un pareggio nella tana dell'Ischia vale sempre. E per ingoiare meglio la pillola amara di un gol subìto quasi allo scadere, è meglio vedere il bicchiere mezzo pieno.
Messina con l'elmetto e corazza, pronto a battagliare sotto le sferzate di un libeccio pungente e contro un Ischia che tenta di sorprendere in avvio i peloritani. I campani fanno possesso palla, Messina guardingo, ma al primo vero approccio a ridosso dell'area ischitana i peloritani passano in vantaggio. C'è un pallone sporco che Corona trasforma in un assist al bacio per Ferreira. L'imbucata funziona e il portoghese con un sinistro chirurgico trafigge il portiere Pane. L'ischia accusa il colpo e nell'intero primo tempo non riesce a cavare un ragno dal buco, tranne un tiro dalla distanza di Masini che sfiora il palo alla destra di Lagomarsini.
Nella ripresa Grassadonia conferma l'assetto del primo tempo. Messina che presenta in difesa il nuovo arrivato Pepe, un vero mastino che concede poco agli avversari. A completare il reparto Ignoffo, il rientrante Silvestri, Caldore e Bolzan, quest'ultimo preferito a Quintoni. Chiavi del centrocampo affidate a Bucolo e Maiorano, mentre il ruolo d'incursore spetta al portoghese Ferreira. Coppia d'attacco formata da Corona (che torna titolare) e Buongiorno.
Il gol del pareggio segnato da Austoni a tre minuti dal novantesimo
L'Ischia, sotto di un gol, inizia la ripresa con un altro piglio, ma il Messina dà l'impressione di poter tenere botta. I campani ci provano subito con Masini, ma Lagomarsini lo anticipa in uscita.
L'argentino si riaffaccia in area, dopo qualche minuto, con un tiro sporco che non impensierisce il portiere peloritano. I minuti passano e l'Ischia inizia a innervosirsi, complice un Messina compatto in difesa e bravo a ripartire togliendo ossigeno ai padroni di casa. Un immenso Corona, a dispetto dei suoi 39 anni, permette al Messina di rifiatare nella terra di nessuno, quando Re Giorgio addomestica palloni preziosi facendo risalire la squadra.
Grassadonia al 60' getta nella mischia Caturano, il nuovo attaccante peloritano prelevato due giorni fa dalla Casertana. E un minuto dopo, Caturano si fa subito vedere con un assist a Bucolo che fa partire un "missile" che pettina il palo alla destra di Pane. Messina che sfiora il raddoppio, ma che nel finale, a tre minuti dal 90', subisce il pareggio dell'Ischia. A firmarlo è Austoni, che insacca a due passi da Lagomarsini su sponda di testa di Longo. Peccato, perchè la vittoria sembrava già in tasca. Ma è un pareggio che dà autostima. Un punto nella tana di una avversario quotato non è da buttare, specie se a coglierlo è stato un Messina tutto anima e core. Quello che piace di più.
PIANETA MESSINA

SI RIPARTE DA ISCHIA. E CAMPILONGO AVVERTE IL MESSINA: "VOGLIAMO I TRE PUNTI"

Campilongo, allenatore dell'Ischia, durante la gara d'andata finita in parità al "S. Filippo" (Foto Fabrizio Pernice)
Si ricomincia. Oggi sapremo se l'ultima brutta copia del Messina di Martina Franca è più di un campanello d'allarme. E lo sapremo vedendo come se la caverà contro un avversario tosto come l'Ischia, che avrà pure i suoi guai societari, ma che resta una squadra di alto profilo, guidata da un signor allenatore, Campilongo, che fa giocare quasi a memoria l'Ischia, squadra che costruisce tanto ma che concretizza meno, sia per sfortuna che forse per eccesso di sicurezza.
E il tecnico del campani, rompendo il silenzio stampa imposto dalla società, racconta a Pianeta Messina cosa ha frenato finora la scalata dell'Ischia, dal quale molti osservatori si aspettavano una classifica migliore. "Non sono deluso per il gioco, purtroppo abbiamo peccato nelle finalizzazioni. Non mi piace parlare di sfortuna, ma se penso solo a due partite, contro Gavorrano e Sorrento, dico tranquillamente che ci mancano quattro punti. Abbiamo giocato a una sola porta, contro il Gavoranno poi abbiamo sbagliato due calci di rigore".
- Il Messina ha assoluto bisogno di punti. Si aspettava un girone d'andata così sofferto dei giallorossi?
"Francamente no. E non riesco a capire come mai il Messina sia così attardato in classifica, anche se credo che il tempo per recuperare ci sia per tutti".
- Anche voi vi aspettavate una classifica migliore?
"Qualche punto ci manca, è vero, rispetto ai meriti espressi in campo".
- Ma da cosa è dipeso, secondo lei, questo cammino sotto tono di Ischia e Messina?
"Posso rispondere per noi. Forse quest'estate abbiamo ragionato molto con il cuore e poco con la testa, pensando di avere a che fare con un livello medio del campionato più abbordabile. Invece non è così. Forse lo stesso errore potrebbe averlo fatto il Messina. La realtà dice che molte squadre di questo girone sono più forti di quanto si credeva".
- Che Messina si aspetta?
"Quando si cambia allenatore c'è sempre una scossa nella squadra. Conosco Grassadonia, è un allenatore bravo a lavorare nella testa dei giocatori. Hanno preso Caturano, l'ho avuto ad Empoli. E' bravo e anche se non fa molti gol ha grandi doti, fa molto movimento in avanti. Un attaccante moderno che mi piace tanto. Quindi mi aspetto un Messina difficile da affrontare, che tenterà anche di darci fastidio, ma noi abbiamo la terza difesa più forte del campionato e ci servono i tre punti per iniziare bene il nuovo anno".
PIANETA MESSINA

venerdì 3 gennaio 2014

PEPE: "IL MESSINA NON MERITA QUESTA POSIZIONE"

"DIMOSTRERO' CHI E' IL VERO CATURANO"

Caturano, nuovo attaccante del Messina,  nella gara contro i peloritani disputata a Caserta
Napoletano, con una cadenza che ti ricorda subito Buonocore. Lui, Salvatore Caturano, nuovo attaccante del Messina, se lo ricorda eccome il grande Enrico. "Come no, un grande calciatore rimasto nel cuore del tifosi del Messina. Spero di riuscirci anch'io. Il miglior Caturano deve ancora esplodere. Ho tanta voglia di fare gol. Ti dico la verità, ho rifiutato la proposta del Sorrento che mi voleva ad ogni costo. Ho accettato subito la proposta del Messina, era impensabile rifiutarla. Sono contento di ritrovare mister Grassadonia. La migliore annata l'ho fatta con lui a Pagani. A Caserta c'era molta concorrenza e con l'arrivo di Ugolotti al posto di Capuano è cambiato il modulo. Sono stato un po' sacrificato, ora ho voglia di giocare di più e segnare con la maglia del Messina. Voglio dimostrare chi è il vero Caturano".
Caturano, prelevato in prestito dalla Casertana, a soli 16 anni iniziò la carriera di calciatore con l'Empoli. Ha già un buon curriculum tra i professionisti, con quasi cento presenze in C1, segnando in sette anni di attività 21 gol, con il picco massimo di 6 reti, due stagioni fa, proprio con la Paganese targata Grassadonia. Quest'anno solo due sigilli (contro Castel Rigone e e a Lamezia Terme) in 14 presenze, ma con l'attenuante di aver giocato diversi spezzoni di partite.
- Una media gol non alta, ma da cosa è dipeso?
"Ho iniziato la mia carriera molto giovane e probabilmente ho avuto sempre qualche difficoltà d'ambientamento. Sono consapevole di non avere ancora dimostrato il mio reale valore. Ripeto, il vero Caturano non è ancora esploso. Ora sono maturato, ho una moglie e due figli, so come evitare certi errori del passato. Messina è la piazza giusta per dimostrare il mio valore. La squadra è buona, mi stupisco come mai il Messina sia attardato in classifica. Quando l'ho affrontato a Caserta mi ha fatto un'ottima impressione. Meritò il pareggio, eppure non è facile fare punti a Caserta".
- Chi ti marcò quel giorno?
"Era De Bode, mi ha fatto una buona impressione. Ma tutto il Messina dimostrò di non meritare la classifica attuale. Comunque credo che la squadra ce la può fare ad agganciare almeno l'ottavo posto. Risaliremo la classifica, voglio dare una grossa mano alla mia nuova squadra. Otterremo il nostro obiettivo".
- Già scalpiti. Il tuo primo gol con il Messina?
"Spero presto. Magari alla prima in casa che avremo dopo Ischia. Domenica li raggiungerò lì per vedere la partita, credo che poi mi aggregherò con la squadra martedì prossimo a Messina".
PIANETA MESSINA

PEPE, FRANCO E MATURANO. FIRMATO GRASSADONIA

Il nuovo terzino Pepe insieme al vice presidente del Messina Niki Patti (Foto Fabrizio Pernice)





mercoledì 1 gennaio 2014

LAVORI IN CORSO, BUON ANNO MESSINA

Il "patron" del Messina Lo Monaco e il ds Ferrigno (Foto Fabrizio Pernice)
Anno nuovo Messina nuovo? Anzi Messina più forte? Ce lo auguriamo tutti, perchè in questo 2014 c'è da scollinare una classifica che piange. E per acchiappare al più presto almeno l'ottavo posto, sbarazzandoci delle cinque squadre che ci precedono (oltre al Martina Franca che ha i nostri stessi punti) bisogna subito invertire la rotta, correndo ai ripari come la società ha fatto intendere. Una mini epurazione iniziata con il primo arrivo in difesa, Pepe, l'apripista dell'annunciato mercato di riparazione. Senza qui alimentare l'abbuffata di nomi già scatenatasi in questi giorni, ci limitiamo a riportare alcune delle trattative vere che la società ha intavolato finora.
Capitolo Ginestra, l'attaccante della Salernitana (autore finora di sole tre reti, due su rigore) che non sta attraversando un periodo brillante alla corte del nuovo allenatore Perrone, tornato alla guida dei granata dopo il licenziamento di Sanderra. Il Messina ha "bussato" per avere Ginestra. A confermarlo a Pianeta Messina, seppur a denti stretti, è il suo procuratore Zavaglia: "Sì, c'è stato un sondaggio, ma nulla di concreto, di trattative in questi giorni ce ne sono tante". E il diretto interessato che dice? Ginestra, che abbiamo contattato, non si sbilancia. "Non so niente, non leggo i siti, faccio una vita a parte. Messina? Una grande piazza, conosco Grassadonia. Ho giocato con lui a Venezia in Serie B nel 2003. Ma per ora non penso di cambiare casacca, anche se nel calcio può succedere di tutto". Ginestra, quindi, più no che sì.
L'attaccante Infantino (Aquila) chiesto dal Messina, ma la Torres è più vicina
Un altro attaccante che il Messina vorrebbe è Saveriano Infantino dell'Aquila, squadra che milita in Prima Divisione. Ma sulle sue orme c'è anche la Torres, che pare sia a un passo dall'ingaggio del possente centravanti che lo scorso anno contribuì con 14 reti alla promozione della formazione abruzzese in C1. Un altro giocatore conteso con la Torres (che ha come uomo mercato il messinese Nucifora) è il trequartista Nicola Ciotola, anche lui in forza all'Aquila. Lo scugnizzo salentino ha trascorsi importanti nel Pisa di Ventura, nell'Avellino in B e nel Verona. Ma anche in questo caso, sembra che il tentativo del Messina d'inserirsi nella trattativa per portarlo in riva allo Stretto non sia bastato a battere la concorrenza della Torres. Ciotola, infatti, pare abbia già raggiunto un accordo sulla parola con la società sassarese. 
Il centrocampista Domenico Franco a un passo dal Messina
Messina che comunque è a un passo ormai dall'ingaggio del 21enne centrocampista Domenico Franco (ex Salernitana, Primavera del Chievo, poi Paganese), anche lui come Pepe nella lista di Grassadonia che lo avuto con sè due stagioni fa. E nella lista della "spesa" del ds Ferrigno ci sono diversi nomi, da cui pescare almeno due-tre giocatori (tra questi ovviamente un attaccante). Chi, invece, è destinato a partire è il "cigno" Guadalupi, che a Messina non è uscito dal letargo dopo l'infortunio che ne ha condizionato il rendimento. Il Messina lo ha proposto alla Vigor Lamezia, tentando uno scambio con l'attaccante Del Sante o il giovane difensore Rapisarda, ma ricevendo un cordiale "no" dalla società calabrese che invece aveva proposto un altro giocatore non gradito però dal Messina. Così è sfumata l'ipotesi che Guadalupi indossi la maglia della Vigor Lamezia. Un mercato difficile, nel quale circolano pochi soldi. Così quasi tutte le società tentano di accaparrarsi o calciatori che hanno voglia di cambiare aria, magari rescindendo i propri contratti per non pesare sul costo del cartellino, oppure giovani di belle speranze da inserire in nuovi meccanismi di gioco che possano valorizzarli. Gli altri, quelli di primo pelo, che fanno gol a raffica o hanno rendimenti ottimali, ogni squadra se li tiene stretti.
PIANETA MESSINA